Sacrobosco – IVXVI
Il nuovo disco del producer Sacrobosco è un primo capitolo di due opere gemelle, dove sample pescati perlopiù dal jazz vengono manipolati all'estremo fino a essere irriconoscibili, per una IDM stralunata e incandescente in cui la realtà crolla su sé stessa.
So Beast – Brilla
Nel flusso dei So Beast ci troviamo rap e trap, electro/dance e synth pop, suggestioni afro-caraibiche e techno-tribali, punk rock e ambient, dilatazioni psichedeliche e forme sonore libere, racchiuse in un mosaico post digitale vibrante che si nutre di tutto, noi compresi.
Stegosauro – Stegosauro
Il debutto della band vicentina incastra math rock, emocore e post hardcore in 6 brani brucianti come i vent'anni e con tutta la frustrazione che ribolle nella provincia, pronto a esplodere fortissimo tanto in faccia quanto nel cuore.
Studio Murena – Wadirum
Wadirum, come lo strabiliante deserto arabo. Da qui riparte lo Studio Murena per un disco ambizioso, ricco di ospiti dei più vari (da Paolo Fresu a Danno) e, soprattutto, di schemi sonori dai tratti epici. Una morsa strettissima di barre violente e arrangiamenti jazz ipercontaminati, da cui lasciarsi schiacciare senza ripensamenti.
Throw Down Bones – Three
Il ritorno dei Throw Down Bones è uno stritolante trip tra industrial, noise e dark ambient in cui le ombre diventano soffocanti: Three è un'elaborazione del lutto sotto forma di suono possente, per espellere il dolore e frantumarlo in una pressa di rumore.
Tony 2Milli – Così ghiacciato Tony
Tony lo dice fin da subito che la freschezza è cosa sua. Trap sensuale che flirta col surrealismo, come un Barry White ancora più piacione che ama ricordare quanto sia gangsta, e in cui l'esserci e il farci è solo una questione secondaria di prospettiva.
Venerus – Il segreto
E se Il segreto fosse riuscire sempre a trasformarsi sempre senza mai perdersi? La nuova metamorfosi di Venerus si schiude nell'intimità di un disco prezioso, registrato in presa diretta, che pulsa di una genuinità rara per cristallizzare un attimo sfuggente di magia.
Vipra – Musica dal morto
Vipra cerca di scardinare, o quanto meno di mettere sotto un riflettore, le dinamiche malate dello show business a cui siamo ormai completamente anestetizzati: Musica dal morto è il suo grido di denuncia che passa attraverso grandi musicisti scomparsi, per rimettere la musica al centro di un dibattito che non esiste più.
Vulva De Leyva – Cosa è?
Tra chitarre sghembe, ritmiche frenetiche e melodie spezzettate, i Vulva De Leyva trovano in Cosa è? risposte improbabili a domande assurde eppure fondamentali, per un rock che è tutto inciampi, rincorse e pause sigaretta.
Winter Dust – Unisono
Il primo disco in italiano dei padovani Winter Dust è un compatto insieme di spaccature e frustrazioni, dove i cattivi pensieri che contaminano il nostro cervello vengono investiti da brucianti esplosioni emo e post hardcore.
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L'articolo I 50 dischi più belli del 2023 fino a mo' di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-07-06 10:30:00
COMMENTI (4)
Mombao: bello il disco e loro davvero bravi dal vivo. Performance tra le migliori dell'anno (per me).
sii gentile... facile a dirsi, ma diventa difficile trattenersi ascoltando questi dischi, che dovrebbero essere i più belli di questa prima metà del 2023...
Meglio rimanere indietro che ascoltare certi obbrobri
mammamia quanta brutta musica (in questo decennio)