TENGO è un disco costruito sulle mancanze.
"E ci facciamo dentro un piccolo giaciglio
con quello che non cè."
Tengo è il personaggio di Murakami che mi è sembrato da subito in sintonia con la mia vita e con quello che volevo raccontare.
Ho cercato cosi di creare una fusione tra me e lui che non fosse nè il racconto didascalico della sua storia (leggete il romanzo che è molto meglio) nè della mia.
In mezzo cè un sacco di roba,tra cui l'amore per
Mauro Scardovelli - UNIAleph
nel cui pensiero ho trovato molte risposte che cercavo e che mi ha invitato a pormi domande migliori.
E' un opera per metà autobiografica per metà no,
frutto di lacrime,delusioni,dolori e gioie infinite,ognuna
incisa come un tatuaggio sulla pelle della mia anima.
Ma laddove sembri anche autobiografica appaiono le visioni oniriche tipiche del maestro giapponese e viceversa in un tutt' UNO che si fonde.
L'album va letto in questo modo:
due universi che scorrono paralleli dove uno non può esistere senza l'altro,dove gli interrogativi di un mondo diventano le risposte nell'altro e viceversa.
Un pò come in 1Q84 appunto.
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