30. Psicologi - Millennium Bug
La sfacciataggine con cui gli Psicologi espongono il proprio manifesto è l’arma vincente di Millennium Bug: Kaneki e Drast lanciano un irriverente urlo generazionale fatto di amori (attuali, persi, fantasma, per cui vale la pena rinunciare a tutto), cene al McDonald, canne fumate sulle panchine, storie su IG e ansie. È bello esser nati da qualcosa di sbagliato.
29. Voina - Ipergigante
"Storie dal bar sotto casa per scappare dal bar sotto casa", l’avevano definito gli stessi Voina. Non avremmo saputo descrivere Ipergigante meglio: nove tracce in cui la tradizione della sfiga indipendente incontra la proiezione verso qualcosa di più dinamico. In cui la chitarra acustica, le basi della trap, il rap, l'emo, l'indie rock si mischiano organicamente e, in modo del tutto inaspettato, stanno bene insieme.
28. Clap! Clap! - Liquid Portraits
Liquid Portraits è un lavoro che punta tutto sulla sua capacità evocativa di scenari esotici attraverso intricati incroci ritmici, arpeggi orientali, beat sognanti e i field recording realizzati da Clap! Clap! in persona. Un viaggio introspettivo e suggestivo, dove la realtà diventa fluida e i panorami che ci troviamo davanti pulsano, respirano e prendono vita.
27. Rareș - Curriculum Vitae
Con una voce profonda e malinconica, piena di soul, Rareș si presenta al pubblico mostrando il suo Curriculum Vitae, in cui sono raccolti i suoi tormenti, le sue paranoie e i suoi amori. Arrangiamenti essenziali di chitarra, basso e batteria, dove l’intensità della voce di Rareș ruba la scena e ci conquista sin dal suo esordio.
26. Elasi - Campi Elasi
Elasi vuole una nuova "profezia della parola" ed è lei la sacerdotessa che intende darle inizio: i suoi Campi Elasi sono un luogo magico, dove il fuoco dell’impulso arde con rinnovata energia. Sei tracce di elettropop da manuale, su cui ballare fino alla nausea, sfogarci e riacchiappare un po’ di gioia perduta in questo anno sciagurato.
25. Nayt - Mood
Mood è il disco in cui Nayt tira fuori se stesso e il casino che ha nella testa. Un album bipolare, tra accelerazioni spinte e parti più riflessive, al cui centro rimane lui, Nayt. Un solo feat – con Mezzosangue in Lividi –, quando ormai ne siamo bombardati, per poter scavarsi il più possibile nel profondo e guardarsi dentro.
24. Dente - Dente
Ci era mancato e finalmente, dopo quattro anni di silenzio, Dente è tornato. Un album omonimo per ripartire, se non addirittura rinascere: la chitarra acustica rimane nella custodia, si stendono synth leggiadri, le canzoni non guardano più per forza agli anni ’60, c’è un respiro fresco di convincente pop contemporaneo. Il nuovo Dente ricomincia da sé stesso e, anche stavolta, non sbaglia.
23. Niah Steiner - Love, Fear & Regrets
20 anni, capello biondo e sguardo glaciale: basta un attimo per capire le origini scandinave di Niah Steiner, figlia di padre italiano e madre danese. Invece, ascoltando il suo ep di debutto Love, Fear & Regrets, ci si trova del tutto disorientati: tocco r’n’b alla Jorja Smith, ritmiche sinuose, produzione elettronica di livello – grazie allo zampino di Frame – e un talento cristallino. Anche a Copenaghen la voglia di ballare non manca.
22. See Maw - A luci spente
Squarci di luce (e tenebra) sulla vita di tutti i giorni, gettati da un animale notturno inquieto che si "illumina in pieno buio": A luci spente di See Maw è un viaggio nell’oscurità tra il clubbing e il cantautorato, fatto di beat febbricitanti e di fughe sognanti fino all’alba di un nuovo giorno. Nell’attesa che arrivi una nuova notte, per ricominciare davvero a vivere.
