Le 50 canzoni più belle del 2024

Le più belle canzoni italiane dell'anno che si sta per concludere: ecco a voi la classifica che proprio non assomiglia al vostro Wrapped

Benvenuti alla classifica delle migliori canzoni del 2024 di Rockit, la lista che non assomiglia ai vostri Wrapped e non dovete neppure inventarvi che avete un figlio segreto o che una corporate armena vi ha hackerato il profilo. Non ci sono Sessi e Sambe in questa Top 50 e nemmeno cassadrittari sanremesi (almeno crediamo, ormai Sanremo è fuori controllo e potrebbe aver preso il possesso della chart anche fuori dalla nostra volontà).

Se una classifica di dischiha un tasso di soggettività pari al 100%, per i singoli brani sale al 110%. Insomma, è un gioco. Ma che ci appassiona molto. Quindi non indugiamo oltre ed ecco le canzoni degli ultimi 12 mesi che più ci hanno appassionato.

50. Brucherò nei pascoli – Cracco

Si diceva che il neoliberismo avesse i giorni contati, e invece no, eccoci qua con la nostra “vita gratta e vinci”, espressione perfetta del nostro duo neo-nichilista preferito. Brucherò nei pascoli from Via Padova hanno ancora tante cartucce da sparare contro ogni tipo di sistema vigente, e con Cracco – prodotta magistralmente da Crookers – hanno spaccato a metà il nostro 2024, dando inizio a questa classifica.

49. Rosolo Roso – Pistola con la bocca

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Sotto una coltre di tipi umani – o meglio tipe umane – elencate in PISTOLA CON LA BOCCA, giace il cuore di chi ha bisogno di affetto, di sesso, di contatto umano, ma si sente sulla via dell'invecchiamento, si sente più "rattuso" di Mecna. Riff blueseggianti, un ordine musicale invidiabile, ed ecco che la nuova ricetta del lol-rap di Rosolo Roso è servita.

48. Dente, Colapesce – Zenzero

Il primo dei 4 doppioni di questa classifica (SPOILEEER!!!) è Colapesce, che presta penna e voce al brano dell’amico Dente. Zenzero è l’apoteosi di quel pop dolce e sofisticato che suona come una cristallizzazione perfetta dei quarant’anni, attraversati in modo autunnale, giocando coi colori dei suoni, con le tinte brune dei synth, delle percussioni elettroniche.

47. Giargo, Baia Zaiana – Piaggio

Una terrazza sul mare a Varigotti, qualche fritto dal gusto tipicamente ligure, baci e abbracci, tutto condito da una musica dall’andamento medio, tinte jazz che carezzano le orecchie e lasciano nel cuore l’idea del viaggio. Giargo e i Baia Zaiana dipingono tutte queste cose nei tre minuti abbondanti che compongono Piaggio, brano simbolo di una wave nu-jazz sempre più solida e consapevole.

46. Co'sang, Liberato – Sbagli e te ne vai

Due culti che si incontrano, sotto un porticato di Napoli, per fare quello che viene ormai naturale da anni: fare la storia. Cosang è culto di una generazione che forse ha finito i sogni, Liberato è il culto mascherato di una generazione che cresce consapevole che forse i sogni non servono nemmeno. Sbagli e te ne vai è l’essenza del fare musica, incontro e contaminazione, di due mondi vicinissimi, “non ci stanno santi e maronne”.

45. Simba la Rue – Mi piacciono le armi

Tralasciando per un momento le faide interne al mondo della drill, tralasciando il complesso discorso etico sulla recita della parte del gangster (spesso mai troppo recita) che farebbe felice uno Scorsese di provincia, parliamo di quanto sia importante la scrittura di Simba, 22 anni, una sicurezza che manco avesse un decennio di carriera, la personalità di stare sulla base di un mostro come Sickluke. La trap sa anche parlare forte, e noi non possiamo non sentire il suo grido.

44. Yaraki - La corsa

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“Male non fare, paura non avere”. È con questo mantra che bussa insistente alla testa che Yara Smedile, aka Yaraki, quest'anno ha macinato chilometri, tanto da convincerci a metterla dentro i nostri CBCR di quest'anno: La corsa di questo "menino da rua" nelle favelas ci ricorda le coordinate etiche con cui affrontare il mondo circostante, sorretto da un beat che pompa l’adrenalina nel sangue.

43. Bassolino – Città Futura

Il nome, quello di un sindaco che richiama la Napoli del passato, un titolo, molto chiaro, che apre prospettive alla Napoli del futuro, una musica, solidissima, che è una delle tante facce della Napoli del presente. Bassolino è figlio legittimo della lezione nu-jazz/funk dei Nu Genea, con una spinta vitale verso la library music che rende Città Futura un ritratto perfetto di una città, del suo movimento incessante.

42. Tripolare – Vitamina Life

Vitamina life è un modo di vivere, la reazione di pancia allo sguardo degli altri su di noi, con tutti i giudizi e i problemi che comportano. Tripolare si è rivelato nel 2024 un campione della canzone-pensiero, della traduzione analogica di tutto il caos mentale che un ragazzo del 2002 possa avere “in capa”. Gli bastano 140 secondi per impacchettare un gioiello di urban pop che punta ad essere cartina tornasole di una genZ sempre più persa in questo mondo infame.

41. Lucifero – 17Anni

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Se hai l’ardire di prendere in prestito per il tuo progetto uno dei nomi del diavolo (ma non esci dalla penna di Yugi), allora il tuo progetto non passerà inosservato. AL MI AMI ci hanno iniettato il veleno della loro musica, carica di elettronica e fatta di parole usate come martelletti nei timpani. 17Anni è la prova che Lucifero fa sul serio, ha iniziato la sua danza tribale e non ha intenzione alcuna di fermarsi qui.

(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo Le 50 canzoni più belle del 2024 di V. Comand, D. Falcini, G. Vollaro è apparso su Rockit.it il 2024-12-23 09:33:00

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