TESTO
La notte che Alfredo cadde dalla luna
Mi presento, sono Alfredo e l'altra notte son scappato dalla luna
Aggrappato ad una stella,
Alla coda spelacchiata della stessa cometa manomessa che guidò i Re Magi a Roma
Senza un alibi per toglier tutto il peso a ogni ragione
Né un'eclissi non prevista come giustificazione
Adesso aspetto l'alba sopra a questa torre
Seduto con le gambe penzoloni fumo e bevo mentre guardo l'orizzonte…
Sto quassù, non penso a niente, ascolto gli urli della mente
Quei segnali disturbati e indecifrabili
Quei rumori, quelle voci senza né domani o storia
In certi hotel dove ogni volto passa e scivola
...Ma di colpo mi ritrovo a far domande
Sempre più insistentemente a un cielo livido di nuvole
Mentre quasi impercettibilmente
Danzo per scacciare le ombre scure via da questo luna park
E notti gonfie di immagini
Dentro ai miei occhi asciutti sfilano lente
Legate strette a un lungo filo rosso così sottile
Da sembrare quasi inesistente
Senza un perchè, né un come
Senza un dove o un quando
Secoli e chilometri che durano un secondo
E un sole pallido che tramonta e sorge
Solo e sempre nello stesso punto
Centomila volte al giorno
E di tutto il ferro e il fuoco che ho nel cuore
A ogni risveglio resta solo del carbone in mezzo ai denti
Guardo spesso quella luna da cui un giorno son scappato
O da cui, per meglio dire, son caduto
Ma ora siamo in tanti, guarda, in questa chiesa clandestina
A pregare per qualcosa di cui ancora aver paura
Eravamo solo stupidi animali
Sì, però animali giovani
Giovani, carnivori
E affamati
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone La notte che Alfredo cadde dalla luna si trova nell'album Informazioni di viaggio uscito nel 2021.
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L'articolo andrea santori - La notte che Alfredo cadde dalla luna testo lyric di andrea santori è apparso su Rockit.it il 2021-01-19 00:09:10
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