A distanza di quattro anni dal primo album “Torniamo presto”, il progetto pugliese ACQUASUMARTE nato nel 2007 per volontà di Vincenzo Aversa e dal 2010 divenuto gruppo a tutti gli effetti con all’attivo numerose e importanti esibizioni live, mantiene la promessa e si appresta a pubblicare il secondo album “Vivere non si può”.
Titolo significativo quello scelto dalla band pugliese per segnare il ritorno sulla scena che non lascia molto spazio all’immaginazione e invita a una profonda riflessione sulla difficoltà del nostro vivere moderno.
I nuovi sette brani inediti si allontanano molto dai suoni e dai temi che hanno caratterizzato gli esordi del progetto e poi il percorso del gruppo dalle prime esibizioni al Dirockato Festival, Giovinazzo Rock Festival, Buco Bum Festival e Aritmia Mediterranea per citarne alcuni, fino alle più recenti come al Farm Festival, Cellamare Music Festival e Cinzella Festival.
Nell’era dei singoli e dello streaming, “Vivere non si può”, nella sua struttura omogenea con arrangiamenti e testi delle canzoni sostanzialmente legati l’uno all’altro, rivaluta il concetto di album e si avvicina all’idea di concept album “come opera coerente e unitaria” tipica della metà degli anni Sessanta.
In questo nuovo lavoro, la chitarra acustica lascia il posto all’elettrica e le tastiere, nel precedente disco appena accennate, questa volta sotto le mani di Antonio Conte, diventano definitivamente protagoniste sostituendo totalmente il sassofono.
La sezione ritmica con Francesco Todisco alla batteria e la new entry Federico Caramia al basso diventa più robusta e incisiva. I testi di Aversa, sostenuti da un cantato più ricercato e nervoso, abbandonano le tematiche più intimiste e personali per orientarsi con rinnovata passione e spirito di denuncia verso temi sociali. Tutti i brani dell’album, registrati, missati e masterizzati da Fabrizio “Faco” Convertini, prima presso “LeDune Recording” e poi presso “Giungla” di Martina Franca, si avvalorano della collaborazione d’importanti musicisti come il serbo ma da alcuni anni residente in Puglia, Bale Bulatovic (chitarra elettrica nei brani “Vivere non si può” e “La vita non è vita”), Sebastiano Lillo (chitarra resofonica
nel brano “Questo paese”) e Ronny Gigante in arte Gigante e già bassista della band Moustache Prawn (ukulele e cori nel brano “Hai ragione tu”). L’accattivante quanto elegante artwork del disco è opera dal grafico Giuseppe Sciorsci.
Vivere non si può
Acquasumarte
Descrizione
Credits
VIVERE NON SI PUÒ è stata registrato, missato da Fabrizio Facø Convertini presso "LeDune Recording" e masterizzato presso "Giungla" - Martina Franca (TA)
http://www.facebook.com/giunglarecords/
Vincenzo Aversa - voce e chitarra elettrica
Antonio Conte - tastiere e synth
Francesco Todisco - batteria
Federico Caramia - basso elettrico
- Bale Bulatovic (chitarra elettrica nei brani “Vivere non si può” e “La vita non è vita”)
- Sebastiano Lillo (chitarra resofonica nel brano “Questo paese”)
- Ronny Gigante in arte Gigante e già bassista della band Moustache Prawn (ukulele e cori nel brano “Hai ragione
tu”)
Graphics – Giuseppe Sciorsci
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