Alì non prende il nome dal leggendario pugile americano. Alì è semplicemente un cognome. Il cognome di Stefano.
Classe 1978, nato a Catania e cresciuto a Siracusa, da qualche anno “rifugiato” in un monolocale a Belvedere (frazione di Siracusa a pochi km dalla tomba di Archimede), fino a qualche mese fa Stefano vendeva fiori. Nei primi mesi del 2011 inizia a stilare i brani de La rivoluzione nel monolocale; la cifra stilistica è legata al metraggio della casa in cui vive: intima, calda e precaria. Nove brani inediti e una cover di Paolo Conte.
La complessa semplicità delle sue storie arriva dritta al cuore, come fosse un piccolo Carver siciliano. Il tutto fra occhi bassi e sogni, Wilco e Gin Lemon, colloqui andati a male, cd masterizzati dei National, curricula sempre più lunghi e aspettative sempre più corte. È completamente fuori moda, quindi semplicemente perfetto, come la sua Panda bianca di fine anni 80 senza finestrini elettrici. Caldo e intenso come un Nero d’Avola. Il Nero d’Avola de la Vigna Dischi.
"La rivoluzione nel monolocale" vanta la produzione artistica di lorenzo Urciullo (Colapesce, Albanopower) ed è stato registrato e mixato da Toti Valente al Vertigo Studio di Siracusa (esclusa la traccia numero 1 registrata e mixata da Salvo Minnella presso l’Arsonica Studio di Siracusa).
Nel disco hanno suonato gli amici: Lorenzo Urciullo, Roberto Cappellani, Valerio Vittoria, Giuseppe Sindona, Carmelo Amenta, Pietro Giunta.
La rivoluzione nel monolocale
Alì
Descrizione
Credits
Testi e musica: Stefano Alì, eccetto 'Il miglior sorriso della mia faccia (Paolo Conte).
Produzione artistica: Lorenzo Urciullo (Colapesce / Albanopower).
Registrato da Toti Valente presso il Vertigo Studio (Siracusa) e da Salvo Minnella presso l'Arsonica Studio (Siracusa).
Mastering di Andrea Suriani presso l'Alpha Dept. Studio (Bologna).
COMMENTI (14)
molto molto interessante, piacevole all'ascolto, rilassante. fortunatamente non c'è traccia evidente di colapesce, a parte nella collaborazione. good!
purtroppo lucy ha ragione. non stiamo certo parlando di brutta musica, però ci vorrebbe un pò più di coraggio. i testi sono cose già sentite, e musicalmente è un disco insipido.
youtube.com/watch?feature=p…
un gran disco che non deve niente a nessuno. belli i testi, gli arrangiamenti e le composizioni. complimenti sinceri.
Grande, Alì !!! Quando ti serve una spalla, chiamami !!!
in effetti filipporoma non ha tutti i torti, prendere poi un esordiente come colapesce a modello mi sembra azzardato.
derivativo a dir poco.
bel disco. complimenti!
stupendo!
a me invece di La vigna oltre a Riggio, mi è piaciuto l'album di Marino, ma questo non è male, c'è introspezione e i testi sono genuini. Un pò troppo simile a Colapesce, sembra un suo disco cantato da un altro. Bene La Vigna!