La Maratona è il nuovo album di Pagliaccio in uscita il 5 marzo 2015 per Costello’s Records.
A poco più di due anni di distanza dall’uscita di EroIronico, grazie al quale la band ha suonato in più di 200 live su tutto il territorio nazionale, Pagliaccio ritorna con il secondo disco prodotto artisticamente da Ale Bavo, anticipato a febbraio dal singolo Vaivaiciao e impreziosito dai feat con Ex-Otago in Amore Cieco e Bianco in L’occasione.
La maratona è una fatica immane. È fin troppo facile farne una metafora della vita stessa, ma essa è un’impresa nobile e profondamente umile, un evento sportivo che ha il pregio enorme di riuscire a mettere sullo stesso campo (la strada) i fuoriclasse, gli atleti professionisti che corrono per il record del mondo e le persone normali che si allenano duramente per raggiungere il traguardo. Proprio come la vita – appunto - e il viaggio (correre), come spesso accade, è importante almeno quanto la meta (arrivare al traguardo) e richiede, innanzitutto, coraggio. A ben guardare però simboleggia perfettamente anche il lavoro estenuante, lunghissimo, faticoso che una band deve affrontare ogni giorno per cercare di emergere, di farsi ascoltare, di arrivare alla gente, di vivere della propria musica.
Tutto questo ha ancora più valore in un’epoca in cui per tagliarlo, quel traguardo, sembra sempre che possano bastare o servire solo gli ultimi cento metri della volata finale ripresa dalle Tv.
Perché quella versione di te che gioisce al traguardo è una proiezione di quella parte di te quella che ha sofferto, sopportato, tenuto duro, stretto i denti lungo il percorso. Nel disco si racconta di cosa vuol dire vivere senza occasioni (L’occasione), a parte quelle che ti costruisci con una fatica tremenda, o quelle che trovi perché hai saputo surfare sulle situazioni che ti sono passate davanti usando ogni mezzo possibile, “all’italiana”(Pagliacci tutti voi) senza qualcosa che ti dia garanzie per più di pochi mesi, e che ti possa far dormire sonni tranquilli come ai lavoratori di ieri confortati dalla loro pensione (Avere 80 anni). Si racconta, sul versante più personale, di come si fatichi in questo contesto, a tenere in piedi dei rapporti affettivi sotto lo stesso tetto (Risiko, Vaivaiciao, Amore cieco) o a dare un senso alle cose che si fanno e ai tempi e alle scansioni con cui fluisce la vita di tutti i giorni(Ci vediamo a casa, La doppia negazione) di come si debba sempre calcolare al millimetro le strategie, le cose da fare, portandole avanti con l’eroismo del maratoneta improvvisato pieno di incertezze e dubbi (Mah) ma comunque con la spensieratezza e la passione del calciatore da giardinetti (Portiere Volante).
Alessandro Chiorino
TRACK BY TRACK
VaiVaiCiao
La fatica di trovare un equilibrio.
Ma se lei ha bisogno di alcune cose e lui ha bisogno di alcune altre cose, come si fa?
Lei si prende tempo, ha bisogno di aria, i difetti di lui la opprimono, la rendono insicura. Lui non ne può più, adesso basta, è un uomo, ha un suo orgoglio, non ha paura e, soprattutto, ha il piano B, l’arma segreta, la soluzione finale, il gesto estremo: tornare dalla prima donna della sua vita, in ordine cronologico chiaramente, che non lo lascerà mai solo. E allora vai vai vai vai vai vai vai vai vai vai vai ciao.
Avere 80 anni
La fatica di sopravvivere.
Si che è un paese per vecchi. Nel mondo alla rovescia gli anziani hanno un’ entrata sicura e tempo libero tutto il giorno. Finalmente i contributi versati in tanti anni di lavoro a tempo indeterminato danno i loro frutti e una garanzia di stabilità e sicurezza. Alla faccia di quei giovinastri che sono sempre in tensione e non se la vogliono godere, si trovassero un lavoro…
Amore cieco
La fatica di non poter controllare sempre tutto.
Due ragazzi, una coppia, per mano. Entrambi non vedenti, che passeggiano con occhiali e bastone tenendosi per mano nella strada affollatissima di una località di mare in pieno agosto, che si sorreggono a vicenda, che si guidano, che si fanno largo tra la folla. Una bellissima immagine d’amore che ti sorprendi ad ammirare ma nello stesso tempo quasi ti vergogni che ti stia facendo venire proprio quei pensieri li: come si può amare una persona che non puoi vedere? … tu che chiedi prove d’amore, dimostrazioni d’amore ogni giorni, tu che non ti fidi quasi mai. Come è possibile amare una persona senza vederla mai? Eppure sembra assolutamente possibile.
La doppia negazione
La fatica di star soli.
