Cenere è la presa di coscienza che la fine, spesso, è improvvisa e traumatica. È un’esplorazione degli stati d’animo che seguono la perdita definitiva di qualcuno per la sola volontà del destino. La voce, appoggiata su un pianoforte che ne segue l’umore, è un pendolo che oscilla tra la rabbia e la profonda, ma pacata tristezza; è l’urlo che tenta di riportare indietro ciò che oramai non c’è più.
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