TESTO
A due passi dal centro
puoi vedere da vicino le fughe di gas
delle centrali termiche
e i ricci incastrati tra le recinzioni dei cortili
e il mio viso un po' tirato
con un barlume di speranza
e puttane favolose
nella loro noncuranza
sorrette in piedi dai lampioni
A due passi dal centro
ci sono ancora le altalene di una volta
e le panchine con le scritte oscene e pornografiche
che ti ricordano l'età
che hai perso troppo presto
o che non hai mai avuto
per timore di giocare
o di diventare cieco
E la notte c'è da aver paura a due passi dal centro
in questo spazio di confine tra il fuori e il dentro
dove sei uno e poi nessuno e poi altri cento
e vedi tutto e vedi niente allo stesso tempo
A due passi dal centro
puoi sentire l'odore delle scommesse perse
o mai tentate
e delle torte fatte in casa non ancora pronte
e di una ragazza bruttina
delle sue 50 sfumature di noia
che si tocca
per il ragazzo che non ha
e per la sua felicità
A due passi dal centro
passano pochi autobus e molte mode del momento
vedi la multimedialità di questo secolo
che ci fa tutti più utenti
vicini e distanti, soli e delinquenti
coi sogni che ci crescono nei cassetti
a nostra insaputa
e così ti sei perduta
E la notte c'è da aver paura a due passi dal centro
in questo spazio di confine tra il fuori e il dentro
dove sei uno e poi nessuno e poi altri cento
e vedi tutto e vedi niente allo stesso tempo
a due passi dal centro
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone A due passi dal centro si trova nell'album Dulcis In Fundo uscito nel 2013.
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L'articolo Alessandro Zanetti - A due passi dal centro testo lyric di Alessandro Zanetti è apparso su Rockit.it il 2021-11-13 14:35:35
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