I 50 dischi più belli del 2023 (pagina 3)

E anche il 2023 se lo semo levati... Ma non possiamo congedarlo senza la consueta classificona dei migliori album usciti in questi 12 mesi. Come sempre, ce n'è per tutti i gusti

Grafiche di Stefano "Fiz" Bottura e Luca Dal Ben
Grafiche di Stefano "Fiz" Bottura e Luca Dal Ben

30. Dente - Hotel Souvenir

Dente è sempre lui. E nessuno vorrebbe cambiasse di una virgola, se il risultato sono dischi come questo. Il suo ottavo in studio è ancora più ricco di malinconia, solitudine e incomprensioni. Come sempre però, vengono sciolte dentro il sorriso ironico di chi riesce comunque a riderci sopra. Perché pochi sono capaci di scrivere testi delicati e intimi come lui, e Hotel Souvenir mette in mostra meravigliosamente tutte queste abilità. Ancora una volta Dente guarda in faccia le sue e le nostre paure e gli dà una forma. Grazie come sempre Giuseppe.

29. Salmo & Noyz Narcos - CVLT

Sono due numeri uno assoluti del rap, tra i pochi a mantenere una propria credibilità assoluta in questo "game". CVLT è un disco per chi ama il rap, nella sua versione più hardcore e meno disposta a compromessi. Le rime si chiudono tutte, le punchline e i giochi di parole sbucano come granchi blu, gli incastri sono clamorosi. Hanno fatto la cosa che sanno fare meglio, e in cui sono i migliori. E anche se CVLT non va "oltre il rap", be' sticazzi. Se la realtà somiglia a horror, meglio farlo girare ai maestri del genere. 

28. So Beast - Brilla

Il nuovo album dei So Beast è un flusso incandescente di sudore ed elettronica che abbatte generi e confini. Nel flusso dei So Beast troviamo rap e trap, electro/dance e synth pop, suggestioni afro-caraibiche e techno-tribali, punk rock e ambient, dilatazioni psichedeliche e forme sonore libere. Insomma tutto, bello coerente, ben suonato e ancora meglio prodotto, a dare vita a un mosaico post digitale vibrante e autenticamente underground che si nutre di tutto. Katarina e Michele c'entrano ben poco con quasi tutto il resto della musica italiana. E, fateci essere larochelliani per una volta, per fortuna. 

27. Lauryyn - Intro

È uno dei nostri CBCR 2023, e la sua musica ha un fascino micidiale. Cantautrice pugliese classe 2000, fa il suo esordio con questo ep, ma già è chiaro che una stellina brilla forte. E sì che l'ep è tutt'altro che "facile". Il suo è un viaggio negli abissi più cupi che – secondo la cantante – accomunano la sua generazione. Ma c'è anche la luce. Tanta. I pezzi – prodotti da Filippo Bubbico, a conferma del fatto che la fortissima scena jazz pugliese l'ha già adottata – sono contrasti di emozioni, un salto nel vuoto che ogni volta ci può farà piangere come ballare al tempo della tastiera. Lauryyn mescola tutto insieme, ha una grande voce e scrive molto bene, con un approccio nu soul e molto contemporaneo. Attenti a questa ragazza.

26. Bud Spencer Blues Explosion - Next Big Niente

Che i due BSBE siano in formissima non c'era dubbio, per lo meno per chi li ha visti live all'ultimo MI AMI. Che potessero fare un altro grande disco, invece, non era così scontato. E invece, complice la loro cultura musicale enorme, hanno dato vita a un grandissimo disco, disordinato e lisergico, che corre all'impazzata, sempre all'insegna del blues e ora pure della psichedelia. Next Big Niente guarda lontano, non solo oltre i confini nazionali, ma oltre l'esasperazione del suono. La ricerca di Viterbini e Petulicchio – si sono divertiti in questo disco, e si vede – va avanti, e continua a dare scintillanti risultati. 

