I 50 dischi del 2024 più belli fino a mo' (pagina 5)

Al giro di boa dell'anno, è il momento di fermarsi un attimo e fare ordine al listone di album usciti da gennaio ad adesso. Qua trovi quelli che ci sono piaciuti di più, appena in tempo per un maxi-recupero di ascolti sotto l'ombrellone

Sxrrxwland - Anima Macchina

 Anima Macchina è un disco nato sotto le migliori stelle, quelle del grande ritorno, tanto sperato da un gruppo di fan tanto di nicchia quanto accanito. Poi, dopo le previsioni, è arrivata la musica a confermare le aspettative, merito questo periodo di pausa (relativa), in cui i membri dei Sxrrxwland  hanno fatto di tutto per poi tornare a concentrare le proprie anime da vampiri nel progetto madre. Un po' meno dark, un po' più maturi, godetevi le nuove paranoie di Osore, Tremila e Vipra.

Tanz Akademie - Hullabaloo

Lo sguardo è quello torvo del post-punk più puzzolente, i fiati sono quelli della più entusiasta delle bande di paese, il nome proietta subito nella scuola di Suspiria di Dario Argento. Di questa musica ne facciamo poca, ma molto buona, e questo sestetto ne è la conferma. Hullabaloo è il biglietto da visita dei Tanz Akademie, piemontesi e horror, capaci di inscenare balletti a suon di pianoforti calanti, o irresistibili cavalcate epiche. Una delle sorprese più entusiasmenti dell'anno.

Tre Allegri Ragazzi Morti - Garage Pordenone

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"Riconosco un solo culto/ Il culto dell'amore". Crediamo a questi due versi solo perché escono dalla penna - e dalla bocca - di Sir Davide Toffolo. Il nostro culto invece è quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti, arrivati a trent'anni di carriera, eancora i migliori cantastorie del nostro panorama musicale. Garage Pordenone è una festa fatta di personaggi, di situazioni, di tutto ciò che ci ha sempre fatto sentire a casa. Rockettone, punkettone, ma anche disteso, come nella migliore tradizione dei ragazzi morti. In forma come non erano da tanto tempo.

Tripolare – Vitamina life

Figlio di un linguaggio ricco di metafore e di azzardi poetici, Tripolare osa ancora di più fino a regalarci Vitamina Life, un disco d'esordio preciso e dal suono analogico che diventa una spietata cassa di risonanza per la sua voce urgente e disperata. Se c'era bisogno di avere una misura del talento del ragazzo, eccola qua.

Tropea – Serole

I Tropea ne hanno combinate di ogni da quando sono in giro, quello che gli mancava era un disco. E quindi ecco Serole, paesino minuscolo della provincia piemontese che diventa un prezioso rifugio per combattere l'incertezza e il senso di inadeguatezza di una generazione, nonché il luogo in cui condensare l'antidoto a queste sensazioni con 10 canzoni di pancia.

Tueri Damasco - Analisi portafoglio danni

Il debutto di Tueri Damasco, cantautore della sempre più interessante scena valtellinese, tratteggia su un cantautorato intimo una mappa di scenari alternativi e delle infinite possibilità in cui rischiamo di cadere quando ci lasciamo prendere dall'overthinking, per ricollegarsi e mettersi in qualche in modo in pace con quello che abbiamo lasciato indietro. 

Vale LP - Guagliona

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"E io sono sempre la stessa" canta Vale LP in Fiore per te, primo brano del suo primo disco Guagliona. A non essere più la stessa è la sua musica, finalmente indirizzata stilisticamente, piena di coraggio e dallo storytelling deciso e crudo. La Voce di Valentina è diventata un tramite di storie e sensazioni davvero speciale, capace di surfare tra un simil-rappato e i grandi ritornelli, per un affresco urban colorato e pieno di spigoli da prendere in faccia senza paura.

Vasco Brondi - Un segno di vita

Il nuovo disco del paesaggista del cantautorato italiano nasce dalla lettura e dall'incontro con Paolo Cognetti, per il rispetto e la cura con cui tutti gli elementi sono trattati. Lampioni, valli, strade, rogge, fa tutto parte del segno di vita che Vasco Brondi va ricercando, con questo disco suonato alla grande da una squadra perfetta, scritto da penne d'eccezione. Grandeur pop e malinconie rock, in un viaggio da rincorrere senza paura.

Weekend Martyr – Gastrin

Sozzo, grezzo, scanzonato e irresistibile: il nuovo disco della band livornese dei Weekend Martyr è un mix di acidità e reazioni di pancia che si muove perfettamente a proprio agio nel sottobosco post punk, fino a lanciarcelo addosso per sporcarci il più possibile. Se non li avete mai ascoltati, è un buon momento per gettarsi nel fango insieme a loro.

Yosh Whale – A mezz'aria

La band campana cercava uno spazio dentro l'immaginazione per fuggire dall'imperturbabile panorama di provincia in cui si trova immersa. Ci è riuscita con A mezz'aria, disco di 12 tracce che ondeggiano tra lo fi, hip hop, elettronica, folk e cantautorato e che disegna scenari alternativi ricalcati sul paesaggio che vivono quotidianamente.

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L'articolo I 50 dischi del 2024 più belli fino a mo' di Gabriele Vollaro, Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-07-04 10:58:00

COMMENTI (1)

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  • MarioMiano 3 mesi fa Rispondi

    Il disco di Mahmood è non meno che stupendo: un vero disco pop con canzoni che abbracciano non solo vari stili ma che all'interno di una stessa canzone cambiano struttura continuamente con sortite vocali stratosferiche, armonizzazioni come pochi le sanno fare. Cocktail d'amore, nei letti degli altri, nel tuo mare, bakugo, neve sulle Jordan, ra ta ta e tuta gold sono tutte degli strikes e a memoria, non ricordo molti dischi pop così belli.