L'estate sahariana del 2022 dà adito a dissing piuttosto divertenti. L'ultimo in ordine di tempo è quello di Rhove che ha interrotto un suo concerto perché la gente non ballava e non si divertiva (ne abbiamo parlato qui), una scena di neo surrealismo diventata virale a cui hanno risposto i Pinguini Tattici Nucleari e Mahmood - riassunto veloce: ditegli che se non si divertono è colpa sua - e anche Salmo.
Quest'ultimo ha dato dei consigli a Rhove, ritenendo che abbia talento ma che debba anche farsi le ossa: "Imparate a cantare dal vivo. Questa cosa vi ripagherà per sempre. Evitate di portarvi i vostri amici deficienti che lanciano l’acqua sul palco, non fate il calisthenics e se possibile levate la voce dalle basi, almeno dalle strofe. Le persone vengono e pagano il biglietto per sentirvi cantare dal vivo, quindi imparate a cantare dal vivo. Non è importante diventare un idolo di TikTok, né tantomeno fare le hit su Spotify. La verità è là fuori, la verità è sul palco, perché il live è l’esame della vostra musica: è come un esame di Stato e voi non potete andare a un esame di Stato con i fogliettini scritti e con l’aiuto da casa".
Mic drop per Salmo, al quale anche Rhove mostra riconoscenza e al quale promette di stare preparando uno dei live più belli di tutti i tempi. In attesa di rimanerne sconvolti per tutta la vita, vi mostriamo una serie di rapper che spaccano i sassi dal vivo e lasciano il pubblico sudato e felice.
Salmo
Forse il più grande performer live? Di sicuro uno dei più potenti e cattivi, il primo rapper a fare lo stadio di San Siro da solo, riesce a far cantare 50 mila persone e a star dietro al suo flow mica è semplice. Col dj o con la band Le Carie, pezzi tiratissimi, momenti a cappella, attitudine punk rock in crossover con l'hip hop e uno spettacolo, quello del Flop Tour, che manda tutti a casa.
Speranza
Ha ancora addosso l'odore delle banlieu francesi che si mischiano a quello della periferia casertana, quando sale sul palco, che sia quello di un suo concerto o un feat. con qualche altro artista, la sua presenza e le sue barre crude in napoletano, francese e dialetto zingaro si fanno sentire. Una potenza fuori misura come la sua voce, riconoscibile tra mille.
Marracash
Il king del rap, fresco di Targa Tenco, sta girando l'Italia portando a decine e decine di migliaia di persone i suoi due ultimi album da record, Persona e Noi, loro, gli altri. Sold out ovunque, lui tiene il palco come la popstar che è e non molla mai. Ha visto i club da poche centinaia di persone, ora si gode il meritato successo, con le luci dei riflettori tutte su di sé.
Deriansky
La pandemia ha provato a segargli le gambe, ma lui non sembra tipo da fermarsi per così poco: Dario Donatelli, in arte Deriansky, sul palco spara barre a raffica su allucinate strumentali tra elettronica sperimentale, hardcore e dubstep, per vomitare – non a caso l’ultimo disco si chiama Qonati –il fastidio verso ciò che gli sta attorno. Fino a cancellare la paranoia con sadico sorriso.
Fabri Fibra
Un concerto di Fibra è un condensato di hit assurde, dalla recente Propaganda a Pamplona passando per Stavo pensando a te e Fenomeno. Old school, col dj a mettere le basi e lui che canta e rappa live, totalmente padrone del palco, senza doppie voci né outfit stravaganti, alla ricerca dell'essenziale e del calore del pubblico, che risponde senza fermarsi mai.
BigMama
Marianna Mammone, aka BigMama, la “Next Big Thing” della scena, dal vivo ha una carica incredibile. Presenza scenica incredibile, attitudine arrogante il giusto con qualche spicchio di commovente fragilità dentro, per una combo non banale che rende il suo show pazzesco. D’altronde, è lei stessa a dire che è Too Much, e potete star sicuri che è vero.
Ensi
Antidivo per eccellenza, Ensi sa fare il suo mestiere, che è quello di rappare. Freestyle come se piovessero, concatenazioni assurde di rime, un'attitudine da vecchia scuola che non permette primedonne né dissing da Instagram, nei suoi live improvvisa da vero mc qual è, empatizza col pubblico e il pubblico empatizza con lui, sempre.
Noyz Narcos
Il più hardcore dei rapper di casa nostra, quando sale sul palco duetta col pubblico che non lo molla un attimo, dalle canzoni del Truce Klan a quelle dell'ultimo album, Virus. La doppia N dopo due anni di pandemia è tornato live con un'energia che invidiano anche i ventenni e non fa sconti per nessuno. Chi l'ha visto al Rock in Roma sa di cosa stiamo parlando.
