Crimi – Scuru Cauru
Col suo secondo album, la band francese che fa incontrare il dialetto siciliano con il raï algerino, il funk, il jazz e l'afrobeat osa ancora di più, sballottandoci col suo groove e le sue melodie arabeggianti da una parte all'altra del Mediterraneo.
Daniela Pes – Spira
Daniela Pes è creatrice di mondi e di linguaggi: con Spira ci porta nel pieno di una terra esoterica e misteriosa, dove lingue di terra millenarie si muovono seguendo orbite ancestrali, in cui larghe maglie ambient vengono colpite da beat elettronici oscuri e tribali.
Denoise – E poi in un momento diverso dagli altri
I Denoise trovano nella lentezza e nella delicatezza una medicina a questi tempi schizofrenici: è così che E poi in un momento diverso dagli altri tocca il cuore, dove chitarra, sax e piano intrecciano intime suite per raccontare le emozioni di una generazione.
Dente – Hotel Souvenir
L'ottavo disco in studio di Dente è ancora di più malinconia, solitudine e incomprensioni, sciolte dentro il sorriso ironico di chi riesce comunque a riderci sopra. Hotel Souvenir è l'ennesima testimonianza di una penna preziosa, dove la paura va a sbattere contro sogni a occhi aperti e brani di grande cantautorato.
Ele A – Globo
Ele A riesce a far sembrare tutto così semplice. In Globo, il suo primo disco, il flow scorre sinuoso attraverso produzioni dai richiami old school, il tutto mentre lei suona incredibilmente moderna e come una veterana della scena al tempo stesso.
Exhibit – Folli rei
Il noise punk cruento degli Exhibit esplode con spietata violenza, lasciandosi avvinghiare dalle spire della pazzia per esplorare gli angoli più reconditi dell'io. Folli rei è una dichiarazione di guerra urlata fino a tranciare la gola, con i brandelli della camicia di forza ancora addosso.
Federico Dragogna – Dove nascere
Dopo vent'anni coi Ministri, Federico Dragogna si ritaglia uno spazio personale per lanciarci un messaggio: Dove nascere è il suo primo disco da solista, dove 12 tracce ci mettono davanti a scorci diversi del nostro presente per insinuare pensieri e dubbi sempre pungenti.
Filospada – Gli ultimi 4 disastri
Lo scombinato diario di Filospada è la storia di un ragazzo alle prese con l’adolescenza, con la sua fine, con le scelte che ne conseguono, dove le piccole catastrofi quotidiane volano nell'aria con attitudine scanzonata, casinara e irriverente.
Giöbia – Acid Disorder
La band milanese che da anni vive immersa in apnea nella psichedelia torna con un disco che è puro sciame cosmico che corre verso l'infinito, dove le incomprimibili ombre heavy psych che ne caratterizzano il sound si trovano a essere investite da un inedito fascio solare.
Giovanni Ti Amo – Dongiovanni
Giovanni Ti Amo è il primo e l'ultimo dei romantici, un cantautore che concentra i suoi sentimenti in canzoni brevi come le sue folgoranti storie d'amore, bozzetti ondeggianti di un cuore che batte forte e cerca di darsi pace in mezzo alla calca.
(Continua nella pagina successiva)
---
L'articolo I 50 dischi più belli del 2023 fino a mo' di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-07-06 10:30:00
COMMENTI (4)
Mombao: bello il disco e loro davvero bravi dal vivo. Performance tra le migliori dell'anno (per me).
sii gentile... facile a dirsi, ma diventa difficile trattenersi ascoltando questi dischi, che dovrebbero essere i più belli di questa prima metà del 2023...
Meglio rimanere indietro che ascoltare certi obbrobri
mammamia quanta brutta musica (in questo decennio)