Questo disco sicuramente è un lavoro di ricerca di sonorità e storie racconate.
Dopo il primo lavoro mi sono interrogato su che tipo di lavoro avrei potuto proporre, l’evoluzione e i miglioramenti che avrei dovuto proporre.
Come una sfida e rispetto per chi decide di ascoltare la mia musica ho deciso modificare radicalmente gli arrangiamenti modificando la line up.
Dopo aver costruito i brani ho provato degli arrangiamenti sempre da one man band con l’utilizzo di attrezzatura elettronica ma non ho trovato il giusto mix.
Il vincolo derivante da un’esecuzione da unico musicista limitava troppo le opportunità di arrangiamento e di stesura dei brani.
L’unica soluzione è stata di affidarmi a una band.
Con orgoglio ,profonda gratitudine e stima ringrazio chi ha accettato di suonare in questo disco.
A detta di tutti suonare i brani è stato facile perché rotolavano da soli.
Di questo ne sono contento perché è stato un gran lavoro di ricerca.
Un po come dice Caparezza… il secondo album è sempre più difficile per la carriera di un artista
A parte gli scherzi una persona fondamentale è stato Alessandro Formenti amico collega e incredibile professionista, dall’alto della sua schiettezza e dal rapporto di sincerità tra di noi mi ha detto: “Andrea hai buttato il primo disco per quanto riguarda le linee vocali e la poca cura dei dettagli”
Una frase che fa male ma al contempo vera e sincera.
Da li è iniziata una faticosa ricerca, che è stata affiancata dalla ricerca di una consapevolezza artistica, una maggiore selettività, pretesa personale che ha portato a una critica artistica e sonora più dettagliata.
In questi anni dal 2019 ad oggi ho avuto tempo per lavorare a diversi dettagli del disco che hanno portato una sicura ed evidente evoluzione del sound e della stesura dei testi questa volta totalmente scritti di mio pugno.
Anche durante la registrazione la scelta delle chitarre e dei suoni è stata curata al massimo delle mie possibilità.
Il coinvolgimento dei musicisti a cui è stato dato spazio di arricchire con le loro qualità è stato fondamentale per ottenere un lavoro con ampio respiro.
Un disco omogeneo per arrangiamenti e stile, una scelta voluta per ottenere comunque un effetto live e che accompagni l’ascoltatore in questo percorso sonoro e di storie narrate.
Il titolo non è a caso, parla di storie personaggi e attraverso il loro vissuto arrivano delle emozioni e sensazioni che spero possano essere fonte di riflessione.
Storie di carta perché le ho scritte a mano, con fogli su cui si vedono le correzioni, gli spostamenti delle frasi, i tagli.
Anche in quei fogli si vede il vissuto e il tempo di lavorazione di questo disco.
Storie di carta
Andrea Caniato
Descrizione
Credits
MUSICHE ,ARRANGIAMENTI E TESTI ANDREA CANIATO
REGISTRAZIONI ANDREA CANIOATO PRESSO LIZARD NOVARA DI:
-CHITARRE
-BASSI
-TASTIERE
-VOCI
LA BATTERIA E’ STATA REGISTRATA PRESSO LO STUDIO METROPOLIS MILANO
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MIX E MASTER DI LARSEN PREMOLI PRESSO RECLAB STUDIOS
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COMPONENTI DELLA BAND
Basso. ANTONIO LUPI
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Tastiera MARIO ZARA
https://www.facebook.com/mario.zara.98
Batteria. ROBERTO GUALDI
https://www.facebook.com/RobertoGualdi2
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