Dopo le incertezze dei primi mesi dell'anno, dettate ancora da 'sta pandemia infame, nell'ultime trimestre siamo stati quasi presi d'assalto dalle uscite discografiche. Progetti che già erano stati rimandati da mesi hanno finalmente visto la luce, rischiando però di rimanere imbottigliati in un mercato saturo e in cui è difficilissimo riuscire a orientarsi in questo momento.
Per cercare di dare un po' di ordine a tutto questo marasma abbiamo deciso di stilare un listone dei 50 migliori dischi usciti nella prima metà del 2021. Data la vastità della musica che c'era da pescare siamo riusciti a incanalare un po' di tutto: si va dal pop al jazz, dalle sperimentazioni elettroniche più audaci a nomi cardini del rap, senza farci mancare le soprese con qualche meno blasonato, ma altrettanto prezioso. Attenzione però: non si tratta di una classifica – con quella ci vediamo a fine anno –, ma di un semplice elenco in ordine alfabetico di dischi di ogni tipo, con l'unico elemento in comune di avere qualcosa di valido per cui vale la pena ascoltarli.
Alek Hidell – Ravot
L'assurda storia di un tragico incidente nella Sardegna degli anni '40, immaginata attraverso gli occhi di quello che sarebbe diventato il matto del paese: Alek Hidell, collaboratore di Iosonouncane, costruisce una narrazione a tratti commovente senza bisogno di parole, intrecciando ritmi paranoici, esplosioni di synth e melodie macabre.
Alessandro Cortini – Scuro chiaro
In synth abrasivi che si chiudono a spirale tra loro, Alessandro Cortini disegna un alienante gioco di ombre e luci che si rifrangono tra loro fino a sgretolarsi sopra rarefatti beat rallentati e ad accompagnarci su un desolato pianeta nell'iperspazio, dominato dall'inquietudine e dall'angoscia.
Arya – Peace of mind
Peace of Mind è una scheggia nu soul che riprende l’attitudine elegantissima di Erykah Badu, con un timido accenno alla cattiveria dell’hip hop da vecchia scuola di Lauryn Hill. Arya, con la sua voce pazzesca, ci guarda negli occhi e ci disarma senza lasciare scampo.
Bachi da pietra – Reset
Il ritorno dei Bachi da Pietra, questa volta in trio, è un macigno monolitico che non lascia scampo. Il suono granitico di Reset ci guida verso una crepuscolare liturgia meno feroce e più introspettiva, in cui brilla l'implacabile penna di Giovanni Succi.
Banda Maje – Ufo bar
Ufo Bar è un disco che fa leva sulla pura sensazione, sui tratti emotivi stravaganti evocati dalle storie raccontate a suon di irresistibile groove. Una celebrazione della library music degli anni '70, tesoro sterminato della musica italiana, declinata nella Salerno di oggi, in cui si nasconde anche un timido velo di malinconia.
Bluem – Notte
Come una nostrana Rosalìa – ma con la grazia di Joan Thiele –, Bluem intesse cori arzigogolati e ne fa scaturire l’ossatura della sua musica, colorando il buio con una voce caldissima, un fuoco espressivo che brucia a intervalli regolari. Una Notte intima di preghiere e confessioni, lunga una settimana, con le sole stelle ad accogliere il nostro dolore.
Caparezza – Exuvia
Se Prisoner 709 era un inferno di afflizione, il nuovo disco somiglia molto al purgatorio: Exuvia è un processo di espiazione in cui fare i conti con sé e con i propri fantasmi, un tortuoso percorso di espiazione da cui emergere ancora più splendenti, per diradare la cupa nube che ci avvolge.
Ceri – Insieme
Nella produzione sottrattiva del suo insieme, Ceri crea rarefatte atmosfere dance in cui si riescono a intravedere, fino a palesarsi del tutto, le melodie familiari di alcuni grandi classici del pop italiano. Con Coez, Colombre, Ginevra e See Maw come spalle, il producer trentino proietta il passato in un futuristico club lisergico.
cmqmartina – DISCO 2
Se cmqmartina è la sacerdotessa della cassa in 4 per la generazione Z, DISCO 2 conclude il passaggio di conversione dei suoi adepti al suo culto sfrenato: 8 tracce che predicano un amore libero e verso chiunque, su cui perdere completamente il controllo del proprio corpo in un ballo senza sosta.
Coma Cose – Nostralgia
Nostralgia è un disco di sei canzoni e un messaggio vocale, dove i giochi di parole sono molti di meno, Milano non è più il centro del mondo e il rap scompare quasi totalmente, per lasciare spazio alla fragilità, alla dolcezza e al loro cuore pulsante strappato dal petto.
(Continua nella pagina successiva)
---
L'articolo I 50 dischi del 2021 più belli fino a mo' di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-07-01 17:15:00
COMMENTI (2)
@vittocomand le pagine successive non si caricano. Ero interessato a completare la lettura.
Grazie
Ciao...non si riesce ad accedere alle pagine successive. SI ricarica sempre la prima pagina. MI interessa leggere l'articolo. Grazie