E' uscito l'11 febbraio 2023 (dal 18 febbraio anche in distribuzione digitale) "L'invettiva dalle città perdute" quello che si annuncia essere, a distanza di cinque anni dal precedente disco, l'ultimo disco del cantautore trevigiano Alberto Cantone.
I cinque anni in cui è stato scritto, pensato e registrato, sono stati naturalmente anni molto duri, segnati dalla Pandemia, dalla guerra in atto e da altre crisi e segnali di crisi a livello planetario ma anche da una crisi personale molto importante dell'artista.
Anche per questo, forse, nel disco si respira un'atmosfera di tensione e di dramma, attraverso la rievocazione delle "città perdute" del passato (da Tebe a Troia, da Pompei a Leptis Magna fino a Babilonia) ... nella consapevolezza che la Storia si ripete e che nessuna "civiltà perduta" era consapevole di essere tale e che non siamo noi i privilegiati a poter pensare di esserci stato consegnato un mando perfetto e "finito", liberato per sempre dalla drammaticità della Storia.
Attraverso i racconti "ucronici" delle Città Perdute del passato si narra dunque il presente e i suoi conflitti.
La Storia inizia dunque con un ipotetico indovino Tiresia che, essendo cieco poiché i suoi occhi stavano nel futuro, sembra parlare di Tebe, la Tebe di Edipo narrata da Eschilo, ma si scopre a guardare con lucidità fatti ed eventi di oggi.
Via via che i brani scorrono, ogni città perduta finisce anche però per assurgere al ruolo di metafora di una età della vita ... poiché la nostra stessa vita è una stratificazione geologica (delle tante città perdute di ciò che siamo stati nel passato) e la nostra vita nel suo insieme, la nostra identità, altro non è che essa stessa la Città Perduta (e sommersa) ... di chi verrà dopo di noi.
Nel disco intervengono due autorevoli "penne" trevigiane, per la prima volta nella veste di autori di un testo musicale:
Gian Domenico Mazzocato, affermato Scrittore Trevigiano, che canta anche in "Amerigo",
liberamente ispirata al suo "Delitto sulla collina proibita", tratta dal cosiddetto "ciclo dei vinti" del Montello
e Pierluigi Tamborini, giornalista e ricercatore, in "Le mura veneziane, ovvero il barbiere di Treviso", ispirato alla storia vera di un barbiere, Giovanni Mestriner, che per mezzo secolo fu il primo vero giornalista di Treviso, narrandone gesti e segreti raccolti da confessioni nella sua bottega di barberia. Oggi i suoi scritti sono raccolti nella Casa Museale civica.
Rappresentano, insieme a "Solo sal", dedicata all'esodo degli abitanti di Altino verso la Laguna, la parte "locale" di un disco che per il resto attraverso le epoche e i continenti.
Il progetto grafico del disco è di Enzo De Giorgi, artista salentina che ha già illustrato in passato - tra gli altri - gli ultimi dischi di Claudio Lolli e di Paolo Capodacqua.
Le due etichette a supportare nel loro catalogo l'ultimo disco del "Viandante" sono la "Lizard/La Luna e i Falò" (come i due precedenti) e "Il Cantautore Necessario", etichetta fondata da Edoardo De Angelis, Maestro della Canzone d'Autore storica e in particolare della cosiddetta "scuola romana" e da Francesco Giunta, Veterano della Canzone d'autore e popolare siciliana.
L'invettiva dalle città perdute
Alberto Cantone
Descrizione
Credits
Alberto Cantone: voce, chitarra classica, acustica ed elettrica, banjo, mandolino portoghese, mandola, bouzouki soprano, chitarra-ukulele, tastiere digitali, sequencer, seconde voci e cori, shaker, cembalo, sonorizzazioni, armonica a bocca, melodica, handpan, xilofono, pianoforte (in “C’era una città …”)
Nicola Casellato: violini e viola
Michele Borsoi: pianoforte (in “Pietà” e “Pompei”)
Sebastian Piovesan: basso
Nicola “Accio” Ghedin: batteria e djembe
Sandro Gentile: Congas (in "Pompei")
il testo di "Le Mura Veneziane (il Barbiere di Treviso)" è di Pierluigi Tamborini, liberamente ispirato al libro "Il Barbiere di Treviso" di Pierluigi Tamborini e Sante Rossetto
Il testo di "Amerigo (Preghiera dal Montello)" è di Gian Domenico Mazzocato, liberamente ispirato al romanzo "Delitto sulla collina proibita" di Gian Domenico Mazzocato
... e con l’amichevole partecipazione di:
Gian Domenico Mazzocato: 2^ voce e Recitativo in “Amerigo”
TEBE - il Coro delle “Tebane”, diretto da Rosanna Trolese, è composto da: Gina Trolese, Bianca (Mery) Perini, Bruna Pastro, Paola Di Giuseppe, Irma Pellegrini, Marisanna Cattarin , Olivia Canel e la stessa Rosanna Trolese
ALLE CANZONI DEI VENT'ANNI (ancora sul treno): le chitarre acustiche ed elettriche del campione iniziale sono state suonate da Michele Violetta nel 1987 insieme ad Alberto Cantone ("Sul treno")
Riprese, Editing, Mixaggio e Mastering: Sandro Gentile presso “Midiroom Studio – Musica su Misura” di Arcade (TV)
Artwork: Enzo De Giorgi
Loris Furlan (produttore per la "Lizard/La Luna e i Falò")
Edoardo De Angelis e Francesco Giunta (produttori per "Il Cantautore Necessario")
Ufficio Stampa: Fabio Dalmasso
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