“DUE COMPARSE PERFIDE” si configura come una sorta di monologo interiore in cui il protagonista dialoga con un “io” più giovane che immagina di poter osservare come se fosse un fratello minore. Uno sguardo che annulla le distanze e l’effetto del tempo, arrivando così a prendere consapevolezza di chi si è diventati.
COMMENTI