TESTO
Sarà che oggi parlo tanto per parlare
che gli incisivi sodomizzano i molari
che le farfalle socializzano coi cani
e che lo specchio mi ritorna ad insultare.
Sarà che Sara questa sera si spaventa
che l’orizzonte si nasconde un’altra volta
che se non stacco queste unghia dal mio dito
m’attacco al tango e poi lo graffio all’infinito.
Sarà che il fango si potrebbe anche mangiare
che il basco verde mi rimane troppo stretto
che l’orecchino penzolante sull’orecchio
ti rende l’albero più bello del Natale.
Annego non rinnego che ho gia voglia di affogare
l’affogato più gustoso della ditta
è il pistacchio mescolato col dolore.
Mi spengo nel calore di una donna da pagare
se mi taglio il polso destro con due dita
sveglio l’anima dal sogno di un amore.
Potrà cadere la cera sull’ombrello
che l’universo brucia sole, stelle, luna
che se un mulino si innamora di una piuma
smette ad un tratto di girare su se stesso.
Potrà accadere che la noia cerchi l’oppio
che la mia scarpa vada a letto col piedino
perché a pensarci pure questo è fare sesso
purché quel piede sia protetto dal calzino.
Potrei fermarmi due secondi a ragionare
sulla mia vita e sul mestiere che conduco
per anni stretto tra il rimorso e la morale
senz’avvisare venerdì magari chiudo.
Annego adesso affogo senza mettermi a nuotare
già a tre metri mi convinco che è finita.
Ma un delfino clandestino mi sorride
mi ci aggrappo con ardore e lui comincia a pinneggiare
che silenzio nell’immenso della vita
vedo l’onda ma non sento quel che dice.
Che silenzio nell’immenso della vita
penso a questo e già galleggio in superficie.
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VIDEO Venerdì magari chiudo
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Venerdì magari chiudo si trova nell'album Bagaglio a mano uscito nel 2009 per Indipendent rec..
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L'articolo Abetito Galeotta - Venerdì magari chiudo testo lyric di Abetito Galeotta è apparso su Rockit.it il 2018-11-15 11:51:06
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