I 50 dischi più belli del 2023 fino a mo' (pagina 3)

Quest'anno corre veloce, la discografia ancora di più. Se non vuoi rimanere indietro, qui è dove puoi fermarti un attimo e ascoltare

Foto di gruppo parziale
Foto di gruppo parziale

Giovanni Truppi – Infinite possibilità per esseri finiti

Giovanni Truppi cammina dritto, mentre la sua mente si perde in un labirinto di pensieri. Infinite possibilità per esseri finiti traduce le complessità di cervello pieno di stimoli in un cantautorato libero di spaziare nell'elettronica, nell'ambient, nello spoken word e nell'hip hop dalle forme astratte, dove l'incertezza diventa poesia.

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Giuse the Lizia – Crush

Giuse ormai è pronto a prendersi tutto. Crush, il suo primo disco, è il suo salto nel campionato delle popstar, con 10 brani specchio di una generazione in crisi nel gestire le relazioni e con troppe incertezze per vivere serenamente il futuro, senza però per questo avere meno voglia di cantare.

Guè – Madreperla

Guè viene affiancato dal tocco magico di Bassi Maestro per una nuova, imprescindibile guida per i rapper che verranno: Madreperla è un intreccio di sample dal soul alla musica caraibica, dal jazz ai Tiromancino, con un flow sempre freschissimo al centro.

Guinevere – Running in Circles

Guinevere ci invita a tuffarci con lei nelle profondità di un mare cristallino, per mostrarci la meraviglia dei coralli sul fondale. Running in Circles è una ghirlanda che ci ipnotizza con il suo lento movimento, lasciando che pop acustico, musica da camera e ricerca tra il prog e il jazz si fondano naturalmente tra loro.

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Hollyspleef – Paradise Seeds

Hollyspleef traduce tutte le emozioni che lo travolgono nel mezzo di un trasloco in un disco dal suono liquido, tra stratificazioni r&b, jazz, house e ambient, per disegnare le mille strade del cambiamento, accogliendolo invece di farsi sopraffare dall'incertezza.

Iosonouncane/Paolo Angeli – Jalitah

La chitarra preparata di Paolo Angeli e i sintetizzatori di Iosonouncane si incontrano e danno vita a un flusso sonoro che si muove dall'entroterra sardo fino al profondo degli abissi, come titani solenni che vengono da un altro tempo.

Johnny Marsiglia – Gara 7

La vita vissuta come una finale playoff. Johnny Marsiglia usa la pallacanestro come metafora di una lotta con sé stesso, dei contrasti che si animano dentro di lui, portando tutto questo fuoco in rime e incastri che si snodano su 16 tracce densissime.

Ki Nameless Bi – Ki Nameless Bi

Sette mc, due producer, un collettivo che unisce Gambia, Senegal e Napoli. L'esordio dei Ki Nameless Bi traccia una linea che attraverso il mondo fatta di flow intrecciati, storie del mondo che si confrontano e, sopra ogni cosa, una voglia di far festa che cancella i confini.

Lauryyn – Intro

Lauryyn si manifesta per la prima volta tra i soffi di vapore elettronico e melodie neo soul di suadente malinconia. Intro è il suo disco di debutto, che scende a passi lenti negli abissi di una generazione senza mai perdere la sua innata grazia.

Lovegang126 – Cristi e diavoli

La crew romana celebra si muove tra vicoli deserti e strade affollate di una Roma sospesa nella stasi della tradizione, per celebrare la loro amicizia e osservare, tra sogni e illusioni, le varie angolazioni una città che cambia insieme a loro.

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(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo I 50 dischi più belli del 2023 fino a mo' di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-07-06 10:30:00

COMMENTI (4)

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  • NoemiBolis 16 mesi fa Rispondi

    Mombao: bello il disco e loro davvero bravi dal vivo. Performance tra le migliori dell'anno (per me).

  • LucaMoreschini 16 mesi fa Rispondi

    sii gentile... facile a dirsi, ma diventa difficile trattenersi ascoltando questi dischi, che dovrebbero essere i più belli di questa prima metà del 2023...

  • ChristianB. 16 mesi fa Rispondi

    Meglio rimanere indietro che ascoltare certi obbrobri

  • DiegoFedericoCassani 16 mesi fa Rispondi

    mammamia quanta brutta musica (in questo decennio)