E' finalmente disponibile sulle piattaforme digitali il nuovo album degli Still Life Project, "Still Life".
Il disco, il quarto della carriera della band, è stato prodotto dalla band con la supervisione del produttore Paolo Piovesan, (Leo Miglioranza, Do'storieski,), registrato alla Lavanderia Studio di Maser (TV), tra il 2014 e il 2015, dopo ben sette anni dal precedente lavoro.
Le 10 tracce di potente hard rock italiano sono disponibili su I-Tunes e tutte le altre piattaforme appartenenti al network della rete di distribuzione Believe Digital (believedigital.it)
"Still Life" esce dopo ben 8 anni dalla pubblicazione del precedente album, "Fat Woman", pubblicato nel 2007 da Dedalo Sound.
Sette anni in cui la band ha continuato a lavorare incessantemente sul proprio repertorio inedito, accogliendo nel frattempo una seconda chitarra, che ha contribuito ad arricchire la storica formazione a 4. Sono stati sette anni non privi dubbi ed incertezze, che gli Still Life Project hanno comunque attraversato sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione di quando è iniziata questa grande avventura, 25 anni fa.
Da questo lungo percorso ne è uscito un album pieno di consapevolezza, in cui si percepisce molto forte il contributo e la ricerca artistica di ogni componente della band.
Perchè la verità è che una band non è solo una band. Non si tratta solo di prove, concerti e dischi, di persone che ti fanno i complimenti, e di visualizzazioni su Youtube.
No, una band è molto peggio: è la sfida costante a rimanere insieme in equilibrio sul pavimento scivoloso della vita quotidiana, con il dovere di dare il meglio di se sul palco, anche quando l'artista viene sopraffatto dall'essere umano che lo aspetta allo specchio quando si spengono le luci della ribalta.
E' riuscire ad affrontare ogni giorno il compromesso tra le proprie passioni e le proprie necessità, è ritrovarsi sempre a dover scegliere tra il bisogno di stabilità e quella puttana esigente e beffarda che si chiama Musica, e che spesso sembra chiedere più di quello che da in cambio. E, il più delle volte, finire col domandarsi se ne valga la pena.
Ed avere una band significa fare tutto questo restando insieme. Significa non farsi prendere la mano dalle illusioni facili che i mercanti di sogni tentano di rifilarci, significa guardarsi le spalle a vicenda, anche quando le differenze urtano una contro l'altra come continenti alla deriva e sembrano creare montagne insormontabili.
Avere una band significa rimanere fianco a fianco sotto i bombardamenti, come bravi soldati del Rock'n'Roll, ed avere paura a volte, ma senza mai disertare.
Ed è proprio questo che hanno fatto gli Still Life Project: non hanno mai disertato. Da 25 anni.
E questo album ne è la prova. E' la dimostrazione tangibile di come si possano afferrare per la gola i problemi che ci attanagliano e farne qualcosa di bello, di puro e di autentico, scevro da qualsiasi compromesso.
Ed è in momenti come questo che quella puttana beffarda che si chiama Musica diventa l'amante più dolce, pronta a restituire in mezz'ora tutto quello che si è dovuto sborsare per averla.
Questo album è per tutte quelle volte in cui ci siamo chiesti se ne sia valsa la pena. E per tutte quelle volte in cui abbiamo risposto di sì.
STILL LIFE
Still Life Project
Descrizione
Credits
Line Up:
Stefano Borsato - Voce
Ivan Piccolo - Chitarra
Michele Nasato - Chitarra
Max Gajo - Basso
Marco Gajo - Batteria
Recording, Mix and Mastering:
Paolo Piovesan (La Lavanderia Studio)
Graphic Concept and Design:
Nicoletta Genovese (Studio Zero Negativo)
Photo set 2015:
Andrea Nicaretta (NapoCapo Photography)
Digital Distribution:
Believe Digital
COMMENTI