Nel 2018 è finalista al Premio Bindi. Nel 2019 è tra i vincitori di Musicultura, con il brano “Questa Assurda Storia”.
Dopo una sana gavetta tra festival, live e opening act (ha aperto i concerti di Simone Cristicchi, Fabrizio Moro, Ornella Vanoni), nel 2020 produce in crowdfunding il suo primo album, dal titolo “Io non sono il mio tipo”, e coinvolge nel progetto due guru della scena indipendente milanese: Giuliano Dottori (prod. artistica) e Taketo Gohara (missaggio).
Un esordio che arriva dopo molti anni di scrittura e, forse proprio per questo, un’opera adulta, noncurante delle tendenze e libera dai cliché di genere.
Un disco in cui al centro di tutto ci sono le canzoni e quel piacere - per chi schiaccia play - di ascoltarlo tutto d’un fiato.
Paolantonio recupera l’importanza della narrazione testuale, del cantautorato purissimo proprio della scuola catanese dei ‘90 da cui discende, che ebbe in Mario Venuti e Carmen Consoli le massime figure tutelari, reinterpretandolo però con gusto fortemente contemporaneo.
All’attività cantautorale, Paolantonio affianca diversi impegni nel sociale: insegna italiano a minori migranti, tiene laboratori musicali nelle periferie milanesi, suona negli ospedali.
Queste esperienze inevitabilmente influenzano la sua scrittura: “uno storytelling di eroi inconsapevoli e mondi decadenti ma autentici, interessanti, profondamente umani”.
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L'articolo Biografia Paolantonio di Paolantonio è apparso su Rockit.it il 2021-02-17 19:05:55