Le 10 migliori canzoni che mettono assieme rap e jazz secondo lo Studio Murena

Vengono dal conservatorio come dalla strada, sono stati tra i primi in Italia a unire questi due mondi. Per prepararci al loro live al MI AMI il 26/5 e celebrare il nuovo disco "WadiruM", gli abbiamo fatto scegliere 10 pezzi seminali: da Kendrick a Kamasi passando per tante chicce meno note

Lo Studio Murena
Lo Studio Murena

"Sono dieci brani che raccontano 3 mesi di palchi in giro per l'Italia e 2 di armonie in cantina. Tutto quello che abbiamo incontrato avremmo voluto accompagnasse anche voi nel disco, per questo ogni singolo elemento che lo costituisce è un pezzo di memoria di questi tempi e per molti versi il loro insieme rappresenta la nostra memoria condivisa". Così gli Studio Murena presentano WadiruM (Virgin Music LAS Italia/RDR MGMT), il loro nuovo disco, uscito venerdì 12 maggio, e che presenteranno in un act attesissimo al MI AMI venerdì 26 maggio

Lo Studio Murena nasce a Milano nel 2018, risultando sin da subito come una delle nuove cose più interessanti nel panorama nazionale. Tutto quanto confermato in questi anni di musica, dal vivo e in studio. Grazie anche agli studi al conservatorio di buona parte dei suoi membri, diventano da subito i capostipiti in Italia di un nuovo suono che attinge dal jazz e dall'elettronica per sfociare nel rap. Qui è dove ci raccontano quali sono i dischi che hanno maggiormente contribuito a formare la loro musica e la loro attitudine.

For Free? - Interlude – Kendrick Lamar

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Il primo pezzo è For Free? di Kendrick Lamar, che è di un disco storico (To Pimp A Butterfly), quello di svolta di Kendrick con cui si è avvicinato moltissimo al jazz grazie alla collaborazione con Terrace Martin, Robert Glasper, Kamasi Washington e tutta la scena di Los Angeles. For Free? è probabilmente il pezzo più jazz del suo repertorio, ha un’improvvisazione tutta quartale, è rivoluzionario perché è difficilissimo rappare sul jazz tradizionale. Quel ritmo è un fast swing e Kendrick è stato bravissimo a mischiare questi due mondi e interpretare questo ritmo.

Smoke – Medeski, Martin & Wood

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Questo è stato uno dei primi punti d’incontro con il nostro produttore Tommaso Colliva, ci siamo ritrovati subito a parlare di Medeski, Martin & Wood per la commistione di pop, jazz e tanti altri riferimenti che riescono a fare. Di questo brano colpisce l’asciuttezza, legata tuttavia alla complessità di tre elementi che riescono comunque a diversificare tantissimo i brani tra loro. È un vero esempio per la musica suonata e per la fusione di jazz e hiphop.

Imminent – The Comet Is Coming, Joshua Idehen

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Imminent è un pezzo dei The Comet Is Coming e Joshua Idehen. Noi siamo molto legati ai The Comet Is Coming perché una delle nostre prime date è stata in apertura ad un loro concerto in Santeria ed è stata un’esperienza bellissima. Loro sono portavoce della nuova wave UK jazz-elettronica e quindi sono assolutamente da sentire. In più questo pezzo ha un featuring di Joshua Idehen che è un poeta-attivista ed MC inglese, quindi si collega anche con quello che cerchiamo di portare avanti noi con il nostro progetto.

Never Catch Me – Flying Lotus, Kendrick Lamar

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Never Catch Me è un pezzone storico, una collaborazione tra questi due artisti di Los Angeles. Flying Lotus è un produttore losangelino che mischia jazz ed elettronica e in questo pezzo con il featuring di Kendrick Lamar riesce veramente a toccare dei livelli raramente eguagliati.

New Heights (Visions of Aisha Malik) - Kamaal Williams, Darkhouse Family

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Kamaal Williams è uno dei più grossi portavoci di questa nuova scena inglese, con Yussef Dayes nel progetto. Yussef Kamaal ha portato il jazz a tutto un nuovo pubblico club che non ascoltava il jazz e ci sembra importante citarlo perché anche lui è stato tra coloro che sono riusciti a portare più in luce il jazz negli ultimi anni, soprattutto al di fuori degli ascoltatori abituali.

Let It Ride - Robert Glasper, Norah Jones

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Questo brano è stato appena ripubblicato in una nuova versione live molto bella che vi consigliamo di vedere su YouTube. Si tratta di una collaborazione tra il pianista Robert Glasper – già citato nel pezzo di Kendrick Lamar –, uno dei primi jazzisti che già agli inizi degli anni Duemila è riuscito a fondere hiphop e jazz e a portare quest’ultimo ad un pubblico più ampio. Ha collaborato con centinaia di progetti americani: citiamo Mos Def per cui ha prodotto per parecchio tempo e poi il progetto Black Radio in cui ha riunito tantissimi ospiti, tre dischi con una decina di featuring ciascuno che spaziano da Mac Miller a Norah Jones e tanti altri.

Street Fighter Mas – Kamasi Washington

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Originario della scena di Los Angeles ma uscito per l’etichetta inglese Young Turks e poi anche per l’etichetta dello stesso Flying Lotus Brainfeeder, anche Kamasi Washington è stato uno dei pochi a riuscire a portare tutta la nuova wave jazz nel mondo del clubbing e della dance, ma senza snaturarsi e rimanendo legato alla sua tradizione, portando degli ensemble enormi dal vivo con anche due batteristi, una sezione di 5/6 fiati e un coro. Nel suo album The Epic troviamo questa orchestra corale, un ensemble jazz e uno classico mischiati insieme. Un esempio di eclettismo incredibile.

Epistrophy – Theon Cross

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Questo pezzo di Theon Cross, che collabora con i Sons of Kemet e poi ha il suo progetto solista, è uscito per una serie di compilation che si chiama Blue Note Re:imagined. Blue Note forse lo saprete è l’etichetta jazz più conosciuta ed è anche una serie di club in giro per il mondo, uno ce n’è anche qui a Milano. Con queste compilation si cerca di riproporre tutti quelli che erano i pezzi classici della Blue Note pubblicati dagli anni 40 ad oggi, interpretati da artisti contemporanei. Questo è un esempio veramente stupendo di trasposizione odierna di un pezzo di Thelonious Monk suonato con tutti i sample di tuba, utilizzando la tuba ed un processing elettronico.

Hate – Loyle Carner

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Hate è il primo singolo dell’ultimo album di Loyle Carner, MC inglese e anche lui portavoce di questa nuova wave hiphop-jazz, è uno dei più grandi artisti di questo genere e verrà in tour anche in Italia quest’estate (vi consigliamo di andare a sentirlo dal vivo). Questo pezzo è stato di grande ispirazione anche per il nostro ultimo album.

Invisible/Visible – Taylor McFerrin, Bobby McFerrin, Cesar Camargo Marino

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Tutti conosciamo Bobby McFerrin perché è un artista storico del panorama jazz americano. In questo disco il figlio Taylor riesce a mettere insieme tantissimi artisti della scena underground elettronica losangelina creando un bellissimo connubio di tutti questi generi.

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L'articolo Le 10 migliori canzoni che mettono assieme rap e jazz secondo lo Studio Murena di Studio Murena è apparso su Rockit.it il 2023-05-15 14:43:00

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