TESTO
Sono qui seduto sui gradini di una chiesa
sembra inutile predire il futuro
o il traguardo quando arriverà
ma io sono carico di sogni e ingegno a iosa
così sorrido al giorno e ai piaceri che mi dà.
Si ma…guardandomi mi accorgo
che sono sempre un ottimista cronico.
Non ho nemmeno una giacca pulita
e le scarpe, quanti buchi nelle scarpe
a volte sono tana di instancabili formiche.
Sono senza dubbio un vagabondo
ma ho tante stelle tra i capelli.
E poi mi sento bello come un dio.
E’ ora di mettersi il cappello
prima o poi l’estate verrà
ma non adesso, ora c’è l’inverno
questo freddo inverno qua.
Ho perciò deciso di inseguire il mio mestiere
darò al mondo pratico il mio stile, l’arte e la creatività
sarò il padrone di me stesso e della pioggia sottile
di chi mi ascolta un poco e di chi non lo farà.
Adesso ho solo voglia di spogliarmi
restare nudo, in dolce abbraccio con la terra.
Anche Lucio ballava scalzo
che bello che era il suo sorriso
così intrepido, scaltro, così vivo.
E’ tempo di finirla coi soliti discorsi
sull’arte e sul valore del suo senso.
Arte è ciò che sveglia un sentimento.
È arrivato il caldo, senti quanto fuoco che c’è
nel mio amore per il cosmo e per le sue anime.
Posso proprio dire che ho vissuto una gran vita
degno di essere quell’uomo che
sbarcava sulla luna senza gravità
che non ha rimpianti, anche se la fine è vicina.
Donerò quest'ultimo inchino
alla fantasia e all'informalità.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone L'artista consumato si trova nell'album Cambi di stagione uscito nel 2012 per Self Distribuzione S.p.A..
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L'articolo Abetito Galeotta - L'artista consumato testo lyric di Abetito Galeotta è apparso su Rockit.it il 2018-11-15 11:51:06
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