La musica italiana e la chitarra non sono sempre andate d'accordo, allo strumento re del rock spesso si è preferito arrangiamenti diversi, oppure si è relegato a quei 15 secondi di assolo ormai fuori moda. La chitarra però è sempre risorta e ogni volta che il trend del momento la vedeva messa da parte, ha trovato sempre il modo di percorrere nuove strade. Bene, siamo di fronte alla cosa più difficile in natura: la classifica dei migliori chitarristi italiani.
Qui sotto trovate di tutto, dagli sperimentatori ai riccardoni (quelli super tecnici) ai mostri sacri, dal jazz al metal. Ovviamente, come per la classifica dei 20 migliori batteristi, anche questa non ha alcuna valenza oggettiva, come nessuna classifica dovrebbe avere, perché la musica non è una gara. Serve piuttosto per far conoscere un po' di bravi musicisti a chi potrebbe non averli mai ascoltati, per ampliare i propri orizzonti sonori.
Questa nostra classifica è dedicata alla memoria di Ivan Graziani, che meriterebbe di stare ai primi posti e che abbiamo deciso di rendere nume tutelare dei chitarristi, ai quali ha dedicato anche una delle canzoni più belle del suo repertorio, tutto da riscoprire. Come al solito siamo prontissimi a ricevere critiche e suggerimenti, non siate timidi, dite la vostra!
20) Tolo Marton
Chitarrista (per un brevissimo periodo) de Le Orme e solista di bravura eccezionale, ha iniziato a suonare alla fine degli anni '60 con un sacco di formazioni più o meno rock e nel 1998 ottiene la vittoria al Jimi Hendrix Electric Guitar Festival di Seattle, negli Stati Uniti. La manifestazione era organizzata dalla famiglia di Jimi Hendrix in collaborazione con la Fender, l'Aiwa e la rivista Guitar Player Magazine. Impossibile lasciarlo fuori dalla classifica.
19) Gionata Mirai
Uno dei migliori chitarristi degli ultimi anni, capace di suonare veloce, cattivo e distorto ne Il Teatro degli Orrori e nella sua band Super Elastic Bubble Plastic, ma anche di comporre per chitarra acustica e 12 corde, con un tocco e una delicatezza disarmante. Un musicista versatile e intenso, dal quale non sai mai quale potrà essere la prossima mossa.
18) Stefano Pilia
Uno dei più bravi della sua generazione, ha una formazione classica ma è un grande sperimentatore dello strumento, come abbiamo potuto ascoltare con ZU, Massimo Pupillo, In Zaire, ne Il sogno del Marinaio insieme a Mike Watts, nei Massimo Volume e, attualmente, negli Afterhours. In ogni formazione muta, cambia, si plasma liquidamente al suono dei suoi compagni, mantenendo la propria identità.
17) Maurizio Solieri
Nel suo cognome, tutto quello che la chitarra elettrica deve fare in uno stadio: gli assoli più iconici della discografia di Vasco Rossi li ha scritti e suonati lui, con quel tocco unico che l'ha fatto diventare un'icona del rock in Italia. Con la Steve Rogers Band vira su territori più hard rock, ma l'anima rimane sempre quella del provinciale ruspante che conquista il mondo. Anche se non siete amanti degli assoli di chitarra, i suoi li conoscete a memoria lo stesso.
16) Carmelo Pipitone
Da solo o coi Marta sui Tubi è l'emblema del chitarrista con una personalità sconfinata, che lo porta a suonare anche con Lucio Dalla, Franco Battiato ed Enrico Ruggeri. Suona anche in una super band formata anche da Colin Edwin (Porcupine Tree) al basso e Pat Mastelotto (King Crimson) alla batteria. Debordante, veloce, non ama le cose semplici.
15) Ricky Portera
Quando Lucio Dalla ha avuto bisogno di una band per suonare live e nei dischi, ha chiamato i migliori nel circuito. Alla chitarra c'era lui, poi diventato membro degli Stadio, in seguito lasciati per fare da solo e accompagnare Loredana Bertè e Eugenio Finardi. Una carriera piena di soddisfazioni, per uno che inventato il suono della chitarra nel pop rock degli anni '80.
