Le 10 migliori canzoni dello Zecchino d'Oro (per noi)

Il Piccolo Coro dell'Antoniano compie 60 anni: tanti auguri! Qui è dove, per celebrarlo, mettiamo per un attimo da parte moscerini e gatti in fila per 6, per concentrarci sui capolavori più nascosti dei bimbi italiani

Da bambini si sogna di cantarci, da adulti si ringrazia i propri genitori per non averci mai mandato a farlo. Lo Zecchino d'Oro è così, una via di mezzo tra Sanremo e Little Miss Sunshine, destinato a segnare la colonna sonora dell'infanzia dei più piccoli e, di conseguenza, dei loro genitori. Ad affiancare i bambini solisti nell'interpretazione dei brani c'è il Piccolo Coro dell'Antoniano, coro misto di bambini creato nel 1963 da Mariele Ventre. In occorrenza di questo sessantesimo compleanno abbiamo cercato canzoni particolarmente strane, per un motivo o per l'altro, sono state cantate dai bambini del coro (in alcuni casi chissà quanto consapevolmente).

Torero Camomillo

E vabbè, questa la conosciamo tutti. Il dibattito sull'orrore della corrida, pratica truculenta e allo stesso tempo riconosciuta come patrimonio culturale spagnolo(!), ha sempre trovato spazio in musica, da Caparezza ai Punkreas, fino a Morrissey e Renato Zero. Forse il Piccolo Coro dell'Antoniano non avrà una visione politica particolarmente consapevole, ma non ha dubbi su chi sia l'unico torero da ammirare nell'arena: quello che, invece di ammazzare l'animale, sceglie la via della non-violenza e dorme.

Il karate

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Vedere il Mago Zurlì, vestito con una sorta di calzamaglia da principe azzurro, accogliere Tsuyoshi Suda, il bambino giapponese ospite allo Zecchino D'Oro del 1971 per il brano Il karate e in visibile imbarazzo, è quello di una sauna nel disagio per poi buttarsi in una gelida neve cringe. Un minuto e mezzo che, se andasse in onda domani, internet chiederebbe a Mattarella di mandare le scuse al consolato, per quanto sia evidente la buona fede. Poi parte il brano, con applausi scroscianti ogni volta che il "giapponesino" (come tristemente lo chiama Zurlì) canta, che involontariamente amplificano l'imbarazzo a guardarlo oggi. Speriamo che Tsuyoshi non sia rimasto troppo traumatizzato e non si svegli la notte tutto sudato urlando "KARA KARA KARATE, GIOCA IL PRINCIPE ED IL RE".

Volevo un gatto nero

Altra canzone picchiata a forza nella memoria collettiva, però dal risvolto torbido arrivato 38 anni dopo. È il 2007 quando Vincenza Pastorelli, che nel '69 cantava Volevo un gatto nero, viene arrestata per sfruttamento alla prostituzione, venendo condannata a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Ah, se solo avesse ricevuto sto benedetto micio chissà come sarebbero andate le cose...

Io con chi sto

Il dramma del divorzio visto con gli occhi di una bambina, costretta al dubbio esistenziale: ma io vado con la mamma o con il papà? Era il 1973, un anno prima del referendum che abrogasse la legge del 1970 al riguardo, quindi sembra abbastanza lampante che questa canzone nasca per far passare un messaggio politico vicino alla Chiesa. Detto questo, il brano colpisce per la sua potenza emotiva, tanto che è impossibile non empatizzare con la piccola protagonista. Per fortuna alle urne quelli della DC non riuscirono nel colpo gobbo.

Nonni nonni

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È il 2002 quando Lucio Dalla compare come autore di musica e testi per un brano in gara allo Zecchino d'Oro. Nonni nonni, questo il titolo, affronta il tema sempre attuale della tendenza cronica dei nonni nel mettere all'ingrasso i loro nipotini, che non possono sfuggire di fronte alle golosezze che si trovano davanti. Al di là del bodyshaming manco troppo nascosto che pervade il brano, appoggiamo la campagna: nonni, vi vogliamo bene, ma abbiate pietà del nostro stomaco.

Annibale

Ancora più assurdo, però, fu l'incursione dei Righeira nello Zecchino d'Oro del 1987, dove il progetto originale voleva che tutte le canzoni in gara fossero scritte da cantautori noti. Oltre i brani di Pupo, Toto Cutugno e Riccardo Fogli, a colpire per la sua stramberia è quella dei "fratelli" Johnson e Michael: Annibale racconta la disfatta del condottiero cartaginese in un mondo tra il contemporaneo e il sci-fi, in cui si intravede lo spettro del disastro di Chernobyl (avvenuto l'anno precedente) condensato nel verso "Un po' più in là, dove c'è radioattività".

Il più grande motore

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Un'infilata di voci acutissime di bambini può essere troppo impegnativa per chi non è abituato ad avere marmocchi intorno. La soluzione? Tirare in ballo il Barry White dalla mano pesante, il principe della sberla, Sua Fagiolezza in persona: Bud Spencer. Il più grande motore vede proprio la sua partecipazione, con il suo vocione baritonale a sprofondare sempre più giù mentre il coro dell'Antoniano – che evidentemente è a un passo da quello dei pompieri – sfiora frequenze vertiginose. 

La scatola dei tesori

La caja de los tesoros, questo il suo titolo originale, viene cantata dalla seienne Paula Ribò Gonzales, spagnola. Magari non vi dirà niente, come anche il suo attuale alter ego Rigoberta Bandini, ma sappiate che lei ora è una popstar in patria parecchio conosciuta. Tra le altre cose, nel 2022 si è piazzata al secondo posto alla selezione dell'Eurovision con il brano Ay Mamà, il cui videoclip è già un discreto trip, con tanto di armature futuristiche che proiettano laser dai capezzoli (booooooooooh).

Per un bicchier di vino

Alla faccia del bere responsabilmente: per la festa di compleanno della nonna, un bambino particolarmente sgamato ne approfitta per prendersi la prima (almeno speriamo) ciucca colossale della sua vita. Un'apologia dell'alcolismo minorile come mai si era sentita. Chissà come la prenderanno quei genitori che non fanno ascoltare la trap ai figli...

Lo stelliere

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Chiudiamo con la canzone vincitrice dello Zecchino d'Oro del 2002, Lo stelliere. Firma: Edoardo Bennato. E in effetti è un brano molto bennatiano, dal piglio leggermente rock 'n' roll, per quanto declinato in una dimensione infantile. Comunque una canzone che non sfigurerebbe in Sono solo canzonette, per cui non sentitevi in imbarazzo se vi trovate anche voi a canticchiarla.

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L'articolo Le 10 migliori canzoni dello Zecchino d'Oro (per noi) di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-03-01 12:23:00

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