21. Brunori SAS - Cip!
Essere buoni è difficile, ma necessario. È questo il concetto di fondo di Cip!, quinto album in studio nella discografia di Brunori SAS. Ci sono Dalla, De Gregori, Rino Gaetano e quelli che ci sono sempre stati, su arrangiamenti spesso orchestrali e momenti più pop e solari. Brani sinceri, quasi spudorati, assieme a pezzi più pubblici e politici, a conferma di quell’alterità che Dario Brunori ha rispetto a un sacco di cose che succedono nella quotidianità.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 dischi italiani più belli dell'anno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-12-15 14:10:00
COMMENTI (14)
@gagia infatti credo che sia una questione differente, ben detta, racchiusa nella tua parentesi.
in questi giorni ho assai pensato a quali siano le logiche dietro un mondo a cui mi sono riaffacciato dopo anni (se hai voglia di curiosare l'album è anche qui su rockit), al significato di musica nuova, di suoni un po' vecchi o datati, e ancora una volta scopro tanto, cose nuove, e conferme. Sui giornalisti, direi che più che accontentare tutti, credo che in queste occasioni si giochino la carta di indovinare cosa è figo e avrà successo, anche se fa cacare, piuttosto che dire quel che è valido, "bello", e quel che non lo è.
Puntando su rosso e nero contemporaneamente, vinci sempre ;)
@gattidistratti penso anch'io che il tipo di musica che ascolto possa essere rivolto diciamo ad un pubblico più "adulto" (forse solo più attento ai contenuti musicali e testuali). Ma anche Francesco Bianconi, Samuele Bersani e Cristiano Godano (peraltro tutti e 3 dischi molto belli) non sono roba "per giovani", e perciò, a mio parere, la classifica è un tentativo di accontentare un po' tutti i palati (pur con la mancanza di alcuni lavori di altissimo livello).
Giagia ma tu pensi che Umberto o Marco possano interessare il giovane pubblico a cui è rivolta questa classifica? Coccoliamoceli nella nostra nicchia e restiamo felici!
Ciao. Il mio disco dell'anno è assente dalle vostre prime 50 posizioni: Paolo Benvegnù 'Dell'Odio Dell'Innocenza". Della mia Top Ten mancano anche Non Voglio Che Clara, Marco Parente, Moltheni e i Perturbazione e dai 50 segnalo almeno Umberto Palazzo, Diego Rivera, Diamine, Andrea Lazslo De Simone, Il Quadro di Troisi e Marco Giudici. De gustibus non disputandum est... grazie per il vostro lavoro comunque.
Non vedo i MasCara con 'Questo è un uomo, questo è un palazzo', che si mangia almeno la metà dei dischi in classifica
con quale coraggio avete lasciato fuori Merce Funebre o Bir Tawil !?
Ragazzi. Ma Rares 27° ???? Una delle cose più belle non dell'anno ma degli ultimi 10 anni.
Sinceramente a livello di album in Italia è stato l'anno peggiore da tanto. Bellissime canzoni sparse ma l'unico album davvero stupendo (e anche uno dei migliori di sempre secondo me) è toccaterra di Emma Nolde. La distanza con il resto è "siderale". A parte mi sono piaciuti solo Voodoo Kid e Tedua perché hanno delle personalità e una autorevolezza che ti permettono di ascoltare i loro dischi interamente e trovare tantissimi spunti interessanti. Troppi i nomi, anche quelli che vedo menzionati nei commenti che sono sopravvalutati. E poi ognuno si fa la sua di classifica: in tutta onestà se "forever" di Bianconi è il meglio dell'anno forse siamo messi malissimo e non sono per nulla daccordo ma ringrazio Rockit per avermi fatto scoprire meraviglie su meraviglie. Chi ama la musica di qualunque genere come me, trova un FILTRO importante in questo sito e l'unico altro che conosco che mi fa scoprire musica bella e nuova è Resident Advisor. Sono diversissimi come stili di musica ma sono al servizio dell'ascoltatore e non smetterò mai di incensarli. Grazie 1000!
Manca Lucio Leoni!!!!
@maxavo per il ROCK (anzi per il RUOCKK) Ti segnalo i COMMANDO con PROVINCH ROCK ciaoo!!
commandoitalia.bandcamp.com…