Brunori Sas – Cip!
È arrivata l’esegesi postuma che ha reso (giustamente) Vol. 1 un capolavoro intimista, l’elevazione (meritatissima) di La verità a pietra miliare degli anni 10, la tv. E in qualche modo bisognava rispondere a tutto ciò con la musica. Ci si poteva aspettare, ad aver intuito qualcosa della traiettoria artistica di Dario Brunori in questi ultimi due lustri, un lavoro molto simile a Cip!. Un disco necessario. Forse l’unico possibile.
Psicologi – Millennium Bug
La sfacciataggine con cui Kaneki e Drast espongono il proprio manifesto, quell’irriverenza con la quale ci lanciano questo urlo generazionale: il Millennium bug aveva sconvolto l’informatica nella notte tra il 31 dicembre 1999 e l’inizio 2000, siamo orgogliosi d’esser nati da qualcosa di rotto.
Colombre – Corallo
A tre anni di distanza dal debutto solista di Giovanni, aka Colombre, Corallo è un lavoro delicato e prezioso come un segreto del mare profondo: ma non abbiate timore, laggiù il paesaggio è indimenticabile e non ci sono rischi, ma solo momenti di insondabile tenerezza.
Diamine – Che diamine
I Diamine sono un duo electro-pop romano di cui ancora si sa poco, ma se dovessi provare a fornirvi una descrizione del loro quasi omonimo debutto, Che diamine, vi inviterei a immaginarvi Tommaso Paradiso alle prese con un singolo dei Daft Punk.
Gigante – Buonanotte
Gigantetorna nella forma che non ti aspetti, ma nella stessa sostanza che ci ha fatto emozionare due anni fa. Protagonista della svolta musicale del disco è il synth in stile anni ottanta. Buonanotte consta di nove canzoni malinconiche, scure, prodotte e arrangiate come dio comanda. i riferimenti non sono quelli tipici del pop italiano ma piuttosto esperienze più ricercate, come Franco Battiato o Alberto Camerini, passate dal filtro dei Tame Impala.
Ariete – Spazio
Pop è quel termine tanto bistrattato che, anteceduto da un'altra parola, assume sempre tutt’altro valore. E Bed room pop è effettivamente la definizione che suona più calzante, per descrivere Spazio, l’ep di debutto di Ariete, giovane cantautrice romana, passata per le fila di X-Factor, ed ora scritturata dalla più famosa delle realtà indipendenti nazionali, la Bomba Dischi.
Lorenzo Senni – Scacco Matto
Non è che ci voglia propriamente l'intelligenza di Guglielmo Marconi per capire che l'elettronica di The Power of Failing, la sesta traccia dell'album di Lorenzo Senni, Scacco Matto funzioni e funzioni pure un botto.
Joan Thiele – Operazione Oro
Operazione oro, è un’operazione emotiva ancor prima che artistica, ma, in quanto tale, ha inevitabilmente determinato dei cambiamenti stilistici: un album così sincero non poteva che scaturire nella lingua in cui evolve il pensiero. Un lavoro che attraverso le immagini ripercorre la storia di Joan Thiele, dell’autrice e della ragazza.
Tutti Fenomeni – Merce Funebre
Merce Funebre, il primo album ufficiale di Tutti Fenomeni, non è certamente equiparabile a un album trap, genere con il quale, a dir la verità, Giorgio sembra aver poco punti in comune, se non la permanenza al Virgilio, il liceo che ha dato i natali a mezza scena capitolina. Smuovere il deus ex machina della scena indie italiana, il CEO dell’itpop, è di per sé un certificato di qualità. Smuovere il frontman de I Cani, ignorandone fondamentalmente l’esistenza, a riprova dell’unicità musicale di questo ragazzo romano.
See Maw –A luci spente
“Me lo immagino, mentre egli dipinge, di notte, alla luce artificiale di una lanterna magica”. Ecco, quel sentimento, così vivido e così magico che erompe da un quadro come la Maddalena Penitente, lo abbiamo avvertito anche nell’ascolto l’album d’esordio di See Maw, A Luci Spente.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo I 50 migliori dischi del 2020 fino a mo' di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2020-07-02 09:43:00
COMMENTI (3)
Oltre a Benvegnù, aggiungerei:
- The Dining Rooms - Art Is A Cat
- Germanò - Piramidi
- Il Mulo - Fingo Di Non Vederti
Scusate ma Benvegnù dov'è?
Ciao, concordo con molte delle scelte fatte ma manca il più bel disco dell'anno finora: Paolo Benvegnù "Dell'Odio Dell'Inncocenza"