Io me lo ricordo, quando queste canzoncine apparentemente nonsense, iniziavano a girare, e ricordo che mi piacevano, e non capivo il perché. Ma quel corto circuito di giochi di parole e riferimenti popolari, di cantautorato e rap, di arrangiamenti stralunati e sporche esagerate che 'manco Timbaland dei tempi d'oro mi aveva rapito.
Anni dopo, con una discografia scomposta, fatta di qualche EP, tre album, svariati singoli, i Coma Cose sono una realtà più che solida e di grande qualità della nostra musica: complici due partecipazioni al Festival della Canzone Italiana di Sanremo che li hanno sdoganati anche al pubblico generalista come gli Albano e Romina dell'indie, ma con l'indole enigmistica di un Bartezzaghi che gioca con gli incastri e con le parole. Magari sono un po' riduttivi per il valore di questo duo, e quello che ha saputo fare in poco più di 5 anni di attività, però in fondo sono due signori riferimenti, se chiedete a me.
In vista del MI AMI che li vedrà ritornare sul palco sabato 27 per una serata semplicemente imperdibile, ho scelto le 10 canzoni per me più rappresentative della discografia di Fausto Lama e California. Fenomenali cantori della contemporaneità, e dell'amore, vivaddìo.
Cannibalismo (2017)
Nel primissimo singolo di un solo minuto e trentacinque secondi, i Coma Cose sembravano andare ancora per la classica forma del rap conscious (ma "senza scarpe") con Cali a cantare il ritornello mentre a Fausto era affidato il flow delle strofe. Per niente buono nella critica al mondo della musica – "pubblico nuovo re Mida trasforma i dischi di merda in dischi d'oro" – già cita Battisti con un gioco di parole, e quell'uomo che, passando con il carretto, sposta l'accento, urlando Gèlati. Brrrrr.
Deserto (2017)
In maniera opposta a Cannibalismo, il testo di Deserto è più narrativo e meno glitchato, ma restano i calembour innestati questa volta su una scrittura non più rappusa ma cantautorale: d'altronde "il mio artista rap preferito è De Gregori". Milano si prende il posto nella scenografia del duo, con le Colonne dove organizzare un rave e il Naviglio che in uno slancio romantico, diventa mare grazie a un bicchiere di sale.
Post concerto (2018)
Oltre ad essere irresistibile per il ritornello, – fosse per me "io rimango fino a quando non accendono le luci" dovrebbe sostituire all'istante il "Se non metti l'ultimo noi non ce ne andiamo" – Post Concerto è la prima grande hit dei Coma Cose, oltre che bignami della loro prima parte della carriera: testi farciti oltre ogni limite di giochi di parole. Dai giochi con i verbi "se la pioggia fosse transitiva, io ti temporalo" e "io spotifai tu spotifasti", fino alla "Sindrome da Peter Pan di Stelle" e i "soli mille follower" di Garibaldi. E l'occhio non può farsi lucido per una bellissima dichiarazione, come "La mia ragazza è bella come David Bowie".
Granata (da Hype Aura, 2019)
La opening track del primo disco della band è un concentrato della scrittura dei Coma Cose: giochi di parole e frasi slogan con un ritornello cantabilissimo sia nella melodia che nella ritmica con quel "poom-poom-cha (come? come?)". Ancora oggi, una delle canzoni più potenti nei live, mentre "mai una Gioia tranne la fermata prima di centrale" è già caption di migliaia di foto.
Mancarsi (da Hype Aura, 2019)
La prima grande ballata/inno della band, a raccontare l'incertezza della gioventù che sta crescendo e non è più così giovane. Tra i rapporti, il tempo che passa e tutte le incertezze. Melodia cantata e molto poco rappata, con un ritornello da cantare a squarciagola e in lacrime durante i concerti. Urlando, fortissimo: "che schifo avere vent'anni, ma quant'è bello avere paura".
Beach Boys distorti (da Hype Aura, 2019)
Se c'è qualcosa di innegabile, è che dietro questi testi buffi c'è una componente citazionista di Cali e Lama, figlia di una enciclopedica passione per la musica da ascoltatori. I Beach Boys Distorti sono un modo per dare una colonna sonora alla storia che stanno raccontando, con uno stereo vecchio con le casse rotte che gracchiavano a fare da sottofondo a un ricordo lontano, mentre nella seconda strofa sono campioni nascosti (e distorti) della band di Brian Wilson. "Musica Ti Amo, Musica Ti Odio", dicono nel testo, questi due adorabili Nerd.
Fiamme negli occhi (da Nostralgia, 2021)
È possibile andare a Sanremo con una canzone d'amore di coppia senza apparire stucchevoli? Evidentemente si, perchè "me ne fotto degli altri, e te lo dico ugualmente". Gli altri che in realtà non sono tantissimi, perchè l'esordio sanremese dei Coma Cose avviene nell'anno dell'Ariston senza pubblico, e Cali e Fausto si fanno forza guardandosi negli occhi mentre raccontano, banalmente, una storia d'amore felice, in forma dialogica, parlandosi l'un l'altro a distanza di una strofa. Siamo comunque fuori dai clichè sanremesi e con immagini come il tostapane che cade nella vasca piena di risentimento – con tanto di bzz bzzz – e un contemporaneissimo balcone italiano con un Basilico sul davanzale, come tanti ne abbiamo visti a cavallo tra 2020 e 2021.
Zombie al Carrefour (da Nostralgia, 2021)
"Quando si cresce, per poi trovarsi alle cinque tra gli zombie al Carrefour", e invece crescere non è semplice come sembra. Quella che sembra il seguito naturale di Mancarsi è una disincantata lettera notturna in cui si ammettono le debolezze della crescita, e ancora una volta l'ambientazione è drammaticamente urbana, come un supermercato aperto 24h utilizzato per distrarsi, per non pensare, "perchè fare la spesa a me fa stare bene".
La Resistenza (da Un meraviglioso modo di salvarsi, 2022)
"L'ennesima crisi dei tempi moderni". Che da HYPE AURA ad oggi siamo cresciuti, e la trilogia della riflessione sul tempo che passa arriva alla terza versione. Intanto Fausto e Cali sono diventati bravissimi cantanti puri, e quindi una canzoncina rock&roll con arrangiamento full band, coretti in terza. Così accattivante che il video viene girato con un pubblico che non ha mai ascoltato la canzone prima e comunque riesce a cantarla con la band. C'è da salvarsi, c'è da resistere: alle relazioni, alle cose che non vanno, perchè dopo "quelli del disagio e quelli dell'incoscienza, arrivano gli anni della resistenza".
L'addio (2023)
Il bello (e il brutto) di vivere una relazione sotto i riflettori è che è difficile mentire: ma i Coma_Cose hanno fatto All In. Tutto l'album Un meraviglioso modo di salvarsi racconta la loro crisi ed esce a fine 2022. È, però, a inizio 2023 che a Sanremo trova il capitolo più importante. Una narrazione attenta e senza pudore del dolore di un amore scomodo, ormai, proprio su quel palco in cui "il nostro fuoco lo hanno visto tutti", viene messa in scena non più la vicinanza, il balletto core a core, ma la distanza e il rancore, con una messa in scena da manuale e una Francesca cresciutissima vocalmente. Vinceranno il premio Bardotti al miglior testo, e usciranno uniti e promessi sposi da questa crisi, perchè, "comunque andrà, l'Addio non è una possibilità".
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L'articolo Le 10 migliori canzoni dei Coma Cose di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2023-04-26 22:36:00
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