25. Giorgio Canali - Pericolo giallo

Giorgio Canali è una leggenda e noi andiamo pazzi per tutto quello che fa. Ma questa non è una classifica che premia la sua storia, bensì un disco importante. Che ha tutti gli ingredienti canaliani, ovviamente, e che sa agganciarsi all'attualità per giocare fino in fondo il proprio ruolo da outsider assoluto. Pericolo giallo è composto di dodici "episodi" che ruotano attorno agli stessi concetti – la deriva della nostra società, per semplificare al massimo –, è cattivo, elettrico, dall'energia punk ma capace di ottime ballate. Non c’è tregua: è urgente picchiare duro, e nessuno lo fa come Giorgio Canali

24. Ele A - Globo

La cosa incredibile è che, seppur giovanissima, Ele A riesce a far sembrare tutto così semplice. In Globo, il suo primo (quasi) disco, il flow scorre sinuoso attraverso produzioni dai richiami old school, il tutto mentre lei suona incredibilmente moderna e come una veterana della scena al tempo stesso. Dodici mesi fa vi avevamo detto che sarebbe diventata una cosa grande. Ci ha messo davvero poco a mantenere la promessa, la cosa migliore capitata al "rap femminile" nel nostro Paese viene dal Canton Ticino ed è resistente come un Nokia 3310.

23. Colombre - Realismo magico in Adriatico

Il miglior disco, con ogni probabilità, di un artista che di dischi belli ne ha fatti molti (per sé, con altri, per altri). Trova l'ispirazione nella sua terra, che ha viaggiato da Sud a Nord con noi, e che è il centro attorno a cui ruota tutto il suo disco. Realismo magico in Adriatico è un lungo dormiveglia. Colombre canta il realismo magico di Buzzati, Borges e De Chirico. Sotto a un sole che stordisce, la realtà si distorce e non sappiamo più riconoscere la fantasia. Tutto è immaginario. Ci perdiamo così in un lungo sogno grazie a disco incantato.

22. Birthh - Moonladed

Brooklyn. Una stanza piena di luce, piante alla finestra e sulla scrivania. Alice Bisi suona, scrive. Beat di drum machine, una chitarra classica che suona accordi jazz e una delle penne più sensibili di questa generazione. In quell’appartamento di New York nasce Moonlanded, il nuovo album di Birthh. Racconta cos’è successo negli ultimi tre anni. Cambiare casa, Stato, continente, innamorarsi, “avere vent’anni negli anni Venti”. Che sia una delle voci più affascinanti della nuova generazione ve lo diciamo da un pezzo: la conferma fragorosa è questo disco, che suona come il cuore di un’artista che riesce a strappare una lacrima e un sorriso con la stessa nota.

21. MAGO DEL GELATO - Maledetta quella notte

Rivelazione dell'ultima stagione. Fighissimi, fradici di stile e di groove, fenomenali live e intensissimi su disco. È il MAGO DEL GELATO, formazione milanese, che parte dall'afrobeat, dal funk e dal jazz e ci fa viaggiare un po' di qua e un po' di là con il proprio ritmo incessante. L’ep spazia tra momenti più energici e altri più sensuali. Tutto è sperimentazione e contaminazione, come nella loro via Padova, "dove convivono e si mescolano più di cinquanta etnie e culture diverse". Ci vuole un MAGO per rimettere al centro la musica: per fortuna lo abbiamo trovato.

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L'articolo I 50 dischi più belli del 2023 di Dario Falcini, Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-12-22 15:00:00

COMMENTI (8)

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  • SimoneMotolese 11 mesi fa Rispondi

    Identità - Nerissima Serpe: a mio parere il miglior disco hip-hop dell'anno. Tenendo a mente che Pufuleti gioca in un campionato tutto suo.

  • GiuO 11 mesi fa Rispondi

    Manca Appino al numero 1, o almeno al 50

  • ChristianCrespi 11 mesi fa Rispondi

    Contento per Massimo Pericolo (gran disco), un po' meno per Frah e Coez che avrebbero meritato molto di più. Felice per gli Exhibit, visti dal vivo in estate, gruppo incredibile!

  • LSdC 11 mesi fa Rispondi

    Tra gli album migliori dell'anno mancano decisamente:
    - APPINO - Humanize
    - Emidio Clementi & Corrado Nuccini - Motel Chronicles
    - Karma - K3

  • MarioMiano 11 mesi fa Rispondi

    @partysmith certo che magari qualcuno sa individuare il talento come a Bomba Dischi. I Thru Collected sono kinda Lucio Battisti meets Burial meets urban, testi e voici e ganci melodici avantissimo!

  • partysmith 11 mesi fa Rispondi

    scusate pensavo di essere sul sito di bombadischi.

  • MarioMiano 11 mesi fa Rispondi

    Grandissimi, i Thru Collected hanno fatto un disco che è la BOMBA!
    E Daniela Pes scrive melodie pazzesche, direi che questi 2 artisti hanno davvero quella marcia in +

  • marcoberetti 11 mesi fa Rispondi

    Emiliano Mazzoni, Baci Bendati, l'album è appena uscito. A mio parere uno dei migliori dell'anno.