Qualche mese fa abbiamo ricordato gli album che compiono vent’anni nel 2019, celebrando il 1999 come un anno ricchissimo di uscite e pieno di cose che avrebbero segnato il passo nel percorso della scena musicale italiana. Si chiudeva un decennio denso di stimoli, novità, aperto alla musica che chiamavamo alternativa e simbolo in qualche modo di una rottura che avrebbe condotto, all’inizio del nuovo millennio, a scenari variegati e interessanti. Gli anni novanta sono stati il terreno dove sperimentare il cambiamento, dove approcciarsi alle idee in maniera originale e seminare qualcosa che sarebbe cresciuto nel tempo, che sarebbe rimasto forte nella memoria.
Attraversando stili, mode e déjà vu, oggi quel periodo sembra più vivo che mai, e non solo perché continua ad avere sostenitori e nostalgici che se ne nutrono con costanza, ma perché i protagonisti di quell’epoca d’oro della musica sono attivi e vitali, sono qui, suonano e producono, continuando ad aggiungere tasselli a una storia che non vuole finire, ed è un bene che sia così. È notizia di pochi giorni fa il ritorno, a vent’anni dalla prima rappresentazione, di “Mentre le ombre si allungano - appunti scenici per voci, suoni e immagini”, spettacolo dei La Crus in qualche modo simbolo dell’avanguardismo di quegli anni, in cui le discipline artistiche si mescolavano per creare scenari innovativi e d’impatto. La band si è sciolta nel 2008 -con un’unica occasione insieme per il Festival di Sanremo del 2011- e questa non è una reunion: Mauro Ermanno Giovanardi e Cesare Malfatti si presentano in un’inedita versione a due, con la riproposizione di celebri brani come “Notti bianche” e “Nera signora” in versione ancor più sperimentale, per un tour teatrale fatto di pochi appuntamenti, i primi già annunciati.
E se questo è un segnale chiaro di quanto la materia degli anni novanta sia ancora viva e pulsante, capace di produrre ancora voglia, coinvolgimento e progetti concreti, un altro momento sospeso tra nostalgia e sguardo costantemente rivolto al futuro e quello del tour celebrativo dei Marlene Kuntz, che partiranno a luglio col loro “30 : 20 : 10 MK²”: trent’anni di carriera, dieci date, vent’anni di “Ho ucciso paranoia”. I concerti saranno tutti doppi, uno acustico e l’altro elettrico, per quasi tre ore di spettacolo, e se per i La Crus parliamo di una band che non c’è più, dove ognuno ha proseguito singolarmente il proprio percorso, i Marlene sono ormai una colonna della scena e un riferimento importante, e non hanno nessuna voglia di fermarsi. Con dieci album all’attivo, tanti progetti come la sonorizzazione de “Il castello di Vogelod” con la voce di Claudio Santamaria e la recente reinterpetazione di “Bella ciao” insieme a Skin, Cristiano Godano e soci vanno avanti portandosi dietro un bagaglio enorme e denso che continua ad arricchirsi, e un desiderio di guardare a quel che sarà con curiosità e spirito.
Un’altra band simbolo di quel decennio, anche se nata in quello precedente, sono certamente gli Africa Unite: considerati la prima formazione del panorama reggae italiano, Bunna e Madaski hanno attraversato gli anni con tanti cambi di formazione e tanti dischi, e proprio pochi giorni fa hanno pubblicato il nuovo album “In tempo reale”, realizzato insieme agli Architorti e disponibile in free download. Questo nuovo lavoro nasce dopo l’esperienza in teatro con lo spettacolo multimediale “Offline in tempo reale”, dove la materia musicale è fornita dalle canzoni degli Africa Unite in un’elaborazione per quintetto d’archi (a cura di Architorti) e per elettronica applicata, e contiene brani inediti e classici riarrangiati. A inizio anno c’era già stato un ritorno molto atteso di una band icona dei novanta, ovvero i Massimo Volume, che a sei anni da “Aspettando i barbari” ha pubblicato a febbraio “Il nuotatore”: per la prima volta in trio, il nucleo storico ovvero Emidio Clementi, Vittoria Burattini e Egle Sommacal, hanno confermato che il loro stile è ancora validissimo e potente con un disco che al momento per me è assolutamente sul podio tra gli album italiani del 2019. I Massimo Volume saranno in tour quest’estate, con alcune date insieme ai Giardini di Mirò, e anche per loro, nonostante i tempi lunghi tra un lavoro e l’altro e momenti di pausa, il tempo è diventato spazio da occupare con la musica, e il tempo continua a dimostrare che è sempre la scelta giusta.