Quando gli anni passano e le cose non si sistemano, l’inquietudine aumenta. Oggi si invecchia più tardi, ma accettarlo di buon grado è ancora difficile. E se il tempo passa per tutti, qualcuno sembra cavarsela decisamente meglio di noi. Perché? Quale risposta possiamo dare? Possiamo cercare di negare la nostra solitudine? A noi stessi? Agli altri? Marisa fa un sacco di cose, si iscrive ai corsi per conoscere gente, fa volontariato, impara le lingue. Cerca di essere sempre in mezzo agli altri, per non pensare troppo, per non sentirsi troppo sola.
Risiko
La fatica di raggiungere il risultato.
La fenomenologia del litigio. La battaglia tra le quattro mura. Le strategie, i calcoli, le contromosse, le azioni dimostrative, le reazioni, le finzioni, l’attesa, il gioco delle parti, l’orgoglio, la resistenza, lo sfinimento, il passo avanti, l’affondo. Tirare i dadi non ti farà conquistare la Kamchatka né conquistare la sua resa.
Mah
La fatica di scegliere.
Le decisioni importanti richiedono attenzione perché hanno conseguenze importanti, quelle medie
sono difficili perché comunque sbagliare crea fastidio, le decisioni piccole sono a doppio taglio perché tanto una vale l’altra e intanto non si sceglie. Il germe del dubbio, le sirene del ripensamento… ogni volta bisogna ripartire da capo. Ma alla fine va bene così, perché non ci adagiamo mai.
L’occasione
La fatica di combinare qualcosa.
Non ho paura di perdere, il mio problema è non giocare. Ecco qual è il problema. Troppe cose si sono dette, persino troppo facile sparare a zero su questo “schifo di ventennio”, ma se hai tra i 20 e i 40 anni in questo periodo storico è impossibile tenersi lontani da questi pensieri. Perché non sono le idee che mancano, non è il coraggio, non è la voglia di prendersi delle responsabilità. Mancano le occasioni, ma continueremo a cercarcele.
Portiere volante
La fatica di rimanere puri.
Il pallone, il calcio, l’Italia. La dimensione più umana, più culturale, più folkloristica, più pura. Il calcio dei giardinetti, delle partite viste in Tv a tifare, dei tornei amatoriali, del mercoledi calcetto, di Italia resto del mondo quando sei all’estero, le maglie per terra, i portieri volanti. Le passioni genuine, lontane anni luce dai milioni, dalle botte, dagli sponsor, dall’ignoranza… Giocare a calcio è fottutamente bello e il portiere volante può volare davvero.
Ci vediamo a casa
La fatica di vivere davvero un amore nella quotidianità.
Mille minuti al giorno a fare le nostre cose, a seguire il nostro lavoro … E alla fine poche ore, stanchi, pensierosi, per stare assieme a te, che sei la cosa più bella che ho. Come fare a farti capire che mi manchi, che ti penso quando non siamo assieme e che quando te lo scrivo non ti scrivo una frase fatta? Io di lavoro vorrei fare quello che sta con te. Va beh, a che ora esci? ci vediamo a casa!
Pagliacci tutti voi!
La fatica di essere Pagliacci o la fatica di essere italiani?
Si scherza, era per ridere, oppure no? È un mondo di pagliacci o no? Siamo noi? O siete voi? O sono gli altri? Si, devono essere gli altri… Vale tutto, basta che faccia comodo, basta rimanere dalla parte giusta… e se poi ti dicono qualcosa, ricordati sempre che sei un Pagliaccio e che un Pagliaccio può fare quel che vuole senza che nessuno possa dirgli nulla.
La Maratona
Pagliaccio
Descrizione
Credits
Alessandro Chiorino: voci, cori, chitarre, mandolino, ukulele, banjo, tastiera.
Marco Sgaggero: basso, cori.
Marco Massa: batteria, triangolo.
Ale Bavo: piano in Risiko, Portiere Volante, Ci vediamo a casa, Amore cieco.
Federico Puppi: Violoncello in Risiko, L’occasione, La doppia negazione.
Alberto Bianco: voce e chitarra elettrica in L’occasione.
Maurizio Carucci: voce in Amore cieco.
Francesco Bacci: charago in Amore cieco.
I Pagliaccio sono:
Pagliaccio#1: Alessandro Chiorino
Pagliaccio#2: Marco Sgaggero
Pagliaccio#4: Marco Massa
Scritto e ideato da Alessandro Chiorino, Marco Sgaggero, Marco Massa.
Arrangiato da Pagliaccio e Ale Bavo
Eccetto Amore cieco scritto e arrangiato con Ale Bavo e Maurizio Carucci (Ex Otago)
e L’Occasione, scritta e arrangiata con Bianco.
Arrangiamenti di archi di Federico Puppi
Registrato e prodotto da Ale Bavo
Mixato da Marcello Succo @Blu Room di Chivasso (TO)
Masterizzato da Giovanni Versari @La Maestà Studio di Tredozio (FC)
Produzione esecutiva: The Goodness Factory e Costello’s Records
Photo:Stopdown.it
Grafica: Fattoreq.com
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