TESTO
L'unico esistere, è il rigore è il dolore;
essere il volto, di un tragico amore.
Essere il non-essere, derivare dal non senso,
amare anche il non-essere, mentre tu pretendi il senso.
Occhi arrossati, ventre in fiamme, testa pesante...
il buio nella mente.
Ti credi sensato, adesso stai concentrato,
ferite, strappi e carne nera a primavera
Equilibrato, tu sei malato,
sei un viso di frontiera...
ero prima di te, sarò dopo di te.
QUANDO UN UOMO MUORE
Il nero della notte, mi rallenta il passo
il nero della notte, mi rallenta.
Eccoti scegliere l'ultimo amore,
cercare il volto del più giusto dolore.
Il senso è quel che sento,
tu fanne il ritratto, è il mio ultimo abbraccio.
Mi volto lentamente, spero sia lei...
mi volto lentamente e vedo il niente.
Gettarsi dentro un fiume, per non risalire;
lanciarsi contro un muro, smettere il sentire...
ha avuto un senso più della vita,
ha avuto il senso che non aveva la vita.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone secondo Amore si trova nell'album Vecchi Diluvi uscito nel 2012.
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L'articolo SuperPortua - secondo Amore testo lyric di SuperPortua è apparso su Rockit.it il 2013-11-01 14:48:30
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