Il sound della TRISSATI è accattivante e dal piglio ruvido e prende spunto dal rock femminile italiano degli anni duemila proponendosi come una novella Carmen Consoli, Cristina Donà o
Nada.
Otto i brani che compongono la tracklist del debut "UN LUNGO VIAGGIO" prodotti
da Massimo Zuccaroli,Paolo Micioni e Pietro Micioni già responsabili di progetti discografici di Tiromancino, Niccolò Fabi, Gazebo, Marina Rei, Banco del Mutuo Soccorso, Traks e molti altri. L'intero album è stato scritto e arrangiato con Daniele Trissati.
"Un Lungo Viaggio", che uscirà su tutte le piattaforme digital venerdi 01 dicembre, è un album composto da 8 tracce che oscillano tra il cantautorale femminile e il rock. Un debut album per la cantante romana che dimostra versatilità vocale e una grande capacità compositiva esaltata dall'ottimo lavori dei produttori. Il sound fa emergere il lato aggressivo e deciso della Trissati che negli anni ha acquisito consapevolezza si artistica che umana, una donna a tutto tondo che è maturata grazie alla presa di coscienza di se stessa.
Un Lungo viaggio - ci racconta la Trissati - è un concept album in cui ho cercato di affrontare tutti i miei demoni personali facendo pace con le parti di me che non riconoscevo, rifiutandole. Questo è il filo conduttore degli 8 brani presenti nel disco. Ognuno di essi rappresenta una tappa precisa di questo lungo viaggio che culmina con l’esperienza di ritrovare se stessi che è un po’ come tornare a casa. Ripercorrendo queste tappe si manifesta così la necessità di affrontare tematiche come in “Mille pensieri” quali il senso di inquietudine che spinge da dentro e ci da la impulso per un cambiamento. “Nigredo” che invece rappresenta proprio quel periodo di intenso smarrimento che lascia intravedere che qualcosa sta cambiando. Lo stesso titolo Nigredo è una parola latina che vuol dire oscurità. Si tratta dell’oscurità che precede il ritrovare i propri punti fermi.
Il viaggio continua in “Capovolgi la realtà”che tratta dei limiti e le convinzioni erronee che ognuno di noi si costruisce e che rallentano la strada verso noi stessi e verso l’altro. Legato al rapporto con l’altro come specchio di noi stessi è invece il brano “Abili simmetrie”. Ho ritenuto importante parlare anche delle gabbie che ci costruiamo da soli e che ci tengono ancorati al passato impedendoci di vivere il momento presente in “Un’Esistenza artificiale”. L’intento del disco è quindi di dare un messaggio positivo di accettazione se stessi cosi’ come siamo come unica via per riconnettersi con la parte più autentica di ognuno di noi, arrivando proprio alla fine di questo “lungo viaggio “ad un ritorno a casa metaforico.
Francesca TRISSATI è nata a Tivoli una la città che con le sue contraddizioni e meraviglie ha segnato il suo carattere artistico scolpendo in lei affascinanti soluzioni musicali. Laureata in archeologia ha coltivato sin da piccola la passione per la musica grazie al Padre - che ha una collezione di dischi invidiabile - e suo fratello, chitarrista con il quale ha sempre suonato e composto. Come in un flusso inarrestabile ha cominciato a scrivere e a suonare ovunque, come vocalist o con la sua band di amici. Capito di dover accantonare la passione per l’archeologia si è dedicata anima e corpo alla musica attraverso la realizzazione di progetti musicali e l’insegnamento del canto.
“Non c’è nulla di immutabile, se non l’esigenza di cambiare” (Eraclito). E’ questo il manifesto ideologico e artistico di Francesca. Un input che la porta a mettersi sempre in discussione, pronta ad assimilare dai suoi maestri o dai suoi artisti preferiti. Tre anni fa un percorso spirituale l’ha cambiata profondamente, un viaggio affascinante, a volte morbido a volte tortuoso; dentro se stessa he le ha dato l’identità che oggi le permette di esprimersi liberamente.
La sua musica, i suoi testi raccontano di “demoni personali” che ha sconfitto. Le sue canzoni sono un lungo viaggio che culmina con l’esperienza di ritrovare se stessi per poi tornare a casa. Tematiche come il senso di inquietudine e solitudine, l’attaccamento a persone e cose, le aspettative, i limiti e le convinzioni erronee che ognuno di noi si costruisce e che rallentano la strada verso noi stessi e l’altro, le gabbie che ci tengono ancorati al passato e che impediscono di vivere il presente; sono gli argomenti che Francesca Trissati vuole raccontare ad una generazione di giovani sempre più “sbandati”. Una ricerca della positività accettando se stessi fino a raggiungere la consapevolezza dell’autenticità della propria persona.
L'Inquietudine, le Paure quando ci si rapporta con la persone e l' "incontro con se stessa" sono gli elementi base che hanno dato l'imput a scrivere i testi di "Un lungo viaggio".
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L'articolo Biografia Trissati di Trissati è apparso su Rockit.it il 2017-11-25 14:22:45