Dopo mesi di chiusura – tra le più lunghe di tutte, non esistesse la SCUOLA – finalmente anche i cinema iniziano a riaprire. Non sarà proprio la stessa cosa di prima, visto che si applicano le norme sul distanziamento sociale anche in sala. Oltre allo spazio di almeno un metro tra gli spettatori, sarà necessario tenere addosso la mascherina e non si potranno mangiare i popcorn durante la proiezione. O forse per certi versi anche meglio così: sale un po' più vuote per apprezzare appieno il film, senza troppi brusii di sottofondo.
Per celebrare questo atteso ritorno, abbiamo interpellato uno dei gruppi italiani che più ha dato negli anni recenti alla settima arte, tra sonorizzazioni di film muti e colonne sonore originali: i Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, formazione torinese post-rock reduce dalla pubblicazione del suo ultimo disco, Super8, con 42 Records.
Super8 nasce dalla colonna sonora di Per tutta la vita del 2014 di Susanna Nicchiarelli, con cui il gruppo collabora già diversi anni – vale la pena di ricordare Cosmonauta e Nico, 1988, sugli ultimi, tormentati anni della modella e cantante tedesca, vincitore della sezione Orizzonti alla 74° Mostra del Cinema di Venezia e candidato a 8 David di Donatello – e che in questo progetto ha voluto esaminare come il matrimonio in Italia si sia evoluto dopo l'istituzione del divorzio del 1974. Abbiamo chiesto al trio attualmente composto da Christian Alati, Max Viale e Gianluca Della Torca di scegliere le loro dieci colonne sonore del cuore.
Mediterraneo, 1991
Musiche di Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani, regia di Gabriele Salvatores
La musica racconta le immagini in maniera perfetta, semplice ed evocativa, co-protagonista, mai fuori luogo. Splendida comunione d’intenti regista-compositore.
LaCapaGira, 1999
Musiche di Ivan Iusco, regia di Alessandro Piva
Colonna sonora dalle dinamiche impeccabili per un film strepitoso. Non era facile.
Per un pugno di dollari, 1964
Musiche di Ennio Morricone, regia di Sergio Leone
Qua si vince facile: abbiamo citato uno dei must, ma il connubio tra il maestro Morricone e Sergio Leone per la geniale diegetica con i suoni d'ambiente vale per tutti. Musica, suono e scrittura cinematografica sono elementi imprescindibili di opere d'arte, dalla catena audio oliata alla perfezione.
Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970
Musiche di Ennio Morricone, regia di Elio Petri
Seconda citazione per il Maestro. Imprescindibile. Qualsiasi commento sarebbe superfluo.
Il Casanova di Federico Fellini, 1976
Musiche di Nino Rota, regia di Federico Fellini
La complessità è scegliere una delle opere di Rota per il cinema. Di questo Casanova riascoltate il tema principale e in un sol colpo vi appariranno tutte le fantastiche suggestioni visive felliniane.
Profondo Rosso, 1975
Musiche di Goblin, regia di Dario Argento
Per noi rappresenta un valore aggiunto in quanto si tratta di un gruppo musicale, dunque un approccio differente rispetto a un singolo compositore. A Torino, qualche anno fa, abbiamo assistito in piazza CLN – luogo chiave di alcune scene must del film – alla sonorizzazione in diretta dei Goblin con Dario Argento tra il pubblico, affacciato alla finestra dell'appartamento in cui si consuma uno degli efferati omicidi. Pelle d'oca.
Dead Man, 1995
Musiche di Neil Young, regia di Jim Jarmusch
Neil Young decide di risolverla improvvisando musica sulle immagini, con il supporto dei suoni d'ambiente e della voce del protagonista Johnny Depp che legge versi di William Blake. Per i geni plusdotati è così semplice generare capolavori. Buona la prima.
Ascensore per il patibolo, 1958
Musiche di Miles Davis, regia di Louis Malle
L'improvvisazione è componente insita nel jazz. Miles Davis crea una perla rara in una sola notte di sessioni.
Le avventure di Pinocchio (serie televisiva), 1972
Musiche di Fiorenzo Carpi, regia di Luigi Comencini
Noi gatti dobbiamo molto a questo straordinario compositore, più noto per le scritture di musica di scena, meriterebbe di essere studiato come si fa per i grandi classici. Chi come noi era bambino all'epoca ha ancora nelle orecchie quei trattati sonori di psicologia emotiva infantile: melodie, armonie e contrappunti che aiutano a crescere e restano indelebili.
I segreti di Twin Peaks (serie televisiva), 1990-1991, 2017
Musiche di Angelo Badalamenti, regia di David Lynch
Un altro caso di feeling straordinario tra compositore e regista (non solo in questa serie) che fu all'epoca sconvolgente per scenari visivi e sonori. Con Lynch, riguardo alle sue doti non solo registiche, ma anche musicali la digressione onirica potrebbe essere infinita.
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L'articolo Le 10 colonne sonore perfette secondo i Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2020-06-16 15:06:00
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