A un anno dall’uscita dell’EP con cui si sono presentati al mondo, gli Ottone Pesante pubblicano il loro
primo album, a conferma del fatto che non si trattasse di un progetto estemporaneo né un divertissment.
Con un tour di quasi 90 date alle spalle e altre decine di live in Italia ed Europa come sezione fiati aggiunta
di Calibro 35, un cambio importante nella formazione (uscito Simone Cavina è arrivato in Beppe Mondini –
già con Meteor, Nerocapra, Nana Bang e Scisma - a sostenere coi suoi tamburi il lavoro degli ottoni di
Francesco Bucci e Paolo Raineri) e apprezzamenti trasversali da ambienti metal a quelli dei festival busker a
di jazz, gli OP fanno un passo avanti nella sfida all’idea tradizionale di metal impostato sull’architrave
chitarra/basso.
“Brassphemy set in stone” è un’evoluzione e non una semplice estensione del primo lavoro omonimo degli
OP, la cui musica si è fatta ancora più serrata ed estrema, anche dal punto di vista tecnico. La scrittura, di
cui è principalmente artefice Francesco Bucci, mantiene sempre un approccio melodico e nell’album sono
contenute anche alcune divagazioni di stile per dare respiro all’ascoltatore (come il doom di “Trombstone”,
non a caso piazzato a metà del disco) ma la ferocia e la velocità media dell’album sono impressionanti,
richiedendo una capacità di sopportazione fisica e mentale non comune.
Il disco è stato registrato in presa diretta in quattro giorni tra fine maggio ed inizio giugno 2016 - unico
periodo in cui il tour di OP si è fermato per qualche settimana - al Deposito Zero di Forlì da Tommaso Colliva
che l’ha poi mixato nel suo Toomi Labs di Londra.
Brassphemy Set in Stone
Ottone Pesante
Descrizione
Credits
Paolo Raineri: tromba
Francesco Bucci: trombone
Beppe Mondini: batteria
Registrato al Deposito Zero, Forlì
Mixato al Toomi Labs, Londra
Prodotto, registrato e mixato da Tommaso Colliva
Masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà, Tredozio
Artwork SoloMacello
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