Monarch è il nome in codice di un progetto sviluppato tra gli anni ’50 e ’60 dalla CIA il cui
scopo era quello di controllare la mente umana. Utilizzando alcune droghe come LSD, i
soggetti erano trasformati in agenti segreti perfetti e ignari di esserlo. Metterli in azione
infatti era molto semplice, determinati comandi vocali erano sufficienti ad attivare le
“cellule dormienti” al loro interno per costringerli a eseguire qualsiasi ordine.
Da qui l’intenzione dei Mad Shepherd di dare vita ad un concept ambizioso, una
riflessione intorno alla società contemporanea che si dipana attraverso le dieci canzoni
che compongono l’album di debutto “Monarch”.
Il titolo “Memories of a Free man” impresso sul booklet apre la strada alla figura del Mad
Shepherd (letteralmente “pastore matto”), un nuovo Fool shakespeariano che denuncia
attraverso i testi la follia del tempo in cui viviamo in cui l’unicità dell’individuo viene
costantemente impoverita (“Discotech”). Ma le storie contenute nell’album più che
denunciare la situazione attuale fungono da incitamento alla liberazione e al riscatto, alle
volte lasciandosi ispirare dagli avvenimenti attuali, come nel caso di “Sick man of Europe”
legata alle proteste in Turchia, altre attraverso esperienze più intime e personali come
Rebirth o So it goes.
Monarch
Mad Shepherd
Descrizione
Credits
Recorded and mixed by Walter Babbini at Revolver Studios (Guidonia, Rome).
Assisted by Paolo Stefàno.
Drums played by Valter Sacripanti.
Artwork by Luca Martino’s Cuttlefish Studio
Mastered by Howie Weinberg at Howie Weinberg Mastering (Los Angeles, California)
“Making of” video: youtube.com/makingofmonarch
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