Under the weather

Under the weather è il primo album di Alaska Blue
.

Il disco è composto da 8 brani di stampo pop e dal sapore acustico che grazie alla voce calda ed elegante, acquistano un tocco soul.

I brani che compongono il disco sono generalmente poco prodotti e tutti registrati nell’home-studio.
I testi hanno come centro la paura, i conflitti interiori e gli stati d’animo tormentati di persone ordinarie e, in alcuni casi, provano a raccontarne la vita.

Yesterday: il primo brano del disco ha un intro particolare di suoni campionati e chitarre che si incastrano creando il ritmo base della canzone. Il protagonista del brano, un individuo irreale immaginato con la ventiquattrore alla mano, realizza di essere schiacciato dalle prerogative della società contemporanea, intrappolato nella routine e in perenne affanno ma non riesce a cambiare la propria situazione e per inerzia continua la vita di sempre

Outsider: pensieri sconnessi di una ragazza che parla a sé stessa nel buio di una stanza. Nonostante chitarra acustica e cajon siano gli strumenti principali di questo brano, l’atmosfera della canzone è piuttosto cupa anche grazie ai synth e agli effetti creati con le chitarre elettriche

Bamboo: questo è il pezzo sicuramente più caldo ed esotico, inizia con il binomio chitarra classica e voce per poi aprirsi nei ritornelli grazie all’ampio utilizzo di tamburi e percussioni. Il testo non è altro che una serie di immagini liberamente ispirate ad alcune leggende cubane.

Blue Shelter: Questo è il brano sicuramente più prodotto dove l’arrangiamento è più curato. Le sonorità sono elettroniche e c’è stata una particolare attenzione nella scrittura delle armonie vocali e dei cori. Il brano tratta della fatica di esprimere i propri sentimenti e dell’impossibilità di spiegare l’esatta sfumatura dei propri stati d’animo più profondi perché è nella natura stessa delle parole avere un significato finito: questa difficoltà intrinseca fa sentire inevitabilmente più solo il protagonista

Constellations: parla della paura di crescere, dell’incertezza del domani e della difficoltà nel vedersi proiettati nel futuro. La batteria suonata con le spazzole e il piano creano un’ atmosfera delicata ma malinconica.

Fade away: il risultato di tante esibizioni come artisti di strada è quello di affezionarsi inevitabilmente a delle canzoni di altri, a legarle a momenti e posti speciali: ecco perché è stata inserita all’interno del disco una cover. Fade away è un brano scritto dalla band reggae “Rebelution”, ed è stato spogliato dei caratteri tipici del genere e riproposto una una versione più minimale ed acustica

Night Shift: scritto e arrangiato in una tenda nella campagna toscana, qui la sezione ritmica è affidata a dei sample di batteria ed il brano è ricco di tastiere e synth che creano una atmosfera sognante

Woods: brano scritto nel cuore della notte in un piccolo chalet nel bosco, racconta delle paure che ci teniamo dentro e che spesso la notte può portare a galla. Un pezzo lento che inizia con piano e voce e si apre nel ritornello con l’ingresso della band e dei synth. Chitarre distorte e molto riverberate aiutano a creare un ambiente notturno e tormentato