DESCRIZIONE
Pensavo di essere diverso invece mi sbagliavo ,
ma forse in fondo a me non c'era nulla di buono ,
le varie urla tra i pensieri mentre parlavamo ,
mentre gli errori mi dicevano sii uomo ,
sentirsi solo non c'entra con l'esser distanti ,
sentirsi solo un frammento dentro ai propri istanti ,
mentirsi solo e penstirsi solo perchè solamente chi capisce gli sbagli vive i rimpianti ,
e dimmi se sto sbagliando a guardare in alto ,
il sole a volte acceca anche se non lo stai guardando ,
ho pezzi di me stesso impressi come il gesso ,
s'un fondale scuro perchè è solo grazie al buio che ora sto spiccando ,
se tutti partono da me ed è tutto partito da che ,
attimi scanditi a perchè ,
su grigi detriti di me ,
ho flash dei mei traumi di psicodrammi di psicofarmaci ,
di ciò che mi ha segnato e insegnato lungo questi anni...
lungo questi anni , lungo questi anni , lungo questi anni , lungo questi anni...
L'odor di quella pelle ancora m'inebria ,
le parole d'odio sono cera ,
anche se scivolano addosso lungo il percorso ,
alla fine si solidificano al posto di ciò che c'era ,
arrivati in fondo ancora correremo ,
se slitterà sul fondo quello che vorremo ,
noi che ci siam trovati in fondo a un arcobaleno ,
perchè quando esci dal grigio apprezzi ancor più il sereno ,
correnti ascensionali sui miei sentimenti sensoriali ,
sali e scendi s'invertono come sensi orari ,
filtrano i miei sedimenti sui fondali dei miei sensi ,
quando ciò che pensi non combacia con quello che senti e vari ,
in direzione dei tuoi fari ,
scelte come rette soggette a forze gravitazionali ,
ed è dalla gravità che impari ,
che la voglia di volare e il farcela non sono proporzionali
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L'articolo AEL - AEL - LA LUCE DI ZARTHA di AEL è apparso su Rockit.it il 2014-10-12 20:50:56
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