Descrizione

Luigi ha iniziato a scrivere “A Modern Witch” intorno al 2021 durante il tour del suo secondo disco:
“Sono andato in tour insieme ad un mio amico, abbiamo fatto tantissime date in situazioni belle e super punk, e la maggior parte dei testi sono nati duranti i viaggi in macchina, dentro i bagni dei locali in cui suonavo o nelle stanze d’albergo e ammetto di aver scritto pochissimi brani da sobrio. Sono riuscito a metter mano ai brani solo una volta tornato da quel tour ed è anche per questo che “A Modern Witch” ha avuto una gestazione molto lunga sia per quanto riguarda la scrittura sia per quanto riguarda per la produzione.
Ho iniziato a produrre questo disco insieme ad Anton Sconosciuto e
Cecilia Pellegrini, abbiamo lavoro per due anni alle pre - produzioni dell’album prima di andare in studio.
Lavorare a queste canzoni mi ha insegnato tante cose che non sapevo, e la considero davvero un’esperienza formativa. Ho lavorato con musicistx incredibili, in uno studio stupendo e ho raccolto attorno a questo album le persone che più stimo musicalmente e umanamente.
Avevo le idee molto chiare: volevo scrivere un disco per me. Volevo riconnettermi con il me ragazzino che a causa di molteplici cause ha perso alcuni passaggi cruciali della mia esistenza. Vivo ancora con il rimorso e la tristezza per non aver dato sostegno al me ragazzino queer quando mi sentivo solo e senza meta ma non avevo le risorse emotive e far pace con questo senso di colpa per non essermi difeso ce l’ho ancora addosso.
Ho scritto questo disco per chiedermi scusa e per dirmi “cazzo, guarda quante cose stai facendo” e scusa se non sono riuscito ad essere forte ma non sapevo un cazzo di niente e non sapevo davvero che sarebbe stato così bello e liberatorio.
Il motore principale di queste canzoni è la “rabbia” è un disco fortemente incazzato. Non esistono canzoni d’amore, ci sono solo le mie ossessioni, le mie paure, i miei disturbi e un senso di fame e distruzione.
Ho pensato molte volte che forse le cose che stavo scrivendo potessero essere “too much” per qualcuno e/o “cringe” ma tutto quello che ho scritto dentro questo album è la verità. Mi sentivo intossicato dalle persone, dalle relazioni umane, cadevo sempre negli stessi errori e negli stessi eccessi.
Gli esseri umani a cui parlo attraverso queste canzoni hanno fatto parte tutte della mia vita e hanno solo alimentato i miei disturbi. Ero dentro un tunnel, ero arrabbiato con loro e l’unico modo per voltare pagina era scrivere queste canzoni.”

Il disco contiene 9 tracce ed è un disco indie- rock.
Gli anni 90 regnano sovrani sia da un punto di vista musicale che da un punto di vista testuale e cantautorale.
Dentro ci sono moltissime influenze di quel periodo lì ma a differenza dei dischi precedenti, le canzoni sono state concepite con l’idea di fare un album full band e di portarlo in giro con una vera e propria band ed è anche per questo che all’interno ci sono elementi nuovi (piano e fiati).

“Ho cercato di mettere insieme tutte le cose che più amo: dalle chitarre ai fiati, elementi che sorreggono le mie canzoni e che danno una spinta emotiva non indifferente ai brani. Ho cercato anche di scrivere in maniera più “prolissa”, ho sentito l’esigenza di dilungarmi a differenza del passato. Ho sentito la necessità di scrivere questo disco per me e molte delle cose che ho scritto in questo disco sono state prese dai miei diari che tengo per mettere su carta le mie emozioni. La terapia nella scrittura di questo disco ha avuto un ruolo centrale. Cresciamo e viviamo con la paura di esprimere la rabbia e consideriamo la rabbia come un sentimento negativo. Essere arrabbiati è okay, esplorare la rabbia mi ha permesso di fare pace col passato e con alcuni fantasmi che mi hanno tormentato a lungo. È stato terapeutico. La mia terapeuta mi ha parlato spesso di come gli esseri umani di fronte alla rabbia rimangono fermi, perché gestire questo sentimento è difficile. La rabbia è un sentimento poco esplorato da cui tutti scappiamo e io ho voluto passarci dentro.
Sono sicuro che ci saranno canzoni di pace, amore e ricongiungimento col mondo ma non è questo il momento”.

Credits

“A modern witch” è stato prodotto da Luigi Bussotti, Anton Scononosciuto e Cecilia Pellegrini.

È stato registrato, mixato e masterizzato nel Giugno 2024 al VDSS Recording Studio da Filippo Passamonti.

L’ Art Direction è di Simona Catalani, Leandrò Agrò, Annachiara D’Agostino e Luigi Bussotti.

Le foto sono di Simmcat (Simona Catalani)
Artwork disco Simmcat

Released by Costello’s Records e Wires Records

Tapes by Urlaub Dischi

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