TESTO
E’ una canzone strana,
la sto scrivendo a getto
mentre l’aereo aspetto
a una fermata.
Una canzone brava
più breve del previsto,
perché non serve il visto
alla dogana,
mi sento un po’ un’iguana
in mezzo a questo chiasso
pesante come un masso
afferro il mio bagaglio.
Una canzone a caldo,
sott’effetto Parkinson
su lamine d’argento
sanguina il pensiero
poi ricomincia il pianto
di un trapano al mattino
ed io son mezzo vivo
nell’ora dell’imbarco!
Una canzone e parlo
col neurone che mi chiama;
al che gli do il lavoro
che lui brama.
Una canzone urlata
squadro un’hostess con criterio,
il decollo di un aereo
dall’Italia.
mi siedo con sospetto
proteggo il mio bagaglio.
Una canzone a caldo,
sott’effetto Parkinson
su lamine d’argento
sanguina il pensiero
poi ricomincia il pianto
di un trapano al mattino
ed io son mezzo vivo
durante l’atterraggio!
Una canzone a caldo,
per scrivere l’inverno
l’umorismo dell’inferno
i colori di una crisi.
Perché atterrare è meglio
ma più di tutto è il volo
a liberare l’uomo
dall’ordine che ha dentro
a liberare l’uomo
dall’ultimo silenzio
dall’ordine che ha dentro
dall’ultimo silenzio
dall’ordine che ha dentro
dall’ultimo silenzio
dall’ultimo silenzio.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Bagaglio a mano si trova nell'album Bagaglio a mano uscito nel 2009 per Indipendent rec..
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L'articolo Abetito Galeotta - Bagaglio a mano testo lyric di Abetito Galeotta è apparso su Rockit.it il 2018-11-15 11:51:06
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