La surreale storia di San Marino all'Eurovision Song Contest

C'è stato un tempo in cui l'Eurovision in Italia veniva guardato solo dalla nicchia degli amanti del trash più spudorato. Lo chiamavamo Eurofestival e ci mandavamo Gabbani, Il volo, Emma vestita da antica greca, poi volavamo sulle esibizioni ucraine, islandesi, ceche o slovacche. Travestimenti assursi, techno in stile Tagadà, i Lordi vestiti da mostri che vincono per la Finlandia, Toto Cutugno che diventa un dio nei Paesi dell'est ed altre amenità assortite.

Da qualche anno a questa parte anche l'audience di casa nostra ci crede un sacco e il lancio interstellare dei Måneskin dopo la vittoria dell'Eurovision, seguita alla vittoria di Sanremo, è il trigger che ha fatto interessare molti artisti di casa nostra all'Ariston quest'anno. Col fatto che è ormai consuetudine che chi vince Sanremo si fa anche la passerella dell'Eurovision e che quest'anno ce l'abbiamo in casa, in diretta da Torino presentato da Alessandro Cattelan, Mika e Laura Pausini, molti degli artisti sanremesi si sono spintonati per quel posto. Mahmood e Blanco ci rappresenteranno e nonostante la canzone sia un lentone che poco appassiona il pubblico del resto d'Europa, la loro figaggine potrebbe fare il colpaccio.  

In più, Mahmood c'è già stato nel 2019 e ha rischiato di vincere con Soldi, diventato un tormentone anche fuori dai nostri confini. Quindi quest'anno, la battaglia di Sanremo si giocava su più fronti: vittoria finale, premio della critica che ha deluso un po' tutti, Fantasanremo vinto da Emma, ultimo posto di Tananai festeggiato come se fossero i Mondiali del 2006 e la partecipazione all'Eurovision. 

Parliamo di quest'ultima: Elisa non avrebbe spiccato, Gianni Morandi con la canzone revival invece avrebbe avuto un rilancio internazionale assurdo, ma quelli che probabilmente avrebbero fatto più casino sarebbero stati La Rappresentante di Lista coi travestimenti, gli outfit eccentrici, la canzone col balletto Tik Tok incorporato e il titolo Ciao Ciao che sarebbe stato tatuato nel cervello di ogni europeo davanti alla tv. Il posto però è uno solo ed è già stato assegnato, ma Dario Mangiaracina, fondatore de LRDL, nel gruppo ufficiale Telegram ha lanciato l'idea pazza: "Ci candidiamo per San Marino o per Città del Vaticano, siamo pronti anche alla versione clean". Uno scherzo, una provocazione, ma anche una possibilità. Non tanto per Città del Vaticano, certo, ma per San Marino che ha una storia di Eurovision degna di un romanzo geopolitico.

La mini nazione tra Emilia Romagna e Marche ha partecipato per la prima volta all'Eurofestival nel 2008 e poi stabilmente dal 2011, conquistando ben tre finali nel 2014, 2019 e 2021. La prima giuria che nel 2007 ha selezionato la canzone Complice della band Miodio (composta da 3 italiani e 2 sanmarinesi) è stata presieduta da Little Tony, e questo la dice lunga sui rapporti di complicità tra i due Stati. 

Intanto togliamo subito ogni dubbio: non è necessario essere di San Marino per rappresentare la Repubblica del Titano all'Eurovision, e questo potrebbe essere un bonus per LRDL. Certo, il primato per le partecipazioni all'ESC va alla cantante sanmarinese Valentina Monetta che si è esibita ben quattro volte. Amiamo ricordare la prima esibizione con la canzone Facebook Uh Oh Oh che poi è stata cambiata in Social Network Song per il piuttosto evidente richiamo all'azienda di Mark Zuckerberg (e che non si è qualificata per la finale). Non solo autoctoni però: nel 2011, 2020 (edizione cancellata per covid) e 2021 a rappresentare lo Stato è Sehnit, cantante italiana di origini eritree, nel 2015 è toccato al duo misto Michele Perniola (italiano) e Anita Simoncini (sanmarinese). 

Evidentemente nel 2016 e nel 2019 i cantanti di San Marino erano finiti e allora la commissione ha chiamato in rappresentanza Serhat, cantante, produttore e conduttore televisivo turco. Anche il 2018 sono Jessika, cantante maltese e Jenifer Brening, rapper tedesca a esibirsi per San Marino. Tutta questa lista per dire che se davvero La Rappresentante di Lista volesse candidarsi per San Marino, potrebbe davvero farlo e di sicuro ambirebbe a piazzamenti ben migliori di quelli conseguiti nelle ultime edizioni (19° e 22°  posto). 

Casomai sarebbe davvero strano vedere di nuovo una battaglia a colpi di voti in stile Sanremo tra Mahmood + Blanco e LRDL, che in questo momento hanno i loro pezzi in top 10 tra i più ascoltati al mondo su Spotify (Brividi addirittura al primo posto, Ciao Ciao al nono ma non sono i soli: anche Irama ed Elisa stanno in quella classifica). 

ULTIMORA: mentre Tananai ci sta provando anche con l'Azerbaijan ad andare all'Eurovision, il programma televisivo Una voce per San Marino in onda su RTV San Marino il 19 febbraio decreterà chi rappresenterà lo Stato all'ESC. Le carte sono tutte sparigliate, non c'è traccia de LRDL ma tiene banco la candidatura di Achille Lauro insieme a Cristina Ramos, Francesco Monte, Burak Yeter & Alessandro Coli, Valerio Scanu, Blind, Ivana Spagna, Matteo Faustini, Tony Cicco & Deshedus & Alberto Fortis, Fabri & Labiuse feat MIODIO. Sembra che per Lauro la vittoria sia quasi scontata e a meno di sconvolgimenti assurdi, potrebbe davvero essere il candidato di San Marino. Che bomba. Voi chi votereste tra Achille Lauro e Mahmood + Blanco?

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L'articolo La surreale storia di San Marino all'Eurovision Song Contest di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-02-08 10:25:00