I 50 migliori dischi del 2020 fino a mo' (pagina 4)

Sono stati sei mesi discretamente di merda, ve ne sarete accorti. Ma la buona musica italiana non è mancata: qua trovate la migliore, per noi

Testacoda – Cani e chiodi

“I cani sono essere fiduciosi, non riesco a comprendere come un uomo possa ferirli con malizia. Paragonarsi a un cane significa essere vittima degli eventi”. Nasce intorno a questa riflessione Cani e Chiodi, l’ultimo capitolo discografico del giovane “rapper” comasco Testacoda, partorito in casa nell’arco di questo lockdown.

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Setti – Artico EP

Cantautorato strampalato che si appoggia su un indie-rock sgangherato, un po’ Fancesco De Leo un po’ Francesco Bianconi, con l’andamento traballante ma nobile di una vecchia auto d’epoca. Uno degli aspetti più interessanti di Artico, ultimo EP del modenese Setti, è il dualismo stilistico che sussiste tra le sonorità catchy e allegre delle canzoni e il contenuto malinconico dei testi. Abbiamo forse trovato il nostro Adam Green?

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Da Blonde – Parlo ai Cani

Parlo ai cani, invece, - il primo vero album dream pop in italiano che il sottoscritto abbia mai ascoltato- si distacca completamente dai retaggi dell’artista napoletana per abbracciare, coadiuvato dalla sapiente regia di Giuseppe Fontanella dei 24 Grana, un rock dalle tinte lo-fi e dalle sfumature ipnotiche, cornice perfetta per i testi soavi e intimistici di Daniela. Sembra di ascoltare i Daughter, ma distinguendo ogni singola parola.

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Mondoriviera – Il tempio degli uomini granchio

"Mi sono ispirato alla musica in perenne e coinvolgente metamorfosi di Spencer Clark e James Ferraro, che hanno avuto un’influenza mostruosa su di me e hanno contribuito a rinfrescare il mio immaginario”. Quando abbiamo letto questa frase di Lorenzo Camera per descrivere la sua nuova avventura sonica Mondoriviera e segnatamente il suo primo disco, Il Tempio degli Uomini Granchio non potevamo proprio non interessarci tantissimo.

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Benedetta Raina – Frammenti

Ognuna di queste cinque preziosissime canzoni ha mille strati sottilissimi da scoprire. Sotto lo sfogo intimo e personale sta qualcosa che tocca tutti noi, e sentirlo cantare con questa libertà e schiettezza è spiazzante. In FrammentiBenedetta Raina volteggia tra i grandi interrogativi che i suoi anni le stanno ponendo, dando loro il giusto peso, ma trovando comunque il modo di accettare il dolore.

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Frah Quintale – Banzai (lato blu)

Banzai, un urlo kamikaze giapponese con il quale Frah era solito firmare le tag sui muri della città orobica. Elemento necessario per imbastire una vita serena, fonte delle più grandi gioie e anche d’immensi dolori. Banzai, perchè l’amore resterà sempre una battaglia contro i mulini a vento.

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Perturbazione – (dis)amore

(dis)amore è insomma un disco che sembra quasi un romanzo in musica, con i singoli racconti cantati dalla morbida voce di Tommaso che si muove sulle puntuali scenografie disegnate dagli strumenti, i quali non si limitano mai semplicemente ad accompagnare il canto (ma questa non è una novità per i Perturbazione) quanto piuttosto sottolineano, e talvolta enfatizzano, le fasi della relazione (le note sospettose del piano nella strofa de Il paradiso degli amanti, la lunga pausa che spezza l’inizio del brano intitolato appunto Silenzio, la struggente amarezza della conclusiva Le assenze).

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Lucia Manca – Attese vol. 1

Sono le due di notte e ascolto Attese, il nuovo ep di Lucia Manca. Se qualcuno mi chiedesse i nomi delle voci femminili che contano in questo momento in Italia lei, per me, è una di queste. Non si tratta di semplice e banale gusto personale, ma di una certa cura nel fare le cose, che ahimè fa tanto anni '10, o forse anche prima, e oggi è sempre più difficile incontrare.

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Non voglio che Clara – Superspleen Vol 1

Ecco da qui, da pezzi come Liquirizia ad esempio, dove pare proprio che si colga il sapore, l'esatta sfumatura di gusto di una stagione, l’estate, non tanto temporale quanto sentimentale, che i Non Voglio Clara partono e ci conducono per mano attraverso Superspleen vol.1.

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Mariposa – Liscio Gelli

Immaginatevi se la mitica tre giorni di pace, amore e musica di Woodstock si fosse svolta sulla riviera romagnola: è questo lo scenario in cui si potrebbe collocare Liscio Gelli, ultima fatica degli imprevedibili Mariposa, qua in cerca di dare risalto a quello che è il genere musicale universalmente riconosciuto come il più sfigato, ossia il liscio.

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(Continua nella pagina successiva)

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L'articolo I 50 migliori dischi del 2020 fino a mo' di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2020-07-02 09:43:00

COMMENTI (3)

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  • LSdC 4 anni fa Rispondi

    Oltre a Benvegnù, aggiungerei:
    - The Dining Rooms - Art Is A Cat
    - Germanò - Piramidi
    - Il Mulo - Fingo Di Non Vederti

  • daddyrho 4 anni fa Rispondi

    Scusate ma Benvegnù dov'è?

  • gagia 4 anni fa Rispondi

    Ciao, concordo con molte delle scelte fatte ma manca il più bel disco dell'anno finora: Paolo Benvegnù "Dell'Odio Dell'Inncocenza"