I tempi sono maturi perché l'imminente 25 aprile, a un anno dall'ottantesimo della Liberazione, sia un 25 aprile più urgente che mai. Purtroppo. Dopo aver pubblicato un disco molto bello come Un segno di vita e mentre prosegue un tour meritatamente trionfale (con anche qualche problema di voce, mannaggia a un aprile assurdo e inquiente da un punto di vista climatico), Vasco Brondi troverà il tempo di celebrare il suo 25/4 in un luogo fortemente simbolico. E invita tutti quanti a festeggiare con lui (ogni posto vale).
L'appuntamento è a Carpi, in Emilia Romagna, in Piazza Martiri, dove dalle 16.30 in poi si terrà Costellazione 25 aprile, evento coordinato artisticamente da Brondi e organizzato da IMARTS in collaborazione con il Comune di Carpi. Si esibiranno Nada e lo stesso Vasco, che all’interno del suo concerto ospiterà, oltre alla stessa Nada anche Dario Brunori, Francesca Michielin, Massimo Zamboni, Silvia Ballestra e Paolo Cognetti.
“Questa Costellazione 25 aprile che mi sono immaginato è luminosa e splendente dal 1945", spiega l'artista. "Quando il Comune di Carpi mi ha chiesto di immaginare qualcosa di speciale per questa giornata ho subito pensato a questo concerto corale e ho voluto coinvolgere altri musicisti, cantanti, scrittori, scrittrici. Questa celebrazione deve restare sempre viva, sempre collettiva. È una festa da vivere tutti assieme, la gioia della liberazione.
La felicità che è possibile solo se condivisa. Visti dall’alto saremo dei punti luminosi e unendoci, sopra e sotto al palco, creeremo una costellazione. Un bellissimo disegno. La musica e la letteratura possono essere documenti storici lirici, possono farci rivedere il passato e immaginare il futuro”.
Nell'augurare a tutti Buon 25 Aprile, vi doniamo la "playlist" resistenziale che Vasco Brondi ha pensato per noi.
CLAUDIO LOLLI - Incubo numero zero
È una canzone ambientata negli anni settanta, anni in cui comunque si continuava a sentire l’eco della Resistenza. Pasolini faceva notare che negli anni successivi al Fascismo erano al potere più fascisti che durante il regime, le questure per esempio ne erano piene. Durante il ventennio il regime non aveva ancora fatto in tempo a mettere tutti i suoi uomini nei luoghi di potere, cosa che invece è avvenuta alla fine del regime stesso. Quegli uomini non sono poi stati tutti rimossi, molti sono rimasti al loro posto di potere e hanno influenzato di conseguenza la società italiana.
CSI - Linea Gotica
Una tra le molte canzoni dedicate dai CSI a quel periodo. Interessante e ora inconcepibile che una band abbia come uno dei temi centrali della propria produzione questa Storia. La cosa interessante è che viene sempre trattata da loro in modo lirico, non didascalico e senza slogan. Difficile che in una manifestazione si senta Linea gotica.
FRANCESCO DE GREGORI - Il cuoco di Salò
Un capolavoro con la produzione artistica di Franco Battiato. Racconta gli ultimi giorni del regime dal punto di vista di un cuoco. Più che una canzone è un film, un documento storico lirico.
CCCP - Militanz
Una canzone dei CCCP che ci sta sempre. Non importa la canzone, la Resistenza era nel DNA di questo progetto come lo è letteralmente in quello della terra emiliana.
FRANCO BATTIATO - Tiepido aprile
Non parla direttamente della Resistenza ma parla di aprile, il mese della liberazione. Il miracolo della primavera e di quella primavera. Per non dimenticare che anche in una canzone oltre che parlare delle cose degli esseri umani e delle vicende storiche ci vuole sempre una scintilla di eternità.
MARLENE KUNTZ - Hanno crocefisso Giovanni
La canzone fa parte di Materiale Resistente 1945-1995, una raccolta di canti partigiani suonati da band del Consorzio Produttori Indipendenti, il collettivo creato dei CSI. Questo brano dei Marlene è ispirato a una poesia di Lea Ferranti che racconta la morte di un partigiano.
VINICIO CAPOSSELA - Suona Rosamunda
Ho scoperto molto dopo aver ascoltato questa canzone che era ispirata da un brano di Primo Levi che copio qui sotto.
“[...] ci mettono ancora una volta in fila, ci conducono in un vasto piazzale che occupa il centro del campo, e ci dispongono meticolosamente inquadrati. Poi non accade più nulla per un'altra ora: sembra che si aspetti qualcuno.
Una fanfara incomincia a suonare, accanto alla porta del campo: suona Rosamunda, la ben nota canzonetta sentimentale, e questo ci appare talmente strano che ci guardiamo l'un l'altro sogghignando; nasce in noi un'ombra di sollievo, forse tutte queste cerimonie non costituiscono che una colossale buffonata di gusto teutonico. Ma la fanfara, finita Rosamunda, continua a suonare altre marce, una dopo l'altra, ed ecco apparire i drappelli dei nostri compagni, che ritornano dal lavoro. Camminano in colonna per cinque: camminano con un'andatura strana, innaturale, dura, come fantocci rigidi fatti solo di ossa: ma camminano seguendo scrupolosamente il tempo della fanfara.”
IL TEATRO DEGLI ORRORI - Compagna Teresa
Una grande canzone da un grande disco. In una canzone italiana è ricomparsa all’improvviso una figura di donna come Compagna Teresa, ispirata alle molte staffette partigiane italiane. Scrivo sotto alcuni versi del testo
Teresa rincorrere i sogni ci ha sempre portato fortuna
quanto vorrei amarti
in solitudine
Teresa compagna Teresa
ogni giorno ci porti la vita
Teresa non distrarti e corri più forte
più forte che puoi
parlami Teresa e dimmi
dimmi che non è sangue
il sangue che vedo
che ti scorre fra i seni
stringimi le mani
noi cambieremo il mondo
lo faremo come volevi tu
quanto sei bella Teresa
lo sai
con te muore
ciascuno di noi
Teresa non piangere
GIORGIO GABER - Qualcuno era comunista
Un capolavoro di Gaber che riassume in pochi minuti un decennio e un cambiamento epocale. Dalle montagne dei partigiani a Milano 2.
USTMAMÒ - Siamo i ribelli della montagna
Anche questa canzone proviene da Materiale Resistente 1945-1995 e gli Ustmamò sono un gruppo prodotto da Ferretti e Zamboni e anche loro vengono dall’alto appennino reggiano in cui questo canto partigiano è ambientato.
TOM WAITS e MARC RIBOT - Bella ciao (Goodbye Beautiful)
Una stupenda versione di Tom Waits e Marc Ribot riempie di vita questa canzone che diventa un vecchio blues e un canto eterno che continua a risuonare nell’aria da più di ottant’anni.
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L'articolo 25 aprile: Vasco Brondi racconta le più belle canzoni per la Festa della Liberazione di Vasco Brondi è apparso su Rockit.it il 2024-04-23 10:42:00
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