14) Fausto Mesolella
Scelta di cuore: quando suona Fausto Mesolella io piango. Purtroppo scomparso nel 2017, il chitarrista della Piccola Orchestra Avion Travel, che ha accompagnato anche Nada, Rita Marcotulli, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, valente autore e interprete, ha un tocco talmente delicato che commuove. Perché la chitarra può essere anche accarezzata.
13) Jimmy Villotti
Maestro. Con la sua tecnica e la sua versatilità ha suonato con Paolo Conte, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Luca Carboni, e al contempo ha portato avanti la sua passione per il jazz e per la sperimentazione. Uno dei più grandi in assoluto, e quando si parla di tocco, il suo lo riconosci tra mille.
12) Marco Sfogli
La tecnica, quella che si porta dietro anni e anni di studio, che porta questo giovane e talentuosissimo chitarrista napoletano prima a suonare il progressive metal come i suoi idoli Petrucci, Lukather e Timmons, poi a diventare il chitarrista di James LaBrie, cantante dei Dream Theater e, nel 2015, a sostituire un mostro sacro come Mussida nella PFM.
11) Dodi Battaglia
A molti di voi i Pooh potrebbero far pensare solo agli acuti di Facchinetti nell'ultimo periodo della band, ma c'è stato un tempo in cui il gruppo suonava da paura e Dodi Battaglia è stato spesso insignito di premi come "miglior chitarrista italiano". È sua la chitarra iconica dei pezzi di Vasco come Una canzone per te o Toffee, ma ha collaborato anche con Al Di Meola e Tommy Emmanuel.
10) Luca Colombo
Il suo nome a molti di voi potrebbe non essere familiare, ma il suo volto l'avrete sicuramente riconosciuto: è il chitarrista dell'orchestra del Festival di Sanremo dal 2007 (e di altre trasmissioni tv). Ha suonato in tour con Eros Ramazzotti, Nek, Max Pezzali, Marco Mengoni, Ultimo, Mango, Anna Oxa, Antonella Ruggiero, Umberto Tozzi, Loredana Bertè, Malika Ayane... In pratica, una garanzia.
9) Cesareo
Davide Luca Civaschi ha suonato con un bel po' di artisti, ma è universalmente conosciuto come chitarrista di Elio e le Storie Tese, e questo basta e avanza per descrivere la duttilità e la tecnica con cui riesce ad eseguire ogni stile musicale, spesso anche nella stessa canzone. Suona cose impossibili come se fossero facili e ti fa pensare che possano essere semplici anche per te. Non lo sono mai.
8) Alessandro "Asso" Stefana
La chitarra "americana" come lui non la suona nessuno in Italia. I suoi suoni di frontiera si possono ascoltare nei Guano Padano, ma anche negli album di PJ Harvey, Mike Patton, Marc Ribot (il migliore di tutti), Calexico, The Leading Guy, Giovanni Truppi e Vinicio Capossela. Stile e carattere che varca i confini nazionali e che riconosci dalla prima nota.
7) Adriano Viterbini
E che gli dici a Viterbini? Della scena in dipendente degli ultimi 10 anni è il king della chitarra: Bud Spencer Blues Explosion, Black Friday, TARM, I Hate My Village, va in tour con Bombino, suona con Nic Cester e con Alessandro Cortini dei NIN. Tecnica e furia al servizio dell'alt rock ma non solo: world music e afrobeat sono decisamente nelle sue corde.
6) Pino Daniele
Un musicista unico. Negli anni '80, prima ancora che diventasse super famoso a livello pop, aveva già suonato con Wayne Shorter, Gato Barbieri, Richie Havens, Chick Corea, Steve Gadd, Nana Vasconcelos. Il suo stile è arab rock e mediterraneo, che coniuga la napoletanità con la world music, il blues e il jazz. Ha collaborato con Pat Metheny, Eric Clapton e Joe Bonamassa, praticamente tutti i più grandi del mondo.
5) Egle Sommacal
Esiste un chitarrista italiano più influente nel circuito indipendente e meno rockstar di Egle Sommacal? Il suo apporto al post rock, alla musica sperimentale, all'art rock nei Massimo Volume e nei suoi lavori solisti è impareggiabile, fondamentale, fenomenale. È il perfetto contrario del chitarrista tutto assoli, un totem per la musica alternativa italiana.
