“Io non sono il mio tipo” è una dichiarazione di guerra al falso mito dell’autostima, al "credici sempre", all’ottimismo tossico.
Non è accettarsi, ma è sentirsi a posto fuori posto.
È la voglia di viversi qui e ora, senza rifugiarsi nel "chi eravamo” e senza fuggire nel "chi vorremmo essere”.
"Io non sono il mio tipo" è l'album di esordio di Paolantonio. Un esordio che arriva dopo molti anni di scrittura e, forse proprio per questo, un’opera adulta, noncurante delle tendenze e libera dai cliché di genere.
Un disco in cui al centro di tutto ci sono le canzoni e quel piacere - per chi schiaccia play - di ascoltarlo tutto d’un fiato.
Dalla ballata in 6/8 all’elettrocumbia, ogni canzone è una storia ambientata in uno scenario diverso, come una raccolta di racconti dello stesso autore.
Un flusso assolutamente melodico rende i brani cantabili al primo ascolto.
Paolantonio recupera l’importanza della narrazione testuale, del cantautorato purissimo proprio della scuola catanese dei ‘90 da cui discende, che ebbe in Mario Venuti e Carmen Consoli le massime figure tutelari, reinterpretandolo però con gusto fortemente contemporaneo.
L’importanza data ai testi è una vera e propria cifra stilistica dell’artista: parole immaginifiche, sinestesie, luoghi e personaggi che sembrano materializzarsi, la metrica usata come un metalinguaggio; e poi l’impegno civile, senza mai far retorica; l’ironia brillante, talvolta cinica; il vissuto personale dentro la storia corale, con quel disagio di un giovane adulto che fatica a sentirsi giovane quanto adulto.
Infine, l’interpretazione: Paolantonio canta dimenticandosi di esistere. Uno stato di flow che dura 28 minuti. Dalla prima all’ultima traccia - che curiosamente s’intitola “Franco Battiato” - l’immersione emotiva è un viaggio totale anche per chi ascolta.
“Io non sono il mio tipo” è pubblicato per l’etichetta Candischi, neonata realtà discografica milanese dedicata ai cantautori, con la distribuzione di Artist First.
La produzione esecutiva è, di fatto, degli oltre 200 sostenitori di Paolantonio che hanno contribuito alla campagna di crowdfunding che si è svolta a ottobre 2020 e che ha raggiunto il suo obiettivo in soli 3 giorni.
Io non sono il mio tipo
Paolantonio
Descrizione
Credits
La produzione artistica è di Giuliano Dottori, il missaggio è di Taketo Gohara. Due figure fondamentali nel percorso del disco che riescono a conferire all’album un sound freschissimo e originale sul solco del grande cantautorato italiano.
“Io non sono il mio tipo” è stato registrato allo Jacuzi Studio di Milano tra ottobre 2019 e febbraio 2020. L'album viene pubblicato esattamente un anno dopo a causa della pandemia.
Diversi i musicisti ospiti: Marco Guazzone, cantautore e frontman degli Stag, al pianoforte; Emanuele Ammendola al contrabbasso elettrico; una sezione fiati per la stravagante title track: Andrea Biviano (sax); Roberto Zantedeschi (tromba); TIziano Cannas Aghedu (trombone). Giuliano Dottori ha suonato le chitarre, il basso elettrico e i synth; Alessandro Salerno la batteria. Chitarra acustica e cori sono di Paolantonio.
L’album è stato masterizzato da GIovanni Nebbia all’Ithil World Mastering Studio di Imperia. Il progetto grafico è di Alessandro Pazzini. La foto di copertina è di Giorgio Serinelli.
Assistente di studio: Giulio Ambrosio
Assistente al missaggio: Niccolò Fornabaio
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