#40: Massimo Pericolo - Scialla Semper (2019)
Massimo Pericolo arriva dal nulla ed entra di prepotenza tra i dischi del decennio. In un panorama dominato dalla trap, si prende tutta la scena con un linguaggio talmente crudo da fare paura. Nessuno spazio per chi fa finta, qui.
#39: Sick Tamburo - Un giorno nuovo (2017)
Se hai fatto il bordello più grosso dei 90s coi Prozac+, come ti viene la voglia e la fame di ricominciare tutto da capo, ancora più ispirato? Non lo sappiamo, ma potete chiederlo a GianMaria Accusani, di sicuro vi può insegnare come fare.
#38: Marracash - Persona (2019)
Anno 2019, Marra ha 40 anni e torna per riprendersi tutto quello che è suo. Non è la sceneggiatura di Gomorra, qui si parla del rap e di come dovrebbe essere quando un rapper diventa adulto e non può continuare a parlare solo di soldi e gnocca. Diamante d'artista.
#37 M+A - These Days (2013)
L'elettronica pettinata, la dance pop, il lounge da aperitivo infinito per un disco da fighetti. Non ve la prendete, ogni tanto ci sentiamo un po' tutti così. E allora tanto vale aspirare al top del genere, cioè questo.
#36: Massimo Volume - Cattive abitudini (2010)
Nel 2010, sembrava che i Massimo Volume fossero una roba morta e sepolta. Che gradita sorpresa quando sono tornati a farci stare male proprio come un tempo, mentre la loro musica si faceva ancora più abrasiva. Dei testi non occorre neanche parlarne: il livello è quello dei Massimo Volume, non paragonabile.
#35: Il Pan del Diavolo - Sono all'osso (2010)
Una botta in testa di quelle che ti ricordi per anni, questo album del Pan del Diavolo, duo folk siciliano che spinge sull'acceleratore come se volesse entrare in orbita. Quanto ci hanno fatto sudare e divertire queste canzoni dal vivo: non ce n'è.
#34: Maria Antonietta - Maria Antonietta (2012)
Maria Antonietta, quando è uscita discograficamente per la prima volta, è diventata l'icona di quello che avrebbe potuto essere il cantautorato femminile negli anni '10, con un po' più di coraggio e meno patriarcato nel business. Se oggi un po' di cose sono cambiate, dobbiamo ringraziare anche lei.
#33: Colapesce - Un meraviglioso declino (2012)
Colapesce ha fatto tanta strada e ha provato praticamente tutti i generi disponibili, con successo. Si fa così quando si ha un'identità forte e a lui non manca. Che meravigliosa delicatezza, però, il suo album d'esordio, che commuove ancora dopo quasi 10 anni.
#32: Thony - Birds (2012)
Ascolti Thony e dici "che bellezza". Un album che vive di contrasti infiniti, leggerissimo e insieme pesante. Come già detto per Birthh, fosse nata altrove sarebbe diventata una dea. Un disco in cui perdersi letteralmente.
#31: Aucan - Black Rainbow (2011)
Prima che Netflix facesse tutte quelle serie sulla fine del mondo, la colonna sonora ideale di tutto ciò che era distopia era rappresentata da questo album. Imperfetto, vero, ma quando partono le canzoni giuste le senti talmente dentro da farti esplodere la testa. Più che ballare, si sfondano i muri.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 dischi italiani più belli del decennio di Redazione è apparso su Rockit.it il 2019-12-23 10:21:00
COMMENTI (6)
Bella lista grazie
Bella lista grazie
Scusate ma Per Tutti di Sinigallia??? era da top ten. Fanstasma dei Baustelle pure da top 5! Colapesce alla 33??? ma scherziamo?
Manca un disco, uno qualunque, di Riccardo Sinigallia. Complimenti. Esequie vivissime
Non mettere fantasma deo baustelle e' da chiusura di sto sito che e' sempre piu tv sorrisi e canzoni che rockit
Endkadenz, i dunk, sacrosanto... Meritavano una posizione in classifica a mani basse al posro di tanta robaccia pop o trap che avete buttato dntro.