4) Franco Cerri
Quando è scomparso nel 2021, tutta la redazione era molto triste. Franco Cerri è il gentiluomo per eccellenza, colui che ha suonato durante la Seconda Guerra Mondiale per i lavoratori e che in seguito è diventato una leggenda del jazz, collaborando con Wes Montgomery, Chet Baker, Gerry Mulligan, Lee Konitz, Dizzy Gillespie. Chapeau per sempre.
3) Andrea Braido
Vasco Rossi lo chiamava "La bestia". La sua tecnica è ai massimi livelli, ma è indomabile proprio come lui, un animale da palcoscenico. Oltre a Vasco ha suonato con Patty Pravo, Baccini, Mina, Zucchero, Celentano, Branduardi, Jannacci, Pausini e Ramazzotti. Basta vedere tutti questi nomi per capire quanto il suo stile sia versatile e la sua chitarra si incastri bene con tutti gli stili. Un assolo di Braido lo riconosci su mille.
2) Franco Mussida
Franco Mussida nella classifica dei migliori chitarristi italiani è stabile, inamovibile. Virtuoso, ha registrato coi più grandi, da Battisti a De André con cui ha anche suonato dal vivo insieme alla sua PFM in un tour da cui sono stati tratti due dischi che sono pura mitologia. È uno degli inventori del prog all'italiana, che ha esportato in tutto il mondo. Ha le mani magiche, c'è solo da imparare da lui.
1) Alberto Radius
Dietro tutti i dischi italiani più belli c'è Radius. Era il chitarrista di Lucio Battisti e di Franco Battiato, ha suonato nella Formula 3 e poi scritto o arrangiato per Mina, Patty Pravo, Faust'o, Alberto Camerini, Alice, Giuni Russo... è nei credits di più di 400 dischi, ha perfezionato la chitarra rock in Italia e l'ha trasportata da Anima latina a La voce del padrone. Se esiste la musica bella in Italia è anche merito suo, del suo talento e della sua visione artistica.
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L'articolo I 20 migliori chitarristi italiani di sempre di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-04-06 11:41:00
COMMENTI (29)
Neppure una donna 😥😥😥😥
Io ho ripreso a suonare chitarra elettrica dopo molti anni, ispirata dalla mitica Nita Strauss.
L' Italia comunque è ancora indietro.. c'è molto maschilismo
Probabilmente una classifica - al di fuori di un ambito agonistico - è motivo di divisone e discussione. Sempre. E se parliamo di “chitarristi italiani”, per nostra fortuna: ricchezza e patrimonio sono tali che nessuna lista ne potrà mai rappresentare in modo esaustivo il perimetro, i reali valori.
Ben vengano queste discussioni, perché dicono che - anche se nella lista non compaiono i nomi di Mancuso e Gottardo (?!) - il nostro Paese, sebbene non abbia un GIT o una Berklee: ha il DNA del talento, della sperimentazione, della passione e della ricerca estetica, senza compromessi, né calcoli. La “tecnica” é semplicemente un risultato finale, la sintassi per tentare di riprodurre la grandezza e l’estensione di una tradizione - la nostra - ineguagliabile.
Salve a tutt*, al di là delle classifiche, sempre opinabili per tanti motivi (stili diversi, generi diversi, periodi diversi e gusti diversi), trovo interessante questa rassegna di chitarristi italiani che, seppure tralasciando tanti nomi eccellenti, come sottolineato da molti commenti che mi hanno preceduto, ha il merito di sottolineare il fatto che abbiamo una grande scuola che non ha nulla da invidiare ai performers d'Oltremanica e d'Oltreoceano.
ma ragazzi...scherzate o fate sul serio? Radius, con tutto il dovuto rispetto, non sarà mai davanti a Francone Mussida, così come Braido davanti a Cerri...per favore non bestemmiamo..
Matteo Mancuso...................
federico poggipolini,ghigo renzulli
Matteo Mancuso, bravissimi tutti gli altri, ma lui una spanna sopra.
L'assenza di un grande come Rodolfo Maltese mi lascia quantomeno perplesso 🤔
Corrado rustici.
Menzione d'onore per Francesco Buzzurro, Matteo Mancuso, Federico Poggipollini e Corrado rustici.