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La tranquilla comfort zone sta per essere alterata da qualcosa proveniente da altrove: il quieto vivere, ancora una volta, viene accantonato e la dimensione interpersonale si fa sfuggente.
Se la rassicurante situazione domestica si popola di presenze aliene, diverse, inquiete, l’individuo che la abita prova un nuovo straniamento, cerca qualcosa a cui aggrapparsi: Entità superiori, reali o immaginate, che suggeriscano delle spiegazioni, che offrano una speranza, quand’anche astratta, da contrapporre al sentimento della disillusione.
Così, l’individuo si rende disponibile anche ad accettare un ordine artificiale lo che allontani dallo scompiglio, un maggior controllo che forse rassicura, ma forse mette in subordine la libertà.
Si formulano domande sui condizionamenti, su quanto l’illusione possa sostituire la presa di coscienza in un’epoca di evoluzione tecnologica, culturale e del pensiero. Ma si tratta davvero di avanzamento, crescita, miglioramento, perfezionamento, progresso, sviluppo?
Si vede la tecnologia offrire possibilità di devolvere la propria identità, distribuirla, disperderla in una rete in un gioco in cui è bello spiare, ma si può anche venire spiati.
Spingendosi persino a vivere con i volti celati, gli occhi resteranno comunque espressivi di significato, di ciò che sentiamo e nascondiamo dietro una maschera. Se davvero crediamo di vederli, chi sono e da dove provengono gli alieni? La relatività delle cose dipana o accresce l'ambiguità: cos’è diverso e per chi? Forse “gli altri” siamo noi…
Guardando oltre ai timori socialmente diffusi, qualcuno arriverà ad accorgersi che non era necessario immaginarsi punti di riferimento estranei perché ciò che è davvero determinante è già disponibile, basta tenere gli occhi aperti e lo sguardo limpido.
Marziani
Amplifire
Descrizione
Credits
Marco "Nik" Nicolini - musica, parole, arrangiamento, chitarre, basso, synth e programmazione, produzione
Laura F. - voci
Ruggero Borroni - batteria
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