TESTO
Fu una sera di novembre che nel gelo della notte
un uomo calvo e scuro rivolse gli occhi al cielo
e tra la coltre nebbia di un mondo disperato
il cielo gli rispose: “Finalmente mi hai trovato!”
E come un lento scialle scende e svela dolci grazie
così il cielo apparve nudo, via le nuvole ecco le stelle;
“Che miracolo!”, pensò l’uomo
ma leggendogli il pensiero il cielo disse sconsolato
“No, questo è solo ciò che è stato in un’epoca lontana
quando il fumo che saliva era dal fuoco sprigionato”.
Così il cielo pensò triste al cuore umano del passato
al giorno che quel cuore era stato avvelenato
e fabbriche e auto aveva creato.
L’uomo intanto, con meraviglia e con rimpianto,
contava le stelle, ma come pensava di aver terminato
cento mille ed altre ancora ne avvistava,
vive come i fari di un porto lontano
dove Dio saluta il mondo con la mano.
Ma mentre l’uomo guardava, come il lampo che squarcia la notte
una voce maestosa tuonava: “Ora il mio tempo è terminato!”
e preso da un pianto angosciante il cielo si sciolse in lacrime
e l’uomo con l’ombrello sporco di pioggia in mano
si dileguò nella nebbia da cui era arrivato.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone L'uomo che contava le stelle si trova nell'album Bagaglio a mano uscito nel 2009 per Indipendent rec..
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L'articolo Abetito Galeotta - L'uomo che contava le stelle testo lyric di Abetito Galeotta è apparso su Rockit.it il 2018-11-15 11:51:06
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