Ghali
Da Baggio all'eternità, questo potrebbe essere il titolo del film biografico su Ghali, che da quando è esploso nella seconda metà degli anni '10 a oggi è riuscito a condire il suo rap con la trap e con la musica del nord Africa, creando un mix che fa impazzire i fan. I suoi concerti sono veri happening pop e anno dopo anno il golden boy diventa sempre più bravo.
Massimo Pericolo
Basta vedere il casino che succede quando Alessandro Vanetti parte con 7 Miliardi: i suoi concerti si trasformano in una bolgia infernale in cui cantano e saltano anche i muri. Lui sa decisamente come tenere il palco e aizzare la folla, mentre continua a inanellare successi e sperimenta sempre di più con la sua musica. Anche live è uno dei migliori della sua generazione.
Cor Veleno
La old school che è tornata, infiammando i palchi estivi insieme ai Tre Allegri Ragazzi Morti coi quali hanno registrato un album intitolato Meme K Ultra e con cui hanno dato vita a un crossover davvero interessante, tra le barre e l'indie rock. Le loro date in solitaria sono sempre piene dei fan di una vita e dei ragazzi che si affacciano ora al rap, per capire come si fa.
Lina Simons
A MI AMI ha spaccato tantissimo, tanto che ci sembra doveroso metterla in questa lista. Pasqualina De Simone, aka Lina Simons, sembra fatta per stare sul palco, con le sue rime super empowering tra italiano, inglese e dialetto napoletano e la sua simpatia travolgente. Un live carico, coinvolgente e divertente, che combatte stereotipi e discriminazioni con energia e ironia.
Caparezza
Nonostante abbia dichiarato più volte di doverla smettere coi concerti a causa dell'acufene, gli show di Caparezza sono sempre al top, tra teatro, rock, cultura hop hop, visual, ironia e serietà, esattamente com'è lui. Un miliardo di concetti alla velocità della luce, il pubblico lo ama, si diverte, salta fino a non poterne più e la band spacca il palco.
Lazza
L’ultimo disco, Sirio, lo ha lanciato in cima alle classifiche, ma Lazza è dal vivo che dà davvero il meglio di sé. Live adrenalinici, densissimi, capaci di durare anche due ore piene senza pause e in cui i banger più trascinanti si alternano a momenti più intimi e delicati, col pianoforte, per la gioia dei suoi fan. E con buona pace di Rocco Tanica.
Gué
Fin dai tempi del team up con Jack La Furia (altro performer top) nei Club Dogo, Guè Pequeno è un punto di riferimento per il rap italiano e negli ultimi anni i suoi tour sono sempre più strutturati, da vera star in stile USA. Col dj e con la band, sul palco gasa a mille il pubblico e se la gode.
Dj Gruff
La memoria storica, il passato, presente e futuro dell'hip hop, il dj mc che ha innovato di più, dai Sangue Misto con Neffa e deda agli esperimenti jazz, psichedelici, smooth, il suo flow è liquido, va dove vuole lui, manda il pubblico in trance e lo fa commuovere. Vederlo live è un'esperienza.
Nitro
Nitro ha iniziato con il freestyle che era ancora un adolescente nella sua Vicenza, arrivando ad appena 19 anni a partecipare a MTV Spit, piazzandosi secondo. Quando sei così precoce il palco è casa tua, non puoi far altro che andare a prendertelo come di diritto. Cosa che Nitro continua a fare, con esibizioni solidissime e una violenza nelle barre che si schianta contro il pubblico.
Studio Murena
È un ibrido come non ne abbiamo in Italia, quello dello Studio Murena. Da una parte gli arrangiamenti pazzi della band, una schiera di studenti usciti dall’Accademia, dall’altra le metriche di MC Carma. Il risultato è un audace esperimento tra jazz, rap e hip hop che dal vivo diventa ipnotico, da quanto è potente.
Rancore
A suo agio sul palco di Sanremo come su quello di un club, Rancore sa come portare il pubblico dalla sua con barre intelligenti, piene di rabbia e filosofia, tagliente e affilato come un bisturi. Non si pone limiti e pure con la band spacca tantissimo. Non ha bisogno di alcuna voce registrata, quando parte non lo ferma più nessuno.
Colle Der Fomento
La storia dell'hip hop capitolino e italiano è qui, con Danno, Masito e Dj Baro che riescono a macinare rime e scratch come se non ci fosse un domani, parole mai banali, tecnica da fare invidia e personalità da vendere, per chi fin dagli anni '90 ha portato in alto la bandiera del rap italiano. Vanno visti almeno una volta nella vita.
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L'articolo 20 rapper che spaccano dal vivo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-07-18 10:28:00
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