Massimo Volume (foto di Eliana Giaccheri)
In tema anni novanta, impossibile infine non parlare degli Afterhours: se Manuel Agnelli da un lato sta portando avanti tanti di quei progetti che per parlarne in maniera approfondita servirebbe un articolo a parte - dal tour nei teatri a “Ossigeno” in tv e lo spazio culturale “Germi”-, la band tornerà dal vivo quest’estate con due date, il 18 luglio a Bologna e il 19 agosto a Grottaglie, mentre i fan festeggiano in questi giorni il ventennale di “Non è per sempre”, uscito il 13 maggio del 1999. E se proprio loro cantavano che dagli anni ottanta non si esce vivi, a quanto pare dai novanta invece sì, e pensare che tutto quello che ascoltavo a vent’anni sia ancora non solo attuale ma in movimento, che ci sia ancora un cuore che non batte soltanto per il ricordo ma perché ha qualcosa di nuovo da dire, dimostra che in fondo quel decennio non è stato solamente un vivido e prolifico terreno di sperimentazione, ma che è anche stato seminato molto bene, e quei protagonisti sono qui, a produrre e suonare e andare avanti, per sottolinearlo anche adesso.
La Crus - “Mentre le ombre si allungano - appunti scenici per voci, suoni e immagini”
2/3/4 Luglio, Milano - Teatro Elfo Puccini
6 Luglio, Gardone R. (BS) - Parco del Vittoriale - Laghetto delle Danze
04 Agosto, Finale Ligure (SV) - Fortezza di Castelfranco - Digital Fiction festival
7 Settembre, Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mia Generazione Festival
1 Novembre, Parma - Casa della Musica 13° edizione festival “Il rumore del lutto”. Parma 2020 capitale della cultura
Marlene Kuntz - 30:20:10 MK² Tour
11 luglio, Parma, Parma Music Park
12 luglio, Roma, Teatro Romano di Ostia Antica – Rock in Roma
14 luglio, Firenze, Teatro del Maggio
16 luglio, Nichelino (TO), Stupinigi Sonic Park
18 luglio, Milano, Carroponte
19 luglio, Udine, Castello
20 luglio, Villafranca (VR), Castello Scaligero
22 luglio, Bologna, BOtanique
24 luglio, Pescara, Teatro Gabriele D’Annunzio
26 luglio, Ragusa, Castello di Donnafugata
Massimo Volume - Tour estivo
13 giugno, Brescia - Nosilenz
18 giugno, Bologna - Biografilm
25 giugno, Verona - Teatro Romano w/ Giardini di Mirò
26 giugno, Milano - Castello Sforzesco w/ Giardini di Mirò
27 giugno, Prato - Corte delle Sculture
05 luglio, Calcara (BO) - Corti Chiese e Cortili - Villa Nicolaj
06 luglio, Terlizzi (BA) - MAT estate
07 luglio, Roma - Villa Ada w/ Giardini di Mirò
12 luglio, Ancona - Mole Vanvitelliana w/ Giardini di Mirò
26 luglio, Padova - Anfiteatro del Venda
04 agosto, Lamezia Terme - Color Fest
---
L'articolo Dagli anni novanta si esce vivi di margherita g. di fiore è apparso su Rockit.it il 2019-05-20 11:39:00
COMMENTI