Non esiste un punto di arrivo. L’arrivo è sempre una nuova partenza. Quando si viaggia non si fa mai ritorno nello stesso luogo. Portiamo con noi nuove idee e pensieri che cambiano il nostro modo di guardare la nostra quotidianità stravolgendone la percezione.
Con il loro primo disco, i Minerva hanno intrapreso un viaggio personale verso la faccia nascosta della musica. Un lato celato in se stessi che a volte spaventa, ma altre stupisce. Ti insegna a non restare fermo, ma continuare a muoverti cercando un nuovo equilibrio, pur sapendo che questo sarà momentaneo tanto quanto il precedente. Non porsi limiti e barriere che rendono ottusi e testardi.
Questo viaggio verso l’Entroterra musicale (da qui il titolo dell’album) ripercorre perfettamente l’evoluzione della band bergamasca negli ultimi anni di attività. I ragazzi del gruppo hanno unito le loro influenze metal a nuove sonorità e generi musicali, tra i quali il Progressive, il Jazz, il Funk e il Punk.
Il fascino e il timore del viaggio sono anche le tematiche dei testi dei 12 brani. La canzone “Entroterra” le riassume tutte: cinque ragazzi che provano a buttarsi nella musica indipendente italiana senza sapere dove andare e con che mezzi, ma uniti dalla voglia di provarci e da un senso di affetto nato tra di loro.
Riverberi, delay e distorsioni accompagnano i testi scritti senza punteggiatura e a flusso di coscienza e i vari riff che rimangono impressi nella mente come immagini di viaggi che porteremo sempre con noi.
L’alternarsi di scale maggiori e minori e tempi pari e dispari, sono il marchio di fabbrica del gruppo che cerca di staccarsi così dai vincoli musicali moderni dando una interpretazione personale alla musica.
Entroterra
Minerva
Descrizione
Credits
I Minerva sono: Serena Caponera (voce), Davide Milesi (chitarra), Lorenzo Fustinoni (chitarra), Davide Vigani (batteria), Stefano Belotti (basso).
Entroterra è stato prodotto dai Minerva e Marco Ghezzi.
COMMENTI