Un album intenso, introspettivo ed emozionante, dove si apprezzano i rimandi alle sonorità elettroniche degli anni ‘80 tanto care al genere, ma che, al tempo stesso, riesce a trasmettere una stentorea luce di modernità. Le sequenze di basso ritmate e potenti (Roland sh-101) degne dei primissimi Ministry o Nitzer Ebb e le batterie elettroniche suonate (samples di 707, Linn e Korg DDD-5) fanno da traino a tappeti di synth plumbei ed atmosferici su cui risuonano le armonie di una chitarra in pieno stile post-punk e le accattivanti melodie di tastiera e sintetizzatore.
Completano il quadro dei testi tormentati e malinconici, spesso in contrapposizione con le brillanti linee melodiche della parte musicale, che trattano i delicati temi dell’auto-isolamento, dell’atelofobia, della depressione e della ripetitività degli eventi nel tempo: una lucida disamina sull’odierno in chiave darkwave.
Timewave
Tanks and Tears
Descrizione
Credits
Matteo Cecchi (voce, basso, synth)
Claudio Pinellini (chitarra, synth)
Francesco Ciulli (batteria)
Lorenzo Cantini (synth, tastiere)
Registrato, mixato e masterizzato da Leonardo Magnolfi presso El-Sop Recording Studio di Firenze.
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