Articolata su tre semifinali e una finalissima secca si è conclusa Domenica 17 Aprile la prima edizione dell'"Anomalia Contest", la rassegna ad eliminazione per bands emergenti organizzata dall'Anomalia Club di Prato.
Partito lo scorso Dicembre con la partecipazione di quindici gruppi - ben rappresentativi di generi tra loro diversi e talvolta inconcialibili - il contest, attraverso la formula delle spietate eliminatorie per votazione, ha scremato nove gruppi da destinare alle semifinali senza discriminazione di generi, conferendo la dovuta visibilità a giovani formazioni toscane a prescindere dal loro background musicale, saltellando con ammirevole disinvoltura dal gothic al jazz, dal pop al metal, senza disdegnare l'indie-rock e l'elettropop.
Durante la prima semifinale si sono sfidati i NOF4 , i P.U.M.A. e Il Comune Senso Del Rumore: l'accattivante formula jazz/blues/fusion di quest'ultimi, incentrata sui virtuosismi dei fiati, ha completamente surclassato il gothic/soft-metal dei NOF4, di chiara derivazione scandinava, e il solido rock italiano dei P.U.M.A, sintesi perfetta di hard-rock e tradizione italiana con un velato retrogusto progressive nelle partiture.
Alla seconda semifinale hanno preso parte le Interferenze, i Flashback Of Anger e i : serata camaleontica questa, che ha visto avvicendarsi sul palco prima un duo elettropop dalle sfumature industrial e dalle liriche in italiano, le Interferenzeappunto, poi l' agguerita formazione epic-prog-metal dei Flashback Of Anger - se vogliamo fin troppo ancorata a schemi musicali ormai obsoleti anche per lo stesso Metal - e infine i giovanissimi Kill The Nice Guy (due ragazze più batterista, forse sessantanni in tre!) che hanno praticamente scaraventato sugli spettatori presenti una scarna ma ruvidissima onda sonora di power-punk alla Sonic Youth, con acidissimi inserti noise-grunge e testi in inglese. Sono stati loro a prevalere.
Nella terza ed ultima semifinale si sono affrontati a suon di note i Databass, gli Idyllov Ghosts e gli Hellwrath, tutti dell'interland pratese/fiorentino: i primi hanno proposto un pop/rock dalle prepotenti tinte elettroniche con linee vocali in italiano, metricamente affezionate al Lucio Battisti di "Hegel" e "L'apparenza", i secondi si sono cimentati invece in un prevedibile - quanto modaiolo - repertorio gothic-rock con la consueta voce femminile di turno, mentre i terzi hanno "bombardato" il locale pratese con devastanti cavalcate di death-trash/metal progressivo, rabbioso e tecnico quanto volete ma pesantemente influenzato da Slayer e Sepultura. I voti del pubblico e della giuria hanno decretato il passaggio in finale dei Databass.
L'attesa finale si è quindi svolta Domenica 17 Aprile - al cospetto di un pubblico numeroso e di una giuria qualificata - tra Kill The Nice Guy, Databass e >b>Il Comune Senso Del Rumore, quasi a voler sintetizzare in un colpo solo gli ultimi 50 anni di musica, in un variegato mosaico di indie-rock, jazz, soul, blues, elettropop e cantautorato italiano. Tutti e tre i gruppi - chi più chi meno - hanno specularmente riproposto la scaletta eseguita durante le semifinali, forse con qualche incertezza in più in fase esecutiva, dovuta molto probabilmente alla tensione emotiva del momento. Il giovanissimo trio dei Kill The Nice Guy ha elettrizzato fin da subito la serata grazie alle sue acide frustate di chitarra, ai rabbiosi vocalismi della scolaretta-cantante e ad un assatanato batterista che, per la veemenza dei colpi, ha praticamente distrutto la sua batteria in corso d'opera! Giusto il tempo di sistemare gli strumenti ed è poi stato il turno dei Databass che, francamente, sono forse stati la band più originale della rassegna in quel suo volere ostinatamente incastrare liriche "battistiane", volutamente fuori schema, in un supporto melodico elettronico a metà strada tra i Subsonica e i Bluvertigo. Dopo circa un'ora di suoni particolarmente potenti ed incisivi è stata la volta dell'ultimo gruppo finalista, quei bizzarri "Il Comune Senso Del Rumore" che hanno invece cambiato totalmente registro proponendo - seppur in un contesto artificiosamente ironico e giullaresco - una mirabolante miscela di jazz, soul, blues, swing, fusion, etno-folk e divertenti intermezzi circensi...insomma una sorta d'immaginario fantasupergruppo formato da Banda Osiris, Ladri Di Biciclette, Steps Ahead e Goran Bregovic!!Vi basta? I travolgenti virtuosismi del sax-solo e le stramberie musicali a contorno hanno talmente ipnotizzato pubblico e giuria da condurre l'ensemble fiorentino alla vittoria finale senza particolari difficoltà. Se poi consideriamo che i parametri di voto avevano ad oggetto tecnica, composizione/testo ed esibizione non possiamo che concordare con l'esito finale.
Che altro dire?Ai vincitori la gloria di una vittoria e l'appagante materialità dei premi, ai gestori dell'Anomalia Club di Prato la più sentita riconoscenza dei giovani gruppi emergenti, e degli appasionati in genere, per la loro ammirevole costanza nel garantire visibilità a quelle realtà musicali che purtroppo non riescono quasi mai a trovare gratificanti vie di fuga.
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L'articolo Anomalia Club - Prato di Antonio Belmonte è apparso su Rockit.it il 2005-05-02 00:00:00
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