Riviera Airlines

Riviera Airlines, disco di esordio di Amado, trova riferimenti musicali eterogenei attinti dall’ampio background del cantautore, mantenendo un filo conduttore e una freschezza assicurate dalla mano del giovane produttore Narduccey.
Ad aprire il disco è “Dalmazia”, il cui sound è riconducibile al miglior Vasco dei primi 2000.
“TD1C” ci trascina verso sapori brit-pop e la “saudade”, propria dell’universo di Amado, è assicurata dagli organi vintage di Alberto Bazzoli (The Portofinos, Superpop, Baustelle).
Si prosegue poi con la scarica adrenalinica di “BRIZZI”, le cui chitarre funk-rock strizzano l’occhio ai Kooks.
“Rivoluzione”, seconda collaborazione del disco, con la sua freschezza e i fiati suonati da Mario Martini è coronata dalla vena R&B di Monia, grande professionista della voce in Riviera.
Amado ci restituisce poi tutta la sua malinconia con “Babbo”, facendoci tornare ai Beatles di Strawberry Fields Forever ma con una solennità ritmica ad accompagnare la tematica trattata.
La seconda metà dell’LP inizia con una figura-canzone presa in prestito dal mondo dell’hip-hop old-school d’oltreoceano, lo “skit” per l’appunto, registrato in una notte campionando un handpad ed alcuni utensili da cucina.
“Concorde”, con il suo ritornello trascinante, continua a farci volare con Riviera Airlines.
Si vira su sonorità più Urban con “Marcello Cammi”, in cui Amado ospita Naesh, maestro ligure del Rap.
Torna poi alle sue radici rock e grunge con “Milano”, incisa in presa diretta, quasi garage, in contrapposizione alla città pettinata per eccellenza.
Chiude il disco “Amelia”, coda dolce e delicata, la cui versione alternativa con testo in inglese è disponibile come bonus-track solo nella versione in vinile del disco.