Breve cronaca di “Autopsia”, un quasi concept album.
“Avevo in mente di fare un disco molto diverso da L'uomo nudo (primo Lp Viceversa Records 2011). Prima ancora che finissi di completare le canzoni sapevo che Autopsia, con o senza l'articolo davanti, sarebbe stato il titolo del disco.
Sapevo anche che volevo evitare o fare a meno di certa leggerezza che contraddistingueva il precedente album; i brani nuovi, erano più complessi e ricercati, oltre che più dolorosi.
Serviva un produttore artistico in grado di poter dare la giusta veste alle canzoni. Tra i papabili, Alessandro Fiori era senza dubbio il più indicato: cantautore e musicista di spiccata sensibilità, personaggio abbastanza atipico anche nei modi, mi piaceva molto. Quindi, con l'intercessione della Viceversa, chiesi a Fiori la produzione artistica, lui accettò, pare senza esitazione alcuna.
Arrivò il momento di salire in provincia di Arezzo, nella Consuma, in un luogo incontaminato dal gioioso nome, Casa maggio, dove vivono Alessandro, Silvia e Carla, rispettivamente compagna e figlia di Alessandro. L'accoglienza fu ottima e gradevolissima, il luogo era oltremisura indescrivibile, un interminabile vallata circondava la rustica dimora dei coniugi Fiori. Lavorammo da subito ai brani con acceso entusiasmo. Alessandro era un vulcano di idee e la chiave fu il suo violino che diede ai brani il primo colore. A Casa Maggio elaborammo parte del disco, registrato poi in Sicilia, nello studio “Phantasma” di Ragusa, dietro la sapiente mano di Carlo Natoli (Gentless3), anche ospite in alcuni brani del disco assieme a Sebastiano Cataudo, Enzo Velotto e lo stesso Alessandro Fiori.” Enrico Lanza in arte MAPUCHE
Un disco scarno, schivo e scomodo. Nudo, nei testi e nelle musiche, come il famoso Re della favola. Adularne le vesti o gridarne la verità disarmante è una scelta che lascia spazio ad ogni personale forma di fantasia, introspezione o autopsia.
AUTOPSIA
Mapuche
Descrizione
Credits
MAPUCHE (Enrico Lanza) - voci e chitarre.
Compagni di viaggio:
Alessandro Fiori – cori, violino, glock, synth, bassi e batteria, harmonium, farfisa e solton. Voce in Secondo discorso.
Carlo Natoli – Basso in Bassifondi e chitarra elettrica in Le responsabilità dello chef.
Sebastiano Cataudo – batteria in Son finito nel tuo armadio
Enzo Velotto – batteria in Primo Discorso
Testi e musiche: Enrico Lanza
Testo di Secondo discorso: Alessandro Fiori
Graphic design: Attilio Tomaselli
Prodotto da VICEVERSA RECORDS
Registrato presso Casa Maggio da Alssandro Fiori e presso Phantasma – Recording and Production Studio (Ragusa) da Carlo Natoli.
Mixato da Carlo Natoli presso Phantasma – Recording and Production Studio (Ragusa).
Mastering Alessandro Gengy Di Guglielmo
COMMENTI (2)
Dio quanto vorrei ascoltarlo ora
Oddio si oddio si